Non inizia bene il nuovo anno per il Bari che, dopo cinque risultati utili consecutivi, ferma la sua rincorsa, verso la zona play-off, contro un buon Cittadella. Allo stadio “Tombolato” (così intitolato in memoria del portiere originario di Cittadella, Pier Cesare Tombolato, morto, a diciotto anni, in seguito a uno scontro di gioco), infatti, i biancorossi subiscono una pesante sconfitta, per 2-0, evidenziando una fase involutiva nella mentalità e nel gioco. Ancora tabù per le gare in trasferta del Bari che non vince, fuori casa, dal 3 settembre 2016, quando si impose al “Curi” di Perugia per 1-0. Il Cittadella, invece, inizia il girone di ritorno così come aveva iniziato quello di andata. Conquista tre punti e vince la sua ottava partita fra le mura amiche confermando una certa allergia ai pareggi. Infatti, nelle 12 gare interne disputate, ha realizzato 8 vittorie e 4 sconfitte. Una vittoria che, per quanto visto in campo, è sembrata giusta e meritata e che colloca, i granata, al quarto posto in classifica. Il Bari, invece, oggi non c’era e, probabilmente, non è mai entrato in campo. Forse le tre settimane di sosta, in questo caso, hanno nociuto ai ragazzi di Colantuono che hanno palesemente evidenziato una certa difficoltà nell’approccio alla gara.
Ne fanno le spese i circa 400 tifosi biancorossi che, ancora una volta, hanno seguito la squadra, speranzosi dopo il promettente calciomercato di gennaio. Ma questa volta, l’entusiasmo e il calore, tipico dei supporters baresi, non sortiscono alcun effetto. Il Bari parte male e il Cittadella, dopo qualche minuto, prima coglie il palo con Arrighini e poi, sugli sviluppi dell’azione, va in gol con Chiaretti che, approfittando di una doppia dormita della difesa biancorossa, anticipa Micai e Cassani, depositando comodamente la sfera in rete. Risposta immediata del Bari che, un paio di minuti dopo, va vicino al pareggio con Parigini. Bravo il portiere, Paleari (al suo esordio in B), a respingere con i pugni.
Dopo queste due fiammate, però, la partita si incanala verso un sostanziale equilibrio. C’è tempo solo per l’occasione del possibile raddoppio del Cittadella con Arrighini e del pareggio mancato per la ghiotta occasione, capitata sui piedi di Maniero, sul finire di tempo. Nella ripresa non cambia il copione. Ancora padroni di casa pericolosi con Strizzolo e ancora Micai in primo piano. Colantuono, quindi, prova a cambiare qualcosa inserendo Floro Flores al posto del bravo Parigini. Il centravanti napoletano entra bene nel match e si fa subito notare cogliendo il palo al termine di una pericolosa ripartenza. Entra anche De Luca al posto di Maniero, ma la situazione non cambia. Bene il Cittadella con Iori, il cervello della squadra granata, che smista palloni ai compagni di squadra, mentre troppi errori in fase di disimpegno per il Bari che non riesce a cambiare marcia. Lenta e incapace di ragionare, è il Cittadella ad andare vicino al raddoppio con un tiro dalla distanza di Strizzolo. Poi è la volta di Morleo che sfiora il pareggio da posizione ravvicinata. Bravi i portieri in entrambi i casi a respingere. Ma a poco meno di quindici minuti dalla fine arriva il raddoppio della squadra di casa. Come nell’occasione del primo gol, la difesa biancorossa si mostra poco reattiva. Macek, salva, sulla linea di porta, un tiro di Schenetti, che, sulla ribattuta, riprende la palla tra quattro calciatori biancorossi fermi e insacca per il doppio vantaggio. La partita finisce, così, con il Bari che rischia di subire anche la terza rete. Ma, prima la traversa colpita da Iunco e poi Micai (bravo a deviare sul palo la pericolosa conclusione del solito Arrighini), salvano la porta biancorossa.
“Questa gara non mi è piaciuta per nulla – esordisce un amareggiato Colantuono, ai microfoni di Sky – ed è la peggior partita sotto la mia gestione. Al di là dell’aspetto tecnico e tattico, bisogna cambiare atteggiamento. Dobbiamo prendere esempio dal Cittadella e cambiare in fretta o soffriremo fino alla fine. Il Cittadella ha fatto molto bene, ma i gol li abbiamo regalati noi. Dopo lo svantaggio iniziale non era facile e poi, per riagguantare il risultato, ci siamo scoperti. Dispiace perché l’organizzazione difensiva era la nostra forza, ma oggi è andata molto male. I nuovi? Non mi aspettavo grandissime cose e i giocatori devono crescere nel minutaggio. Dobbiamo aspettarli. Ha fatto bene Macek che ha grandi qualità e Floro Flores per l’approccio alla gara”.
In effetti, il Bari esce male da questo confronto per l’approccio alla gara, per la pessima fase difensiva, per lo scollamento tra i reparti, per l‘incapacità di giocare da squadra. L’entusiasmo della vigilia ha dovuto fare i conti con la dura realtà di questo campionato. Tuttavia, ci sono alcune note positive. Nonostante la giornataccia barese, infatti, si conferma titolare inamovibile Micai, ancora una volta autore di ottimi interventi, così come è stata buona la prova di Parigini, anche in fase di ripiegamento, Macek e anche di Floro Flores quando è entrato. Ma ci vuole ben altro se si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi.
(ringraziamo Pietro Cassano, responsabile della pagina “Bolzano Biancorossa”, per la concessione del materiale fotografico)