Quali sono, oggi, le opportunità che il mondo della scuola (e più in generale, dell’istruzione ) offre ai ragazzi in termini di apprendimento e di inserimento nel mondo del lavoro? Come affrontare il problema del precoce allontanamento dei ragazzi dai banchi di scuola (cd. dispersione scolastica)? Soprattutto, quali soluzioni si possono adottare? Interrogativi, questi, a cui sembra difficile trovare una soluzione definitiva, e che, al centro di un dibattito sempre aperto, evidenziano un sostanziale distacco tra il sistema scuola ed il mondo dei ragazzi, i quali , per una serie di motivi, hanno difficoltà a trovare gli stimoli giusti per affrontare un ciclo di studi che possa aiutarli in un percorso di crescita umana e professionale. Da questo punto di vista, il fenomeno della dispersione scolastica, sembra trovare il suo humus ideale nel Mezzogiorno d’Italia, area dove è maggiormente concentrato il disagio sociale ed economico. La Puglia, purtroppo, si colloca ai primi posti di questa speciale graduatoria: in particolare, vanta, si fa per dire, una percentuale maggiore (0,16% in più) rispetto alla media nazionale per quanto concerne la scuola di I grado, mentre, lo 0,22% in più, rispetto a quella italiana, per la scuola di II grado. (Fonte: “Ufficio di Statistica del MIUR “; Elaborazione su dati MIUR – Ufficio di Statistica” aggiornato al giugno 2013).
Così, mentre in Italia ci si interroga su questi seri e drammatici problemi, una risposta sicuramente propositiva e concreta giunge, oggi, dall’Istituto Professionale “R. Gorjux” di Bari, dove è partito, dallo scorso anno, un nuovo indirizzo scolastico: Professionale Servizi Commerciale con Orientamento Sportivo Calcio. “Il Gorjux – ha dichiaratola Preside, Prof.ssa Giuseppina Lotito – ha promosso l’orientamento sportivo calcio per venire incontro all’esigenza di tanti ragazzi che vogliono praticare lo sport in maniera attiva e agonistica e, allo stesso tempo, proseguire gli studi in maniera approfondita”. In effetti, alle normali discipline curriculari, sono state integrate quelle specialistiche sportive che prevedono moduli specifici con esperti ( affiancati da codocenti ) del settore. “Un esperimento – continua la Prof.ssa Lotito – che, grazie alla presenza di personale specializzato, sta dando buoni frutti considerando, l’alto tasso di frequenza degli alunni dell’attuale prima, la funzione preventiva rispetto alla dispersione scolastica ed il sostanziale incremento del 20% delle domande di iscrizione per l’anno 2014/15”.
Non va dimenticato, infatti, il prezioso contributo che, sia le società di calcio, che il corpo docente ( del Gorjux e Academy Bari ) e codocente, stanno dando al percorso formativo, seguendo i ragazzi quotidianamente e utilizzando una metodologia didattica coinvolgente ed innovativa. Sono impegnati, in questa classe (composta da alunni tesserati e provenienti da diverse società di calcio sia dilettantistiche che professionistiche di Bari e provincia), giornalisti, nutrizionisti, esperti in marketing e comunicazione. Molto apprezzata è stata la testimonianza del tecnico dell’A.S. Bari (uno dei partner del progetto), Roberto Alberti, sull’importanza dell’ aspetto motivazionale, elemento determinante nel raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, gli allievi, sono accompagnati da figure specializzate come il tutor e lo psicologo motivazionale. Si tratta di una novità assoluta nel panorama italiano. Infatti, l’unico esempio già realizzato ( ad eccezione del modello Juve, dove tutti i ragazzi che vi partecipano sono tesserati per la squadra torinese ) è quello della famosa squadra di calcio olandese dell’AFC Ajax Amsterdam, la quale, non disponendo di grandissime risorse, punta quasi esclusivamente su ragazzi di diversa provenienza. Grazie ad una rete di osservatori del team olandese, in patria e all’estero, infatti, i ragazzi selezionati, alternano ore di studio ad ore di allenamento sui campi dei lancieri dell’Ajax. La scuola si adegua e si modula a secondo degli impegni sportivi dei giovani studenti.
Ma oltre a diventare calciatori, l’obiettivo di questo nuovo indirizzo scolastico è la formazione al lavoro nel mondo dello sport verso tutte le figure professionali che operano nel settore calcistico. La scuola gioca un ruolo fondamentale in questo senso, in quanto ormai anche il giovane calciatore può e deve migliorare il proprio bagaglio culturale, impegnandosi nello studio come nello sport. Questo modello, così come concepito, potrà aiutare più facilmente i ragazzi a trovare nuovi sbocchi lavorativi, ad unire passione e lavoro, a realizzare i propri sogni. Intanto, nei giorni scorsi, la classe, accompagnata da alcuni docenti e codocenti, è stata a Napoli per incontrare i responsabili del progetto ’Socialmente Pericolosi’ nei Quartieri Spagnoli e per calcare l’erba dello stadio San Paolo (dove si sono avvicendati campioni di calcio straordinari, come il mitico Diego Armando Maradona). Forse, per questi giovanissimi studenti e atleti, un piccolo sogno si è già realizzato.