Il 3 Febbraio è il “World Cancer Day 2015”. Un evento mondiale che quest’anno si svolge all’insegna dello slogan “Not beyond us”, promettendo di essere un approccio solidale e concreto, che unisce l’ umanità nella lotta contro il cancro.
La campagna entrante verterà su 4 temi:
– Scegliere una vita sana
– Fornire una diagnosi precoce
– Il raggiungimento di trattamento per tutti
– Ottimizzare la qualità della vita
Perché questa giornata è così sentita?
L’Iarc, Agenzia Internazionale dell’OMS per la Ricerca sul Cancro, da un’ analisi di 184 Paesi, prevede che in una ventina di anni i casi nel mondo aumenteranno da 8 milioni del 2008 a 22 milioni nel 2030. Aumenta non solo l’incidenza, ma anche la mortalità. I decessi causati dai tumori passeranno da 8, 2 a 13 milioni. Un fiume silenzioso di vittime che sta per straripare.
Ma quali sono i tumori più diffusi?
A farcelo sapere è il Lancet Oncology:
1) Polmoni, costituisce il 13% del totale
2) Seno, 12%
3) Colon 10%
Le neoplasie sono la prima causa di morte nei Paesi sviluppati. Qui si concentra il 40% dei casi, nonostante ci viva solo il 15% della popolazione globale. Si muore di più per cancro ai polmoni (19,4% del totale delle morti) e a seguire fegato (10%). Nonostante i tumori di origine infettiva siano in diminuzione in Paesi che migliorano le proprie condizioni di sviluppo, gli stessi diventano più soggetti ai tumori legati alla “occidentalizzazione” (seno, prostata, colon-retto). Infatti l’OMS ne da l’allarme: nel 2030 aumenteranno del 75% in Africa, Asia e America del Sud. L’aumento sarà legato, oltre all’incremento della popolazione e dell’ età media, anche al passaggio allo stile di vita tipico dei Paesi Sviluppati, caratterizzati da scorretta alimentazione, sedentarietà, obesità e tabagismo. Oggi più che mai diventa necessario divulgare sapere e trattamento. La “Giornata Mondiale contro il Cancro” è l’ occasione per aumentare la consapevolezza che ci si può attivare a livello individuale, collettivo e governativo, utilizzando le conoscenze che abbiamo per salvare milioni di persone.
La buona notizia è che esistono fattori modificabili dello stile di vita che contribuiscono a ridurre il rischio di insorgenza di queste patologie.
Il “World Cancer Institute” ha stilato 10 raccomandazioni:
1) Mantenersi magri per tutta la vita
2) Essere attivi fisicamente tutti i giorni
3) Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevanze zuccherine
4) Basare la propria alimentazione su cibi vegetali, con cereali non raffinati e legumi ad ogni pasto, frutta e verdura
5) Limitare il consumo di carni rosse, e di carni conservate
6) Limitare il consumo di bevande alcoliche
7) Limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale. evitare i cibi contaminati da muffe.
8) Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti e micronutrienti
9) Allattamento al seno per almeno sei mesi
10)Non fare uso di tabacco
A parlarne sono sempre di più i mass media, piuttosto che le persone che improvvisamente si scoprono vulnerabili e sole davanti alla diagnosi di neoplasia. Il 3 Febbraio ci ricorda il diritto alle cure, all’ ascolto, alla diagnosi precoce, all’informazione, all’accesso ai servizi attivi e che, oggigiorno, esistono in molti Paesi, gli strumenti per prevenirlo e combatterlo, ma che si deve ottenere ancora di più. I risvolti psicologici sono poco considerati, e dipendono anche da noi, sarebbe già un grande passo affrontare la malattia apertamente, parlandone con familiari, amici, colleghi, esperti, perchè il cancro rischia di diventare una minaccia inesorabile quando è un tabù.