Nell’articolo precedente ho parlato delle Ley Lines, ovvero delle linee energetiche presenti sul nostro pianeta collegate a siti sacri e luoghi di potere.
I nodi di Hartmann, benché dal punto di vista concettuale si avvicinano alle Ley Lines, ne differiscono per alcuni punti essenziali: l’origine e lo sviluppo, la focalizzazione e la prospettiva.
Ma partiamo con ordine.
Quello dei nodi di Hartmann è uno dei concetti più affascinanti nel campo della geomanzia e della ricerca sulle energie telluriche. Prende il nome dal dottor Ernst Hartmann, medico, ingegnere e ricercatore tedesco famoso per il suo lavoro nel campo delle geopatie e dell’energia ambientale, nonché per le sue teorie sui campi elettromagnetici e la loro influenza sulla salute umana.
Il dottor Hartmann, spentosi negli anni Novanta del secolo scorso, ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca del legame tra le radiazioni terrestri e il benessere umano, fornendo una base scientifica per l’analisi delle influenze geobiologiche. Tali ricerche lo hanno portato a sviluppare la cosiddetta “rete Hartmann”, un concetto utilizzato in geologia e geofisica per comprendere la distribuzione e l’orientamento delle fratture all’interno delle rocce. Tali fratture, che si orientano secondo determinati schemi geometrici all’interno di un’area geologica, possono influenzare il comportamento delle rocce, la loro permeabilità e, di conseguenza, il modo in cui l’acqua e altri fluidi si muovono attraverso il suolo.
Ernst Hartmann formulò la teoria omonima nel 1950, identificando un reticolo di linee energetiche simili a un sistema di coordinate invisibili che si estendono su tutta la superficie del nostro pianeta in direzione nord-sud e est-ovest. Queste linee sarebbero caratterizzate da campi elettromagnetici tali da influenzare la salute e il comportamento degli esseri viventi. In particolar modo nei loro punti di intersezione – chiamati NODI – in cui le energie si concentrano. Tali nodi energetici potrebbero creare zone di stress geobiologico, contribuendo ad alimentare disturbi fisici e mentali.
Le linee vengono descritte come un reticolo quadrato, distanti circa 2 metri l’una dall’altra, mentre i nodi si trovano a intervalli di circa 10 metri.
Secondo il dottor Hartmann, le radiazioni energetiche emesse da queste linee, specie se concentrare, possono avere effetti negativi sulla salute degli esseri umani e degli animali che vi dimorano sopra. Sulla base di questa scoperta, Hartmann dedicò la sua vita a ricercare come queste forze energetiche influenzino la salute, sostenendo che una corretta analisi e un adeguato posizionamento degli ambienti di vita potrebbero mitigarne gli effetti dannosi.
Ecco la prima differenza tra Ley Lines e Nodi di Hartmann: le prime, sono un concetto più recente legato a pratiche spirituali, mentre i secondi provengono da una teoria formulata in ambito scientifico, seppur non riconosciuta dalle principali e consolidate scuole di pensiero.
La seconda differenza tra Ley Lines e nodi di Hartmann riguarda la focalizzazione. Le Ley Lines sono un’invisibile “rete elettrica” che fa da conduttore, sulla Terra, all’Energia Cosmica, collegata a siti sacri e luoghi di potere.
I nodi di Hartmann, invece, riguardano una rete di energia geomagnetica e la sua interazione con la salute umana.
Secondo le ricerche e le testimonianze, coloro che trascorrono del tempo in prossimità di un nodo di Hartmann possono sperimentare vari sintomi, come mal di testa, affaticamento, irritabilità e difficoltà di concentrazione. Anche in questo caso, la comunità scientifica non ha ancora raggiunto un consenso unanime su questi effetti.
Tuttavia, negli ultimi anni, alcune pratiche quali la geobiologia e la bioarchitettura, hanno cercato di integrare le conoscenze sui nodi di Hartmann nell’approccio progettuale degli spazi abitativi e lavorativi. Un po’ come il Feng Shui, che studia le energie e la loro influenza sull’ambiente e il benessere umano.
Benché i nodi di Hartmann e il Feng Shui trattino entrambi le energie e il loro impatto sugli spazi abitativi, il loro approccio è diverso: i primi si focalizzano su una griglia energetica globale e sugli effetti delle radiazioni geobiologiche, il secondo si concentra sull’ottimizzazione degli spazi interni ed esterni per migliorare la qualità della vita.
L’ultima differenza tra Ley Lines e Nodi di Hartmann è che le prime sono prevalentemente associate a pratiche spirituali ed esoteriche, mentre i secondi hanno un approccio più “scientifico”, per come viene intesa oggi questa parola.
Ma come riconoscere i Nodi di Hartmann?
Vi sono diversi modi. Uno dei più comuni è l’uso di un pendolo, impiegato per identificare le linee energetiche e i loro punti di intersezione. Si tratta radiestesia, pratica antichissima che utilizza strumenti come il pendolo per rilevare e interpretare le energie presenti nell’ambiente. Il termine “radiestesia” deriva dal latino “radius” (raggio) e dal greco “aisthesis” (sensazione), e si riferisce alla capacità di percepire le radiazioni emesse da oggetti, luoghi o persone.
Vi sono, poi, altri strumenti che includono misuratori di radiazioni e dispositivi di rilevamento delle energie telluriche.
In conclusione, i Nodi di Hartmann offrono un’interessante prospettiva sulla relazione tra l’ambiente naturale e il benessere dell’uomo e di tutti gli esseri viventi, invitando “l’intuizione” e la Scienza a lavorare insieme per il comune benessere.