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IL BARI SBANCA NOVARA (1-2) E VOLA AL 1° POSTO

Il Bari torna a sorridere anche in trasferta. In un colpo solo, infatti, può festeggiare sia per la vittoria fuori casa (che mancava dal 24 febbraio scorso, quando si impose a Benevento per 4-3), sia per il primato in classifica. Un primo posto meritato (anche se temporaneo) perché dimostra la crescita della squadra biancorossa dopo un inizio di campionato incerto e altalenante. Una continuità di rendimento e di risultati dimostrato anche da alcuni dati importanti: una striscia positiva di quattro gare consecutive (tre vittorie ed un pareggio) ed una serie importante di cinque vittorie e due pareggi, nelle ultime 8 gare, interrotte dalla sola sconfitta di Brescia. Il Novara, invece, incassa la terza sconfitta consecutiva in casa, consolidando il primato negativo nella cadetteria con il maggior numero di sconfitte casalinghe (cinque su sette gare fin qui disputate). Tornando alla gara di Novara, va detto che il Bari, davanti a circa 800 tifosi biancorossi, pur soffrendo, si impone meritatamente per 2-1 e si gode la classifica in attesa della gara di Palermo nel posticipo di lunedi.

LA PARTITA – Eugenio Corini tecnico del Novara, con il 3-5-2 schiera: Montipò; Golubovic, Mantovani, Del Fabro; DicKmann, Moscati, Orlandi, Sciaudone (55’, Chajia), Calderoni; Macheda (64’, Maniero) e Da Cruz (70’, Di Mariano).

Novità in casa biancorossa rispetto all’undici scorso; rientra Basha al posto di Busellato. Fabio Grosso, così, con il 4-3-3, manda in campo: Micai; Anderson, Tonucci, Gyomber, Fiamozzi; Tello, Basha (69’, Busellato), Petriccione; Galano, Cissè (85’, Floro Flores) e Improta (80’, Brienza).

Un primo tempo abbastanza tranquillo e senza lampi tra Novara e Bari, due squadre che hanno badato soprattutto a non scoprirsi troppo. Intorno alla mezz’ora, tuttavia da registrare un paio di conclusioni nello specchio della porta da parte del Novara conDickmann e Sciaudone, conclusioni peraltro facilmente parate da Micai. Sono terminate fuori invece le conclusioni di Cissè e Tello. Nel finale di tempo la squadra di casa prova a movimentare la gara, ma senza risultato.

Come già accaduto contro il Pescara, quello che rientra dagli spogliatoi è un altro Bari. Già in avvio, infatti, si rende pericoloso con un gran colpo di testa su cross di Tello, ma Montipò respinge clamorosamente in angolo. Ma un minuto dopo il Bari passa in vantaggio con Pietriccione. Reagisce il Novara, ma la conclusione di Dickmann viene neutralizzata da Micai. Ci provano anche Maniero e Moscati, ma la sfera finisce fuori. In un minuto, arrivano due pericoli (uno per parte) per i portieri, ma non cambia il risultato.

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Poi, nel finale, dopo aver sofferto gli attacchi del Novara, il Bari raddoppia con Anderson (ancora su cross di Tello). Sembra finita, ma proprio all’ultimo secondo, con il Bari ormai tranquillo, l’ex Maniero segna per il definitivamente 1-2.

ANALISI E COMMENTI –

Finalmente la vittoria in trasferta, a lungo desiderata da tutto l’ambiente biancorosso, è arrivata. Un successo meritato e soprattutto fortemente voluto. Il Bari, dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, ancora una volta ha costruito il successo nella ripresa. Non a caso la squadra di Grosso ha segnato metà delle reti (14) nella prima mezz’ora della ripresa. Un successo del gruppo che avvalora l’ottimo lavoro svolto da Grosso e Sogliano e che esalta le individualità dei singoli. Petriccione si conferma ancora una volta un giovane di personalità dalle interessanti prospettive; Andersson un’altra partita di sostanza e concretezza e Tello autore dei due assist decisivi. Insomma è un Bari che sta crescendo tanto, ma che può ancora migliorare sotto l’aspetto della continuità durante la gara e della fase difensiva. Pertanto fa bene Grosso a predicare lavoro e umiltà.

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Siamo stati bravi – ha dichiarato il tecnico del Bari, Fabio Grosso perché abbiamo portato a casa un risultato proprio nella giornata in cui abbiamo, probabilmente, meritato meno. Sapevo che sarebbe stato complicato. Abbiamo sofferto un po’ nel primo tempo e nella ripresa dopo il vantaggio. Poi però siamo cresciuti fino ad arrivare al raddoppio. Abbiamo tanti giocatori di qualità e non possono entrare insieme, ma tutti avranno le loro possibilità. Ma questa è la nostra forza. Immagino quello che può dare Bari, ma noi dobbiamo lavorare e continuare a fare ciò che sappiamo fare senza guardare la classifica”.

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Data:

18 Novembre 2017