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IL BENESSERE DEGLI ANIMALI NELL’UE

La Commissione europea presenta una proposta di regolamento relativo al benessere di cani e gatti che definisce un quadro comune dell’UE con obiettivi specifici quali garantire norme minime comuni per l’allevamento, la detenzione e l’immissione sul mercato di cani e gatti allevati o detenuti in stabilimenti e migliorare la tracciabilità degli stessi.

Ciò perché, come da relazione, il commercio di animali domestici è molto redditizio. Attrae quindi persone disposte a intraprendere pratiche commerciali sleali e illecite rispetto agli allevatori professionali che pagano le tasse.

Ciò avviene tramite cucciolate casalinghe che vendono cuccioli senza microchip per non lasciare alcuna traccia e prima di 60 giorni dalla nascita; i negozi di animali da compagnia vendono cani e gatti di tutte le età, il più delle volte al di sotto della loro età effettiva e, cosa più grave, spesso provenienti dai paesi dell’est.

I rifugi per cani e gatti li danno in adozione con richiesta di donazione, a volte si impegnano a rieducare cani e gatti randagi o maltrattati. La maggior parte di cani e gatti sono acquistati da allevatori autorizzati che rispettano il benessere degli animali ma molti sono invece oggetto di commercio e trasporto illegali soprattutto da paesi extra UE.

E’ stato dimostrato un aumento della contraffazione di documenti relative alle informazioni dei cani e dei gatti provenienti da paesi dell’est con un elevato volume di denaro illegale. Spesso le importazioni sono relative a cuccioli di poco più di 25/30 giorni senza alcuna vaccinazione e quindi la maggior parte sono malati ed i più sfortunati muoiono per strada.

E Senza microchip poichè una volta giunti in Italia, oltre ad essere imbottiti di antibiotici, ai poveri animali viene inserito un chip italiano e vengono “spacciati” nostrani.

Ad oggi, non esiste una normativa generale dell’UE sul benessere animale ma solo disposizioni specifiche sulla loro protezione se utilizzati a fini scientifici.

Gli Stati membri possono adottare norme nazionali più rigorose per una maggiore protezione del benessere di cani e gatti purché coerenti con il nuovo regolamento.

In Italia le regolamentazioni non sono ancora ben definite. Infatti, ogni Regione ha norme individuali e non coordinate con altre Regioni, tanto che i semplici passaggi di proprietà di cani o gatti invece di essere trascritti entro i 15 giorni, come da normativa asl, vengono spesso trascritti dopo il decorso di diversi mesi. Spesso vengono addirittura smarriti.

A rimetterci sono sempre i poveri animali che, se smarriti, non saranno mai più ritrovati proprio perché mai registrati.

Si auspica, pertanto, che la Commissione Europea si impegni a ad attuare in breve termine normative più rigorose sul benessere di tutti i tipi di animali e provveda a legiferare norme e pene molto più severe sia pecuniarie che detentive.

Data:

10 Giugno 2024
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