Gli individui affetti dal disturbo bipolare possono sperimentare delle gravi alterazioni dell’umore e dei livelli di attività, disturbi del sonno.
Il disturbo bipolare nelle sue diverse tipologie identificate dal DSM-5, è uno dei disturbi dell’umore più gravi che può, anche, influenzare il modo in cui una persona pensa, e la sua memoria.
Nel DSM-5 (American Psychiatric Association, 2013) il Disturbo Bipolare, che per la prima volta si presenta distinto dalle sindromi depressive, viene articolato in diverse possibilità diagnostiche: il Disturbo Bipolare I, il Disturbo Bipolare II, il disturbo ciclotimico, il Disturbo Bipolare e disturbi correlati ad altre sostanze e farmaci ed il Disturbo Bipolare dovuto ad altra condizione medica e a disturbi correlati con o senza altra specificazione.
Chi ne è affetto tende ad alternare delle fasi depressive seguite, poi, da fasi ipomaniacali o maniacali (bipolarismo), le fasi depressive della depressione bipolare tendono a durare più a lungo di quelle maniacali o ipomaniacali e si caratterizzano per un umore molto basso.
Mentre le fasi maniacali nel disturbo bipolare vengono generalmente descritte come l’esatto contrario di quelle depressive.
Alcuni studi hanno dimostrato che i problemi di memoria e cognizione si aggravano durante gli episodi maniacali.
Vi è un umore disforico, caratterizzato principalmente da un senso costante di rabbia e ingiustizia patita. Questo si traduce in irritabilità e intolleranza e, nella maggior parte dei casi, in aggressività espressa, sempre senza valutare in maniera corretta le varie e molteplici conseguenze dei propri comportamenti.
La letteratura ribadisce che i soggetti con diagnosi di disturbo bipolare, evolvono in forme di deterioramento cognitivo significative.
Durante un episodio maniacale sono presentii seguenti sintomi: aumento dell’autostima o grandiosità, un ridotto bisogno di sonno, un’aumentata produzione verbale, la volubilità nel cambiare opinione, una facile distraibilità, l’agitazione mentale o fisica.