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IL FANTASMA DELL’EX CONVENTO DEI CAPPUCCINI – Mesagne – Brindisi

Tra le antiche mura dell’ex convento dei frati Cappuccini a Mesagne, nel cuore del Salento, aleggia da secoli un mistero che continua ad affascinare e inquietare la comunità locale. Anche il sottoscritto si è interessato a questa vicenda in prima persona. Si tratta della leggenda del fantasma del monaco scomparso, una delle storie più suggestive e radicate nella tradizione pugliese.

Il convento dei Cappuccini di Mesagne, fondato nel XVII secolo, è stato per lungo tempo un luogo di preghiera e riflessione, abitato da frati dediti a una vita semplice e austera, come conviene a pii religiosi. Tuttavia, dietro la facciata di pace e serenità, si celava un oscuro enigma che ha dato origine a una leggenda che ancora oggi lascia con il fiato sospeso.

Secondo la tradizione popolare, uno dei monaci che vivevano nel convento, Giuseppe Maria Marcello di Tegnola Capaca (Pisa), detto fra Marcellino, scomparve misteriosamente nell’agosto del 1512. Il frate sembra essersi letteralmente volatilizzato nel nulla mentre si trovava nelle secrete del convento. Le ricerche furono vane: nessuno riuscì a spiegare che fine avesse fatto. Da quel momento, si iniziò a parlare di un’apparizione spettrale che avrebbe cominciato a manifestarsi all’interno delle mura del convento.

Il fantasma, descritto come un monaco avvolto nel suo saio, sarebbe stato visto vagare nei corridoi e nelle celle dell’ex convento. Gli avvistamenti sinistri hanno dato vita a numerosi racconti, con testimoni che affermano di aver udito passi veloci dall’origine ignota, porte che si aprono da sole e sussurri incomprensibili nelle ore più tarde della notte.

C’è chi racconta di aver visto il monaco pregare in ginocchio per poi svanire nel nulla. Questa apparizione, carica di misticismo, ha alimentato per generazioni la convinzione che l’anima del frate non abbia mai trovato pace, forse a causa di un peccato non confessato o di un voto infranto.

Alcuni sostengono che il monaco possa essere stato rapito da una forza malvagia, forse evocata da lui stesso o incontrata accidentalmente. Secondo la leggenda, quando il convento fu abbandonato in seguito all’Editto Napoleonico del 1800, la gendarmeria francese trovò un manoscritto appartenente al frate. Questo documento conteneva riferimenti a studi e formule esoteriche, oltre a una profezia che si sarebbe dovuta avverare 500 anni dopo la sua morte. Se la data della sua scomparsa corrisponde a quella della morte, la profezia avrebbe indicato il 28 agosto 2012. Non è chiaro cosa sarebbe dovuto accadere in quel giorno, ma da allora si dice che i fenomeni paranormali nell’ex convento si siano intensificati, sebbene tale affermazione resti nel campo delle ipotesi.

Oggi, l’ex convento dei Cappuccini attira non solo appassionati di storia e architettura, ma anche chi è affascinato da storie di fantasmi e fenomeni paranormali. Durante la mia indagine svolta nel 2014, insieme ad altri ricercatori da me coinvolti, non abbiamo trovato prove concrete di attività paranormale, ma posso condividere ciò che ho vissuto in prima persona. Non esistono registrazioni video o audio di quanto sto per raccontarvi, quindi vi invito a considerare queste storie per ciò che sono: semplici leggende che potrebbero avere radici più profonde di quanto si immagini.

Mentre mi trovavo al piano superiore per installare una delle nostre telecamere a infrarossi, necessaria per monitorare quell’area dalla postazione video nell’atrio del convento, ho chiaramente visto la figura di un monaco emergere da una porta chiusa e svanire nel muro del corridoio… suggestione? Non posso escluderlo. Come ricercatore, devo mantenere un certo scetticismo e, in assenza di prove materiali da riesaminare, non posso scartare l’ipotesi di un effetto ottico o di qualche altro evento che abbia indotto questa visione.

Un altro collaboratore ha vissuto un’esperienza diversa mentre smontava l’attrezzatura vicino a una delle grate famose del piano inferiore, da cui si dice provengano strani suoni, a indagine ormai conclusa. Chiese al presunto spettro, per un’ultima volta, di manifestarsi e di dare un segno della sua presenza. Immediatamente, un forte rumore provenne proprio dalla grata. Il ricercatore ci chiamò subito, raccontandoci l’accaduto. Rimontammo in fretta l’attrezzatura, ma nulla più accadde.

Anche in questo caso, non abbiamo ottenuto alcuna prova concreta. Lascio quindi a voi la libertà di credere o meno a questi racconti, come faccio sempre in queste situazioni.

La leggenda del fantasma del convento dei Cappuccini è una delle più belle e durature della Puglia, un racconto che continua a essere tramandato di generazione in generazione, mantenendo vivo il legame tra il presente e un passato ricco di storie non dette e segreti non svelati. Nel cuore del Salento, il convento di Mesagne rimane un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, e dove, secondo la leggenda, un’anima in pena continua a cercare la pace eterna.

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Data:

24 Agosto 2024

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