Onestà, onestà, onestà! È questo il monito che riecheggia in piazza santi Apostoli, dove tutta la base dei pentastellati si riscopre vicina su una storica battaglia. Numerosi sono i manifestanti che esprimono grande entusiasmo per il ritorno nelle piazze, dove il movimento ha radicato il suo stile politico. In questi mesi difficili, contrassegnati da un drastico calo del consenso popolare, la sconfitta elettorale in Emilia Romagna e le successive dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico, si è sentita la necessità di riscoprire sé stessi per cercare di curare le diverse fratture interne ancora stordite dal vecchio alleato Matteo Salvini. Sin dalla prima salita al governo, c’è stata una vera e propria involuzione che ha portato a rotture e a piccoli scismi (vedi Paragone), dove la rabbia ha prevalso sulla coesione.
Tornando alla manifestazione, molti portavoce hanno ribadito i loro no a un presunto privilegio che va a minacciare uno dei primi punti del programma elettorale grillino. Ma la battaglia sui vitalizi non è cosa semplice, soprattutto dopo l’intervento del presidente del senato Casellati che ha deciso di rivedere il provvedimento aizzando la frangia storica del movimento. Numerosi i big presenti in santi Apostoli a una manifestazione a cui bisognava dare un segnale forte sull’unità dei vertici politici su questa crociata epocale del partito creato da Beppe Grillo.
“Noi non siamo mai andati via dalle piazze, certamente ci voleva un momento come questo per dimostrare alle persone che la piazza è casa nostra, abbiamo contro tutti ma non abbiamo bisogno dei vitalizi per fare politica” dice Laura Castelli, vice ministro all’Economia, mentre Giovanni Cancelleri, vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, con toni molto più aspri, evidenzia l’importanza della giustizia sociale, molto più importante di qualsiasi forma di potere: “Oggi c’è una emergenza democratica, molti cittadini nel 1993 hanno detto basta al finanziamento pubblico ai partiti. Oggi a combattere affianco al popolo è presente il m5s, per questo abbiamo deciso di riprenderci le piazze, ma in questi due anni abbiamo lavorato e non giocato”.
Ad oggi non sappiamo realmente se il movimento riuscirà a rialzarsi dallo stato agonizzante in cui versa, ma i temi sono tanti e la maggioranza appare fragile su diversi fronti. Ore difficili che gettano ansia sui cittadini che appaiono molto confuso anche sul tema della prescrizione, ma avremo tempo di ritornarci per elencarvi tutti i dettagli.