I colori della cultura, i segreti delle parole….Sono titoli che catturano l’attenzione, che invitano subito a entrare nel mondo in technicolor che ci si presenta davanti agli occhi ogni mattina all’interno di un programma così variegato come quello dell’International Web Post, quotidiano web di risonanza dove si può liberamente spaziare dalla politica all’attualità, dal passato al futuro del mondo.
Nella pagina di presentazione delle news del giorno si affaccia una rubrica, coloratissima come la sua denominazione: “I colori della cultura”.
Antonella Giordano, la signora sorridente della foto, conduce il lettore in un mondo di sollecitazioni immediate, di notizie di studio, dì iniziative sociali: una vasta offerta di grande impatto culturale, un dono per la mente e per il cuore. Molti gli ambiti e numerosi i collaboratori che quotidianamente inviano al giornale i loro articoli offrendo eccellenti spunti di riflessione. Vorrei citare tutte le rubriche, ma per evitare gli elenchi, ne ricorderò solo alcune: “Cultura e società “e “Cultura e comunicazione” per esempio, in cui confluiscono argomenti culturali di spicco come le varie e belle iniziative nate per la settimana della lingua italiana nel mondo, i misteri della storia, le più recenti tesi scientifiche sul Covid o “Italia meravigliosa”, degli appunti di viaggio alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche del Bel Paese e ancora la rubrica “Spazio letterario” dove a segnalazioni di opere si alternano efficaci sintesi introduttive a grandi autori. In queste pagine con un interesse tenero e speciale vengono consigliate alcune letture dedicate ai più piccini.
Un’altra pagina attrae subito chi legge per il titolo così poetico:” I segreti delle parole” a cura di Maria Casalanguida, una donna che ha scelto la bellezza come modello di vita. Non solo artista affermata, ma persona attenta alle sfumature dei linguaggi, agli spettacoli della natura, alla musica, alla poesia, Maria sceglie come logo della sua rubrica un suo studio che si ispira al “Bagno turco” di Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867). I colori delicati delle due donne in primo piano, l’ascolto attento della musica, l’atteggiamento assorto delle altre offre un rimando immediato al binomio parole e musica. I segreti delle parole – le parole che pronunciamo, le parole della poesia, quelle della musica, quelle che sono racchiuse nell’eloquenza muta della pittura- costituiscono una grande eredità per il mondo dello spirito. Maria Casalanguida in questa sua rubrica, dove ogni mattina compare una poesia o una riflessione profonda, vuole comunicarci che momenti così duri e così tragici per l’umanità non potrebbero essere sopportati se le arti, che sono la luce della vita, non ci sollevassero dallo sgomento di essere nulla di fronte a questo impazzito sovvertimento del mondo. I segreti delle parole: per chi sa scorgerli, per chi sa fare delle arti appello alla rinascita costituiscono una chiave assai preziosa.
Merita attenzione in tali contesti l’articolo del 19 ottobre di Casalanguida, “Abecedario e conticini” che ci ha riportato al tempo in cui si diceva: “il silenzio è d’oro, la parola è d’argento “e si scriveva con il pennino. Una generazione intera aveva appreso il valore dell’uso della parola e del suo contesto mentre oggi è spesso usata impropriamente, può offendere o allontanare, in certi casi può anche far morire. Le cose dette di cui intessiamo il nostro vivere celano segreti grandi e piccoli, così come li cela la poesia: in essa la parola è metafora, è ombra e rifugio, è colomba e ballata, è acqua che ristora. I nostri ragazzi hanno bisogno di custodirne a lungo i segreti, interiorizzarli, svelarli come messaggi di pace, come constatazioni di fragilità o di forza.
E chi meglio di Ungaretti può dire tutto sulla parola come in questo frammento poetico sublime?