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I morti nel mondo superano quota 920mila.Vaccino covid, riparte test AstraZeneca-Oxford. “Coronavirus con noi per sempre, non è come vaiolo”

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Sono 28.759.036 i casi di contagio da Coronavirus nel mondo e 920.231 i decessi legati alla malattia registrati a livello globale. I dati sono aggiornati dal Coronavirus Resource Center della Johns Hopkins University.

Gli stati Uniti rimangono il paese più colpito, seguito dall’India dove, per il quarto giorno consecutivo, sono stati registrati più di 90.000 nuove infezioni. Secondo il Ministero della salute sono 94.551 i nuovi casi di Covid-19 e 1.114 i nuovi decessi. Salgono così, secondo i dati ufficiali, a 4.754.356 i casi totali di coronavirus nel Paese, inclusi 78.586 vittime dall’inizio della pandemia. Di questi, 3.702.595 pazienti sono guariti mentre 973.175 sono ancora infetti a causa del virus. L’India è il secondo paese più colpito, dietro solo agli Stati Uniti.

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L’università di Oxford riprende il trial clinico del vaccino, sviluppato insieme all’azienda AstraZeneca, stoppato nei giorni scorsi per la comparsa di una seria reazione avversa in un partecipante alla sperimentazione. L’indagine del Comitato indipendente si è conclusa e, dunque, seguendo le raccomandazioni degli esperti e della Medicines Health Regulatory Authority (Mhra), l’ente regolatorio britannico che ha dato l’ok non rilevando problemi di sicurezza, i trial clinici ricominceranno in tutto il Paese, annuncia l’università di Oxford in comunicato. Circa 18mila volontari hanno ricevuto la somministrazione del vaccino.

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Il coronavirus “non è come il vaiolo”, probabilmente è destinato a restare con noi “per sempre”. E’ la previsione fatta da Mark Walport, esperto dell’istituto di ricerca britannico Ukri e membro del Gruppo scientifico di consulenza per le emergenze del governo (Sage). Parlando con la Bbc ha detto per controllare la pandemia ci sarà bisogno di “una vaccinazione globale”, per quanto il Covid19 non sia una malattia paragonabile al vaiolo, che “si è potuto sradicare con il vaccino”.

“Questo è un virus – ha sottolineato sir Mark – che resterà con noi per sempre in una forma o l’altra e quasi certamente richiederà più vaccinazioni”. Infine, l’esperto ha osservato come “meno di una persona su cinque nel Paese è stata contagiata, dunque l’80% della popolazione è ancora suscettibile al virus”. “E’ un equilibrio terribile – ha concluso – tra cercare di minimizzare le conseguenze dell’infezione per la popolazione e proteggere le persone, facendo andare avanti la società”.

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cms_19036/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgCalano leggermente i contagi per coronavirus in Italia:secondo i dati forniti dall’IIS e dalla Protezione civile, a ieri, il totale dei contagiati, compresi vittime e guariti, è di 286.297. Sono 35.603 in totale dei decessi dall’inizio della pandemia.I guariti e dimessi sono complessivamente 213.191.

Contenuto l’aumento delle terapie intensive,arrivando a 182. I ricoverati con sintomi sono ora 1.951, in isolamento domiciliare si trovano 35.370 persone. Gli attualmente positivi aumentano e sono ora 37.503.

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“Ci aspettiamo una crescita dei casi ma siamo ancora in una situazione di equilibrio gestibile. Quindi possiamo convivere con bassi livelli di trasmissione, perché i casi di oggi, non sono paragonabili agli stessi di fine febbraio inizio marzo, quando le persone venivano testate già in fin di vita e quindi mancavano all’appello tutti gli asintomatici. Probabilmente in quei giorni c’erano 35-40mila positivi. Oggi siamo lontani da quei numeri”. Ad affermarlo è il virologo Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia all’università di Padova.

Data:

13 Settembre 2020