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IL BARI VOLA IN ALTO. ORA E’ SOLA AL TERZO POSTO

Archiviata la conferenza stampa di Mr Datò e Gianluca Paparesta (che tanto ha fatto discutere in settimana, soprattutto per la parola Champions), il Bari si è rituffato nel campionato, concentrato e affamato di vittorie più che mai. Batte anche il Como, fanalino di coda, per 3-0, in una gara troppo importante, in cui i biancorossi avevano tutto da perdere. Così, diventano sei, i risultati utili consecutivi. Il Bari, in serie positiva dal 12 marzo (6-2 alla Pro Vercelli), con 5 vittorie e 1 pareggio, sembra essere diventata una macchina da guerra. Con 16 punti su 18 disponibili, 17 gol segnati e 7 subìti, i biancorossi, approfittando degli scontri diretti, volano al terzo posto (60 punti), in beata solitudine, con una lunghezza di vantaggio sul Trapani e due su Pescara e Spezia (squadre che si affronteranno nel prossimo turno di campionato). Era troppo ghiotta l’occasione per non coglierla al volo e non si poteva scegliere un momento migliore.

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In tribuna, infatti, accanto al Presidente del Bari, Gianluca Paparesta, ad assistere alla gara c’era, anche Mr Datò, il nuovo socio di maggioranza della società barese, accolto e festeggiato dai circa 23.000 tifosi del San Nicola.

Come già sottolineato, anche questa volta, i ragazzi di Camplone non deludono le aspettative dei tanti sostenitori biancorossi e battono un Como sempre più vicino alla retrocessione. Camplone, anche in virtù del turno infrasettimanale, schiera una formazione all’insegna del turn over. Invariata la difesa, il tecnico rilancia, dal primo minuto, Lazzari e Puscas al posto di Dezi e Maniero. I biancorossi accusano il forte caldo scoppiato a Bari e, in vista anche del turno infrasettimanale, giocano con il freno tirato, soprattutto nel primo tempo, rendendosi pericolosi solo con Puscas e Sansone.

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Nel secondo tempo, invece, inizia meglio il Como, che aveva acquistato maggiore fiducia, ma va in vantaggio il Bari con Puscas. La rete del vantaggio spezza gli indugi e indirizza la gara verso un percorso in discesa. I padroni di casa, infatti, aumentano l’intensità e, prima raddoppiano con Dezi e, successivamente, segnano il definitivo 3-0 con un gol capolavoro di Rosina. Il Como, dal canto suo ha provato a far male al Bari, ma quasi mai è stato veramente pericoloso, ad eccezione di Ganz a metà del secondo tempo. Ad esser onesti, la gara, nonostante il punteggio rotondo, è stata meno facile del previsto. Il Como, infatti, aveva retto bene fino al momento del gol, difendendosi con ordine e chiudendo tutti gli spazi agli avversari. La squadra lombarda, che nelle ultime 10 gare ha totalizzato 7 punti (1v, 4p e 5 sconfitte), è in una evidente fase discendente.

Il Bari, dal canto suo, alla sua undicesima vittoria in casa (sulle 17 complessive) con 33 gol realizzati e 14 subìti, ha ampiamente meritato il successo, confermando i progressi, nella fase difensiva (già visti nelle due gare precedenti) e migliorando quella offensiva, che aveva mostrato, soprattutto nel reparto di centrocampo, segni di stanchezza. Alla fine, ha prevalso la maggiore qualità dei calciatori baresi.

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E stata una partita difficile – dichiara il tecnico del Bari, Camplone, al termine della gara – ma stiamo stati bravi a non perdere la calma. I ragazzi, tuttavia, sono stati bravi a gestire la gara. Poi una volta sbloccata è stato tutto in discesa. Mi aspettavo una gara più aperta, perché anche loro avevano bisogno di punti e, invece, sono venuti qui a chiudersi in difesa. Nel primo tempo (complice anche un caldo bestiale) siamo stati più lenti e questo ci ha creato problemi. Nel secondo tempo, invece, è bastato alzare il ritmo ed è andato meglio. La classifica si è mossa, ma non è cambiato nulla. Le partite dobbiamo giocarle come se fossero tutte finali. Speriamo un giorno di vedere stracolmo questo stadio. Il presidente Malese? Aveva detto, prima della partita, che avremmo vinto 3-0”.

Ora, il Bari potrebbe approfittare per allungare in classifica, già martedi, grazie ad un calendario favorevole che presenta altri due scontri diretti (Spezia–Pescara e Crotone-Cesena) e rosicchiare qualche altro punto. Ma è evidente che bisogna restare concentrati e tentare di vincere ad Ascoli (ma non sarà per nulla facile) perché la classifica resta corta e un passo falso, potrebbe di fatto, rendere vano quanto di buono è stato fatto fino ad oggi.

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Data:

16 Aprile 2016