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IL CORPO UMANO – terza parte

Come ho avuto modo di far emergere nei due articoli precedenti, l’uomo è un sistema più complesso di quanto appaia: parallelamente all’anatomia classica che tutti conosciamo, ne esiste una esoterica che studia la struttura sottile dell’uomo.

Non si tratta di filosofie new age ma di antichissime consapevolezze che basano le loro affermazioni sull’osservazione e la storia. Già nel 370 a. C. Platone accenna all’esistenza di corpi diversi dal piano visibile, sostenendo che l’uomo è essenzialmente composto da tre piani differenti: razionale, volitivo e concupiscente. Aristotele, dal canto suo, individua nell’uomo le funzioni intellettive, sensitive e vegetative mentre san Paolo distingue l’individuo in corpo, l’anima e spirito, le basi dalla definizione agostiniana della santa Trinità.

Fu Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, che nel libro “Fisiologia occulta” pubblicato nel 1910, descrisse le diverse dimensioni dell’uomo ispirandosi proprio a queste antiche suddivisioni. In sintesi, egli diceva che l’individuo è composto da diversi livelli: il primo è quello propriamente fisico, seguito da quello eterico, astrale (= emozionale), mentale inferiore e superiore (= personalità) e causale (= spirituale).

corpo – anima – spirito

Il corpo Mentale, chiamato anche Manas (dal sanscrito Man, “pensare”), è lo strato successivo al corpo Astrale ed ha una dimensione direttamente proporzionale al grado di evoluzione della persona. Di forma ovoidale, la sua materia è più concentrata verso il basso per via dell’attrazione che il corpo Fisico esercita su quello Astrale e, conseguentemente, su quello Mentale. Tuttavia, nel momento in cui quest’ultimo raggiunge la sua massima espressione ed evoluzione, si trasforma in una sfera di luce.

Il corpo Mentale è il “luogo” in cui la mente e gli organi di percezione diventano un tutt’uno, dando luogo alla formulazione del PENSIERO: è la sede dell’Ego, dell’Io.

Steiner ne distingue tre componenti:

  • anima senziente
  • anima razionale
  • anima cosciente

Se la prima è in qualche modo sovrapponibile al corpo Eterico e l’ultima a quello Causale, l’anima razionale è proprio quella che caratterizza in maniera più specifica l’IO e che si determina attraverso le esperienze, sia gioiose che dolorose. Esperienze che producono a loro volta conoscenza per mezzo della memoria.

Con la memoria si sviluppano anche l’immaginazione e l’intuizione, anche se in maniera non così pura e distaccata dalle emozioni come nel corpo Causale.

Nell’essere umano, l’atto di pensare produce sempre un’emozione più o meno intensa: più l’individuo si eleva spiritualmente, meno le emozioni avranno presa sul suo Io. Chiaramente, anche il corpo Mentale influenza tutti gli altri strati energetici dell’essere umano, sia quelli inferiori che quelli superiori. In buona sostanza l’individuo sarà tanto più elevato quanto più consapevole e cosciente.

Se il corpo Mentale è la sede del pensiero, che cosa accade nell’individuo quando pensa?

Innanzitutto si crea unaentità pensiero – o forma pensiero – cioè un essere vivente energetico più o meno definito a seconda dell’intensità e della definizione di quel determinato pensiero. In seconda battuta si produce un campo radiante psichico che trasmette le caratteristiche energetiche del pensiero prodotto.

Poiché un’entità pensiero può essere positiva o negativa – ciò dipende dai pensieri e delle emozioni della persona – anche il campo radiante psichico sarà positivo o negativo e verrà avvertito sia dall’individuo stesso che dalle persone circostanti. La sensazione di repulsione o di attrazione nei confronti di alcune persone, è determinata da questo processo del corpo Mentale.

Se l’entità pensiero racconta, per l’appunto, i nostri pensieri, il campo radiante psichico ne rivela la qualità.

Nel momento in cui, quindi, ci si pone delle domande sullo “stato di salute” della propria aura, basta osservare quale effetto si produce sulle altre persone: il risultato è inequivocabilmente lo specchio di ciò che siamo e non di ciò che crediamo di essere.

Come dicevo all’inizio, il corpo Mentale inferiore insieme al corpo Astrale e al corpo Eterico-Fisico raccoglie esperienze attraverso i sensi e il sistema nervoso. Queste stesse esperienze vengono poi “elaborate” passando dallo stato di entità pensiero a CONSAPEVOLEZZA: le esperienze (corpo Eterico-Fisico) diventano sensazioni ed emozioni (corpo Astrale) e in seguito nomi e concetti (corpo Mentale).

Tutto questo dà vita alla MEMORIA che, se integrata, ci permette di evolverci spiritualmente. Dal momento che la consapevolezza ci permette di riconoscere in maniera chiara e inequivocabile ciò che è giusto e ciò che non lo è, l’essere umano che si è evoluto a questo stadio non sarà più vittima delle proprie emozioni ma sarà in grado di porre in atto delle scelte intelligenti basate sulle esperienze passate.

È qui che si gioca il nostro futuro.

Solo nominando ed integrando le nostre esperienze possiamo entrare in quel canale di consapevolezza che, accompagnato da un’intelligenza illuminata, può porre fine ai vecchi meccanismi per aprirci le porte dell’autodeterminazione: in altre parole alla LIBERTÀ.

Più l’Anima ha esperienza, più è capace di fare scelte in accordo con i valori superiori e creare il proprio futuro.

La meditazione, l’arte, l’elevazione dei sentimenti sono tutte chiavi in grado di strutturare il corpo Mentale giorno dopo giorno.

Se le capacità mentali non vengono esercitate, l’individuo non assolve alla sua funzione di co-creatore, limitandosi a ricevere tutto dall’esterno: egli rinuncia così non solo ad elevare se stesso ma anche ad essere il protagonista della propria esistenza.

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Data:

26 Giugno 2021