Immerso nella suggestiva Valle Aurina, nel comune di Campo Tures, il Castello di Tures è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell’Alto Adige, nella provincia di Bolzano. Situato a 957 metri sul livello del mare, questo maestoso maniero domina il paesaggio circostante con il suo tipico stile tirolese, caratterizzato da finestre con persiane rosse e bianche, tetti spioventi e un imponente portone di legno accessibile tramite un ponte levatoio. Oltre alla bellezza architettonica e panoramica, il castello è celebre per le sue leggende, storie da brivido che continuano ad attirare numerosi visitatori ed anche ricercatori dell’ignoto come il sottoscritto.

La storia del Castello di Tures affonda le radici nel XII secolo, quando i Signori di Tures ne fecero la loro dimora. Con le sue 64 stanze, di cui 24 rivestite in pregiato legno, il maniero rappresentava una delle più grandi e importanti residenze nobiliari del Tirolo. Tuttavia, la stirpe dei Tures si estinse nel 1340, e il castello passò in mani diverse, vivendo a lungo un periodo di abbandono e decadenza.
La struttura rinacque grazie all’opera di Ludwig von Lobmayr, che nel 1907 avviò importanti lavori di restauro. Successivamente, nel 1945, Hieronymus Gassner continuò l’opera di conservazione. Dal 1977, il Castello di Tures è gestito dall’Istituto dei Castelli dell’Alto Adige, e un terzo della sua superficie è oggi accessibile al pubblico.
Il castello è un vero e proprio specchio dell’evoluzione architettonica nel corso dei secoli. Dalla torre abitabile con doppie finestre ad arco e la cappella in stile romanico, retaggio dei Signori di Tures, alle aggiunte gotiche realizzate dai Vescovi di Bressanone, ogni elemento racconta una parte della sua lunga storia.
Il fantasma del Castello di Tures
Tra le mura del maniero si cela una delle storie più tragiche e affascinanti dell’Alto Adige: la leggenda di Margherita von Taufers. Secondo il racconto, Margherita si innamorò di un giovane di basso lignaggio, probabilmente il capitano delle guardie del castello. Questo amore, però, non era ben visto dalla famiglia, che decise di porvi fine in modo drammatico.
Il giorno del matrimonio, mentre la coppia si trovava all’altare, lo sposo venne colpito a morte da una freccia scagliata da un sicario, presumibilmente ingaggiato da un parente della giovane.

Margherita, sconvolta dal dolore, si ritirò nella sua stanza — oggi conosciuta come la “Stanza delle Streghe” o “Sala degli Spiriti”— dove trascorse sette anni in lacrime.

Al settimo anniversario della tragedia, incapace di sopportare oltre la sofferenza, si gettò dalla torre più alta del castello.
La leggenda vuole che il fantasma di Margherita continui ad aggirarsi per le sale della rocca, i suoi lamenti uditi soprattutto nelle ore notturne, lascerebbero pochi spazi al dubbio.
Per immergersi nell’atmosfera unica del Castello di Tures, è necessario partecipare a una visita guidata, prenotabile tramite il sito ufficiale.
Che siate appassionati di storia, architettura o storie di fantasmi, come me, il Castello di Tures rappresenta una meta imperdibile per chi visita l’Alto Adige.