I selfie? Roba ormai da antiquariato. Oggi a impazzare sui social è il turno dei wealfie. Se i selfie sono diventati famosi per essere autoscatti realizzati con la fotocamera di uno smartphone per poi condividere tutto sui social, con i wealfie ci si sposta sul piano dell’autoscatto, o meglio dello scatto, per pochi e, soprattutto, ricchi.
Il termine wealfie è un neologismo nato dalla crasi di due vocaboli inglesi, wealth (benessere) e selfie. Si tratta di un autoscatto, ma ripeto in molti casi si tratta di scatti di normali fotografie, che serve a mettere in mostra e ostentare la propria ricchezza e il proprio benessere materiale. La fiera delle vanità degli scatti di alto rango, spaziano da serate trascorse a bere pregiatissimo champagne millesimato, a foto di personaggi benestanti immortalati a bordo di jet privati o fuoriserie nuove di zecca. Come nel caso dei selfie, anche in questo caso a lanciare la moda in tutto il web sono stati ragazzi, benestanti, che amano rendere pubblica la propria posizione privilegiata all’interno del tessuto sociale.
I “nuovi” ricchi si atteggiano su tutte le piattaforme di condivisione, postando immagini in cui si evidenzia la loro bella vita divisa tra agiatezze e baccanali solo per pochi eletti. Questi giovani rampolli esponenti di una classe borghese dedita al rampantismo più sfrenato, molto spesso amano farsi immortalare con vestiti firmati mentre gozzovigliano in una cena a base di ostriche e champagne, senza nessuna vergogna nel mostrare il loro status a noi poveri mortali. Dato il meccanismo perverso che sta alla base di ogni social che si rispetti, in cui per guadagnarsi le attenzioni degli utenti bisogna collezionare il maggior numero di like e di followers, molti invece preferiscono mostrare verso questo stile di vita tutta la loro invidia e ostilità.
Su Instagram e su altri social per esempio non mancano forti critiche verso questi wealfie, considerati fonte di provocazione e dunque oggetto di critiche. Selfie, Belfie e ora wealfine, dimostrano che i social si stanno gerarchizzando, ovvero stanno attraversando un processo di divisione in caste a seconda delle diverse tipologie di utenti. L’autoscatto ricco e famoso, il wealfie, non è altro che una tendenza, tra le tante, di creare nell’infinito spazio della Rete un club di appartenenza, il bisogno innato in tutti noi nel riconoscerci e di appartenere a qualcosa che permetta di rassicurarci sul piano psicologico ed emotivo. In questo caso però gli autoscatti “patinati” testimoniano non solo una agiatezza smodata e senza limiti, ma anche molto spesso una ricchezza becera e pacchiana, in cui a trionfare non sono le immagini di luoghi esotici e di belle donne, ma è lo specchio di una società orgogliosa di ostentare la propria volgarità e cafoneria.