Avete mai provato a passeggiare in riva al mare in una giornata invernale? Oggi il clima è mite, ci saranno 10/12 gradi, il cielo non è per nulla luminoso ma si presenta alquanto cupo, l’aria è particolarmente fine e sfiora il mio viso come una lama tagliente, ma non fa male, anzi, sembra accarezzarmi con leggerezza risvegliando i miei sensi. Il profumo di salsedine è forte, le onde si infrangono sugli scogli generando una leggera schiuma bianca. Mi soffermo a guardare questa distesa infinita di acqua, il mare e osservo, rifletto, penso. Lo sguardo sfida l’orizzonte ma non riesco a vederne la fine. Percepisco questo lento movimento come qualcosa che mi sta avvolgendo. Il fragore delle onde che si infrangono è pura melodia, una musica lieve, celestiale, sublime… potrei ascoltarla per ore senza mai stancarmi. Mi sembra tutto così semplice, puro, lineare, penso di non aver mai parlato con il mare come oggi. Il mio pensiero va all’estate, al sole, al caldo, ma non ne sento la mancanza, oggi mi sento stranamente “normale” ed in questa normalità non chiedo di più, non perché mi accontenti ma perché mi sento appagato dal momento che sto vivendo.
Mentre passeggio e ascolto il suono delle onde si fa luce davanti a me un cartello, esposto non so da chi e non so quando che recita “La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime o il mare” (cit. Karen Blixen).
Come dargli torto, il sudore è sinonimo di fatica che si genera per ottenere un obiettivo, e più c’è sudore più l’obiettivo diventa importante ed il suo raggiungimento ha un sapore unico, irripetibile, gratificante. Le lacrime sono la nostra valvola di sfogo, ci aiutano a superare momenti difficili, situazioni complicate, a riequilibrare i nostri pensieri, chi di noi non ne ha mai versate… Il mare… beh… il mare è tutto. Con il suo lento movimento riesce a farci star bene con noi stessi, come se volesse suggerirci con un fil di voce…” lascia andare i tuoi pensieri come io lascio muovere le onde”. E’ strano, ma sento che ha ragione.
Recupero il mio equilibrio e sento di dovermi regalare un ulteriore momento di gioia, di benessere, di piacere; sullo sfondo un’antica trattoria richiama la mia vista, senza neanche tanto pensarci decido che sarà il luogo giusto per pranzare in questa giornata.
Entro con la curiosità di un bambino, gli occhi sgranati per scrutare la sala che si presenta in perfetto stile marinaro, certo un po’ retrò con i tavoli in legno coperti da una sottile tovaglia bianca. Al di sopra un bicchiere in vetro grezzo, posate e tovagliolo già posizionati mi invitano a sedermi. Alle pareti grandi reti da pescatore fanno bella mostra, i colori sono un misto di blu e bianco. La cucina diffonde aromi adatti al locale. Un cameriere giovane, affabile, voglioso di raccontarmi il menù si propone come suggeritore. Scelgo le mie portate, con un doveroso rispetto verso l’amico mare lasciato poco prima, un antipasto freddo di mare ed un arrosto di pesce misto. La carta dei vini presenta eccellenze territoriali e qualche proposta nazionale.
Resto sul territorio, per onorare questa giornata e prediligo un Trebbiano d’Abruzzo DOC. Unvino dal colore giallo paglierino chiaro con riflessi dorati. All’olfatto si presenta con interessanti profumi fruttati e floreali. Al gusto, corpo di buona intensità con acidità fresca e non invadente, sapido e persistente nel finale. Sono certo di aver scelto bene.
Il pranzo si svolge con particolare dedizione al contenuto del piatto, ogni boccone mi riporta al mare ed alla sua grandiosità, il vino scelto amplifica la sensazione di piacere donando al cibo eleganza ed equilibrio. L’insieme di questa giornata si riassume dentro questa anonima trattoria, dai sapori antichi e per alcuni versi illuminanti per il personale percorso alla ricerca continua del chi siamo e quale sia il nostro ruolo nel mondo. In fin dei conti abbiamo bisogno di assoluta semplicità. Oggi ho aggiunto un tassello al mosaico della vita e ringrazio Karen Blixen per aver sintetizzato in una frase ciò che ognuno di noi ha vissuto sulla propria pelle: sudore, lacrime e… mare.
Buona degustazione.