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IL LATO OSCURO DELLA ROCCA DI FONTANELLATO – Fantasmi e segreti senza tempo

La Rocca di Fontanellato, avvolta nel misterioso fascino del suo movimentato passato medievale, si erge nel cuore del borgo omonimo in provincia di Parma. Ma dietro la bellezza senza tempo dei suoi affreschi, dei suoi mobili d’epoca e delle mura merlate, si cela un lato oscuro, un mondo fatto di voci sussurrati, ombre fugaci e presenze che sembrano sfidare la razionalità ed il coraggio degli avventori.

Una storia segnata dal dolore e dall’enigma

Tra le mura di questa imponente fortezza risuona ancora l’eco della piccola Maria Costanza Sanvitale, figlia dei giovani conti Albertina e Luigi. Maria Costanza, dotata di un talento precoce per le belle arti, il canto e la danza, trovò una fine tragica a soli cinque anni. La sua scomparsa prematura gettò i genitori in uno stato di profonda disperazione ed inconsolabile dolore. Tale sofferenza, forse, è all’origine dei misteriosi fenomeni che, di tanto in tanto, sembrano turbare la quiete apparente del maniero.

Molti visitatori e guide hanno descritto strane visioni, incontri misteriosi che lasciano poco spazio al dubbio, persino nei più scettici: passi nel silenzio, la voce di una bambina che in realtà non è presente tra i visitatori, ombre che si muovono tra le stanze, oggetti che si spostano senza alcuna causa apparente ecc. Questi fenomeni vengono spesso attribuiti allo spirito inquieto della piccola Maria Costanza, incapace di lasciare i luoghi che tanto amava in vita, forse ancora in cerca di un abbraccio da parte dei suoi amati genitori.

La storia della Rocca affonda le sue radici nel 1124, quando la famiglia Pallavicino edificò la prima torre a scopo difensivo. Nei secoli successivi, i Sanvitale trasformarono la struttura in una dimora residenziale, senza mai abbandonare completamente il suo carattere austero. Le stanze sembrano ancora oggi abitate: i mobili d’epoca, gli stemmi e i blasoni, tutto sembra voler proteggere una storia che ormai non esiste più.

Tra i gioielli della Rocca spiccano la Camera Ottica — unica nel suo genere in Italia — che riflette l’immagine della piazza antistante grazie a un sofisticato sistema di specchi, e l’Affresco del Parmigianino nella Camera Picta, un capolavoro che amplifica la suggestione del luogo.

Ma è nelle ombre e nei silenzi che il castello rivela il suo volto più enigmatico.

Non si tratta di storie inventate per attirare visitatori”. affermano alcune guide della Rocca, in un luogo dove ogni pietra racconta una storia, dove il passato sembra respirare attraverso le mura, l’idea che gli spiriti dei suoi antichi abitanti possano ancora aggirarsi non appare poi così remota.
Forse, un giorno si spera non troppo lontano, anche io riuscirò ad indagare in questo magnifico maniero, come già fatto in altri presunti castelli infestati in tutta italia.

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Data:

12 Gennaio 2025