Traduci

IL DOVERE DI ILLUMINARE IL PROPRIO FUOCO INTERIORE

Tutti conoscono quel momento in cui la capacità di resistenza vacilla. Appena vicini alla propria meta, ma ancora troppo lontani per cantare vittoria. Distrutti dalla fatica e annientati dall’impazienza, cominciano a farsi sentire i primi sintomi del mal di coraggio. In fondo, abbandonare sarebbe un sollievo momentaneo e una boccata d’aria. Salutare i problemi, prendendosi una pausa dagli impegni, rappresenta un’idea allettante. Neanche il tempo di pensarlo che il tunnel dell’insuccesso diventa un’improvvisa ossessione. Fallimento, una parola che interrompe la fantasia della vacanza e spacca la testa in mille pezzi. In fin dei conti, sono arrivato/a sin qui e adesso mi accingo a buttare via una a una le mie gocce di sudore a causa del peso degli sforzi. Così, la tanto agognata realizzazione personale muore sotto i colpi delle mie inascoltate opportunità. “Non ce la faccio più”: continuo a ripetermi, mi sdraio a terra a un passo dall’obiettivo.

cms_7272/2.jpgOvviamente esiste sempre un’alternativa ma non è semplice proseguire. Tuttavia a un certo punto conviene soffermarsi su una riflessione fatta di bilanci e conseguenti vantaggi. Posso prendere i miei sacrifici e lanciarli fuori dalla finestra e poi pentirmene per il resto della mia vita. Oppure posso decidere consapevolmente di tagliare il traguardo, nonostante l’immensa difficoltà, prendendomi le mie rivincite. Questo è il fulcro della questione. Io vivo per me stesso/a. Non c’è altra persona a cui portare gloria, ho il dovere quotidiano di farmi del bene. Ciò implica anche accettare la possibilità di brillare. Accontentarsi significa mollare la presa, dire addio alle mie aspirazioni e obbligarmi a rimanere incatenato/a all’infelicità. Quanti morti viventi si aggirano in ogni luogo? Gente che ha detto di no ai propri sogni per paura di non farcela e che rimpiange di aver fatto la scelta sbagliata. Coloro che lasciano spegnere il proprio fuoco interiore, quella luce senza la quale siamo il nulla. Quando dicono che le nostre decisioni determinano il nostro futuro, si riferiscono a tale potere. Quel pugno di forza recondito necessario per riuscire, ci accompagna ovunque. Capita di perderlo; per ritrovarlo basta solo rimboccarsi le maniche, poiché niente scende dal cielo. Ecco perché le persone sono spesso scontente. Si lasciano andare insieme ai loro progetti personali, cadendo in un vuoto fatto di una insormontabile incapacità di credere in se stessi. Invece bisogna rialzarsi in fretta e avere una cieca fiducia nel proprio fuoco interiore, l’unico che può condurci al traguardo.

Data:

23 Settembre 2017