In questo strano Capodanno sono mancate le piazze piene, ma non la voglia di stare insieme, seppur virtualmente. L’arrivo del 2021 porta con sé tante speranze ma anche (e soprattutto) tante consapevolezze maturate nel corso dei precedenti dodici mesi: una di queste ha a che fare con il valore della condivisione, aspetto che stiamo fortemente rivalutando e che, forse, non daremo più per scontato come era consuetudine fare nell’era “pre-Covid”.
L’emblema di questo nuovo anno “nato” in piena crisi pandemica è l’immagine di Times Square deserta, animata solo dalla discesa della sua celebre sfera luminosa. Un evento che non accadeva dal lontano 1907: da oltre un secolo la piazza newyorkese ospita centinaia di migliaia di persone nella notte di San Silvestro, in uno straordinario spettacolo di luci e musica che è entrato a far parte dell’immaginario collettivo come simbolo del Capodanno perfetto. Questa notte solo i due fortunati vincitori di un concorso indetto da Airbnb si sono potuti godere il countdown dall’esclusiva terrazza del Nasdaq, mentre il resto del mondo si è “accontentato” dei festeggiamenti che si sono tenuti in diretta streaming sul web. Tra le esibizioni più apprezzate spicca certamente quella della leggendaria Gloria Gaynor, che ha intonato – come da tradizione – l’immortale I will survive (il pezzo forse più azzeccato per lasciarci alle spalle il 2020 ed affrontare ciò che ci aspetta!). “Più che mai in questi tempi divisi e pieni di paura, il mondo ha un disperato bisogno di unirsi simbolicamente e virtualmente per celebrare le persone e le cose che amiamo e per guardare avanti con un senso di rinnovamento” ha commentato a tal proposito Tim Tompkins, presidente della Times Square Alliance, aggiungendo: “Una cosa che non cambierà mai è lo scorrere del tempo e l’arrivo di un nuovo anno, alla mezzanotte del 31 dicembre”, quasi a voler ricercare un’ancora di salvezza dopo un 2020 in cui tutte le nostre certezze sono rovinosamente collassate.
Anche le capitali del Vecchio Continente hanno accolto il 2021 nel segno del più assoluto rigore, con lockdown più o meno restrittivi che in nessun caso hanno lasciato spazio a manifestazioni di piazza. Il vero spettacolo si è tenuto ancora una volta in rete, con eventi pensati per grandi e piccini, gratuiti e non. Dalle 22 di ieri sera è stato trasmesso in diretta sul sito del comune di Roma il surrogato virtuale del tradizionale concertone del Circo Massimo: l’iniziativa, emblematicamente intitolata “Oltre tutto”, ha visto la partecipazione di numerosi artisti italiani, tra cui Elodie dai Musei Capitolini, Gemitaiz dall’Ara Pacis, Carl Brave da Rhinoceros e Gianna Nannini dal Circo Massimo. Nel segno della musica e dell’arte anche “Futura”, manifestazione con cui si è celebrato il Capodanno al Palazzo Vecchio di Firenze, trasmessa sul canale Youtube del Comune; si sono esibiti per l’occasione Daniele Silvestri, Ghemon, la violoncellista Naomi Berrill e la danzatrice Jennifer Rosati.
Il Belgio ha festeggiato la notte di San Silvestro con il più grande festival di Electronic Dance Music, noto con il nome di Tomorrowland, a cui gli appassionati di tutto il mondo potuto partecipare virtualmente acquistando un biglietto alla modica cifra di 20 euro. A infiammare la notte più lunga dell’anno sono stati 25 dj di fama mondiale, come Boyz Noize e David Guetta. Restando in tema, il pioniere della musica elettronica Jean-Michel Jarre, in collaborazione con la start–up francese VRrOOm, ha incantato Parigi con uno spettacolare concerto in livestream ambientato nella cattedrale di Notre-Dame de Paris, “Welcome to the Other Side”. Un concerto tecnologico come pochi, considerando che Jarre si è esibito dal vivo in uno studio poco lontano dalla basilica prestando la voce al suo avatar, ubicato in quella che è stata una fedelissima riproduzione della chiesa stessa: i miracoli della “realtà virtuale”, come direbbero gli addetti ai lavori. Intanto più a sud, in diretta dall’Atlantis Dubai, i Kiss hanno salutato il 2020 a tutto rock, con un’esperienza digitale esclusiva venduta alla cifra di 39 dollari (pari a circa 33 euro).
Dall’altra parte del mondo, in Giappone, sono state cancellate tutte le parate pubbliche, compreso il tradizionale saluto della famiglia reale alla popolazione. Nella vicina Pechino i festeggiamenti si sono svolti nel segno della sobrietà, così come in tutto il paese, ma non senza eccezioni: a Wuhan, epicentro del “terremoto pandemico” che ha sconvolto il pianeta, in migliaia si sono riversati nelle piazze muniti di mascherine, ma senza distanziamento sociale.
Follia? No: la capitale dell’Hubei non registra nuovi casi di contagio a trasmissione locale da maggio scorso, complice forse il violento impatto iniziale del virus (oltre un milione di residenti hanno contratto l’infezione nelle prime fasi di diffusione, ndr) che potrebbe aver generato la tanto agognata immunità di gregge. In ogni caso, le immagini di questa folla di giovani dagli occhi sorridenti e il cuore pieno di sogni incarnano appieno l’auspicio che tutti noi nutriamo per il 2021…