La Settimana Santa è un momento molto atteso in varie zone d’Italia. Da Nord a Sud, si può assistere a riti e rappresentazioni sacre che rievocano la Passione di Cristo. La gente è coinvolta in questo genere di manifestazioni con spirito di devozione. Ma quali sono le tappe da percorrere per ricordare l’ultima fase della vita di Gesù? Le elenchiamo in ordine cronologico: l’Ultima Cena, la Lavanda dei Piedi, il Trasferimento all’Orto del Getsemani, il tradimento di Giuda con la cattura di Gesù, il processo, il Calvario, la Morte di Gesù, la Deposizione, la Sepoltura, la Resurrezione.
Il Giovedì Santo siricorda la ricorrenza dell’Ultima Cena, mentre il Venerdì Santo è il giorno di lutto in cui si effettuano processioni e vie crucis. La Processione dei Misteri è una tradizione antichissima in varie località italiane, “un’esperienza carica di suggestione – sostiene un sacerdote – in cui vi è un forte trasporto religioso che si fonde con il profondo senso di appartenenza. Nelle città sfilano le confraternite che portano con sé croci e altri simboli della Passione, seguiti a piedi scalzi dai penitenti vestiti con saio e cappucci dai colori differenti, a seconda dell’appartenenza alle varie confraternite che partecipano alla rievocazione”.
I riti che si vivono a Taranto hanno radici molto lontane nel tempo. È stata la dominazione spagnola nell’Italia meridionale a trasferirle queste usanze, celebrate ancora oggi in alcune città iberiche (ad esempio Siviglia). I riti tarantini della Settimana Santa iniziano il pomeriggio del Giovedì Santo, quando i Perdoni escono dalla Chiesa del Carmine per procedere in pellegrinaggio verso le principali chiese del Borgo Antico e del Borgo Nuovo. La città vecchia e la parte nuova, collegate dal Ponte Girevole, ospitano infatti numerose chiese, che diventano quel giorno oggetto di pellegrinaggio non solo dei Perdoni ma anche di tutti i fedeli.
Ma chi sono i Perdoni? Il loro nome, “Perdoni” (in dialetto tarantino Le Perdun), si riferisce ai pellegrini che si recavano a Roma per chiedere il perdono dei propri peccati. Essi escono scalzi ed indossano un candido saio, con in testa un cappuccio bianco con due forellini all’altezza degli occhi e una corona di sterpi. Portano dei guanti bianchi, un rosario nero appeso in vita con medaglie sacre ed un crocifisso. La loro Processione dell’Addolorata dura tutta la notte e si conclude il pomeriggio del Venerdì Santo. Il Sabato Santo, invece, a mezzanotte, le campane annunciano al popolo la Resurrezione: un momento di grande gioia, che culmina nella Domenica di Pasqua.