Negli ultimi anni il cinghiale è diventato un fedele vicino di casa. Ha abbandonato i luoghi che abitava da sempre come montagne e boschi per raggiungere i centri delle nostre città, da solo o in branco, dove riesce a trovare cibo migliore invece delle solite ghiande.
La città che ha saputo offrire al cinghiale maggiore ospitalità è stata la nostra Roma capitale, sempre pronta a dare al mondo l’immagine di una città organizzata e pulita.
Branchi di cinghiali che passeggiano spensierati nel traffico, tra le macchine ed i passanti; branchi che passeggiano la sera nei pressi di condomini per poter consumare una buona cena…o nei parchi in compagnia di chi è abituato a fare una passeggiata con il proprio cane.
Frequenti sono stati gli “agguati” presso i centri commerciali. Molte sono state le persone attaccate per avere fatto la spesa…già…perché i cinghiali hanno iniziato a preferire il cibo fresco rispetto a quello che si può trovare nei cassonetti della spazzatura.
I cinghiali che invece preferiscono ancora la campagna ai rumori e le luci della città provocano gravi danni ai terreni coltivati, distruggendo spesso intere colture.
Durante il periodo estivo si incontrano ormai cinghiali che passeggiano sulle spiagge e fanno il bagno come gli umani.
Quindi, per risolvere il problema “cinghiale”, nel mese di settembre 2023 il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, prof. Vincenzo Caputo, firma il piano straordinario quinquennale di catture, abbattimento smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e le Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana.
Con tale piano straordinario si stabilisce che il problema cinghiale deve essere risolto mediante l’attività venatoria e l’attività di controllo e pertanto:
– L’attività di ricerca di carcasse e monitoraggio epidemiologico per verificare la distribuzione e l’andamento dell’epidemia di Peste Suina Africana viene affidata alle Autorità Competenti Locali ed agli operatori specializzati come le unità cinofile.
– Il Depopolamento della specie cinghiale deve avvenire tramite la cattura e l’abbattimento.
Si dà, inoltre, la possibilità alle autorità competenti ed agli istituti di ricerca di individuare metodi alternativi di contenimento della specie che possano raggiungere gli obiettivi di depopolamento in forma non cruenta.
Inoltre, si stabilisce una corretta gestione dei rifiuti finalizzata ad impedire ai suini selvatici di trovare fonti di sostentamento nei pressi dei centri urbani e degli allevamenti di suini.
La scrivente si chiede se non sarebbe opportuno valutare l’applicazione di misure come la sterilizzazione.
Infatti, il cinghiale è diventato un “problema” solo perché per anni non si è pensato che questo animale selvatico avesse la capacità di riprodursi e che non provvedendo alla regolare pulizia delle città prima o poi sarebbe uscito dai boschi abbandonando le solite ghiande per la ricerca di pizza e panini!