Il Chmp (Comitato per i medicinali per uso umano)ha dichiarato di aver dato il via a una procedura di revisione periodica molto rapida delle caratteristiche del remdesivir, il farmaco antivirale che si sta rivelando un ottimo alleato per il trattamento del Covid-19.
Gli esperti che si occuperanno di questa procedura, però, non assicurano che il medicinale possa apportare assoluti benefici, dichiarando che bisogna procedere con molta cautela, per evitare che esso possa mettere a rischio i pazienti. La revisione, quindi, terrà conto di diversi fattori per confermare se il remdesivir sia davvero la chiave giusta per affrontare quest’emergenza.
Intanto, i dati sul trattamento con il farmaco in molti paesi d’Europa, tra cui l’Italia in prima linea, sono molto incoraggianti. Infatti, la somministrazione di remdesivir sembra ridurre i decessi e ottimizzare i tempi di recupero. Ricordiamo che questo antivirale fu sperimentato per la prima volta per debellare l’Ebola.
L’Ema(Agenzia europea per i medicinali)spiega che “durante la valutazione di un prodotto possono essere eseguiti diversi cicli di revisione continuativa man mano che i dati continuano a emergere, con ciascun ciclo della durata di circa due settimane, a seconda della quantità di dati da valutare. Una volta completato il pacchetto di dati, chi sviluppa il medicinale presenta una domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio, che viene quindi elaborata con un calendario abbreviato”.
Tale procedura di revisione, come accennato, sarà effettuata in tempi record; le valutazioni sul farmaco verranno eseguite anche alla luce dei dati forniti dallo studio Actt – che riportano già buoni risultati – e da una ricerca condotta in Cina, epicentro della pandemia.
Nonostante ciò, l’Ema afferma che occorre soppesare ogni aspetto del medicinale in esame, per trarre conclusioni attendibili sui benefici e i rischi legati al trattamento.