Traduci

“Il meglio dell’Italia”, Di Maio lancia la squadra

“Il meglio dell’Italia”, Di Maio lancia la squadra

cms_8303/dimaio6_conferenza_fg.jpgLa parola che torna è competenza, anzi ’super competenza’ come la chiama il leader del M5S, Luigi Di Maio, oggi al Tempio di Adriano per lanciare il suo dream team. “E’ un enorme piacere stamattina presentare la nostra squadra per i collegi uninominali. Qualche settimana fa ho fatto un appello pubblico chiedendo alle migliori risorse” del Paese “di farsi avanti. E’ un giorno di orgoglio e di felicità – ha sottolineato – Sono persone che hanno una storia professionale, sono eccellenze, siamo molto orgogliosi di poterle presentare. Il nostro obiettivo è dare all’Italia il gruppo parlamentare migliore che abbia mai avuto”.

Il nostro è un gruppo di persone super competenti“: occorre “mettere nelle politiche pubbliche contemporaneamente testa e cuore. E queste persone incarnano questi due fattori. Vogliamo mettere le persone giuste al posto giusto. Altri hanno detto che fare le liste elettorali è stata un’esperienza devastante, per noi invece è stata un’esperienza entusiasmante” ha detto Di Maio. “Il nostro obiettivo – ha proseguito – è andare al governo con una squadra di persone che conoscono i problemi degli italiani”.

Si tratta di “professionisti, imprenditori, professori, campioni dello sport e del sociale, medici, rappresentanti di associazioni, militari, giornalisti, ricercatori. Il meglio dell’Italia” come ha scritto in un post pubblicato sul Blog delle Stelle. “Oggi inizia una nuova era“.

CANDIDATI – Faranno parte della squadra del M5S la dottoressa Maria Domenica Castellone, ricercatrice Cnr a Napoli, candidata al Senato nel collegio di Giugliano; Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano sulla disabilità; il professore Mauro Coltorti, ordinario della facoltà di Scienze ambientali presso l’Università di Siena; la sociologa Cinzia Boniatti; la criminologa Paola Giannetakis, candidata alla Camera nel collegio di Perugia; il cardiochirurgo Gino Di Manici, candidato alla Camera nel collegio di Foligno; il presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, Mauro Vaglio.

E, ancora, l’ex campione olimpico di nuoto Domenico Fioravanti; Sonia Santarelli, imprenditrice di Amatrice nel settore agro-alimentare; l’imprenditrice nel settore dell’hi-tech Laura Paxia; Alberto Cozzella, sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Roma; il cavalier Maurizio Cattoi, generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri; Emanuela Del Re, ricercatrice di scienze politiche presso l’Università Niccolò Cusano; Marco Montanari, osservatore presso l’Osce e consulente della Farnesina. In squadra anche il giornalista Primo Di Nicola.

E poi, Angelo Cirulli, “uno degli azzerati dal decreto salva-banche” ha detto Di Maio, che “sarà candidato nel primo municipio di Roma, contro il presidente del Consiglio Gentiloni”. In campo anche Ugo Grassi, docente ordinario di diritto civile presso l’Università Parthenope; il professore Rosario Calabrese, docente di diritto immobiliare comparato; l’avvocato Roberto Cataldi, noto per la rivista telematica da lui diretta; Marco Dall’Acqua, presidente mandamentale per Unindustria; Pino Masciari, imprenditore calabrese nel campo dell’edilizia e testimone di giustizia che da anni vive sotto scorta; l’ex ispettore capo di Polizia e della Dia Renato Scalia; l’attore Paolo Maria Veronica.

In squadra, inoltre, Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio; la dottoressa Francesca Tizi, ricercatrice di Diritto processuale civile; il professor Pierpaolo Sileri, chirurgo e ricercatore a Tor Vergata; la dottoressa Patty L’Abbate, economista dell’ambiente; Daniela Tisi, direttrice della rete museale dei Sibillini; Marco Nardin, presidente dei giovani imprenditori di Confartigianato; Paolo Biancone, docente di Economia aziendale a Torino; l’archeologa Margherita Corrado. “Non sono presenti oggi – ha proseguito Di Maio – ma sono con noi la dottoressa Alessia D’Alessandro“, assistant del Management Board – Economic Council della Cdu in Germania; “Andrea Mura, velista di fama internazionale” e l’avvocato ed ex magistrato Ezio Roi.

Ancora, l’economista Lorenzo Fioramonti, professore ordinario di Economia Politica all’Università di Pretoria; l’imprenditore venticinquenne nel campo delle start-up Andrea Giarrizzo; l’ex atleta Felice Mariani, bronzo olimpionico nel judo; l’avvocato Paolo Mastandrea; il medico di Emergency Maurizio Angeloni; l’avvocato Daniele Piva, penalista del foro di Roma.

Inoltre, il giornalista Gianluigi Paragone; Elio Lannutti, ex presidente Adusbef; l’avvocato Claudio Consolo; il carabiniere forestale Marco Moroni; Gianluca Rospi, dottore di ricerca in Fisica tecnica ambientale; la dottoressa Anna Laura Orrico, co-fondatrice di Talent Garden a Cosenza; Claudia Giacchetti, funzionario dell’Agenzia delle dogane che denunciò illeciti nella Pa; il generale di brigata Antonio Del Monaco; Francesco Urraro, presidente dell’ordine degli avvocati di Nola; l’architetto Alberto Sasso; il capitano Gregorio De Falco; l’attore e insegnante di recitazione teatrale Nicola Acunzo.

Provate a chiamarci incompetenti dopo oggi“, ha dichiarato soddisfatto Di Maio durante la presentazione dei candidati.

AMMIRAGLIO VERI SI RITIRA – L’ammiraglio Rinaldo Veri, il primo degli otto candidati nei collegi uninominali presentati da Di Maio al Tempio di Adriano nella squadra del M5S, ha comunicato il suo ritiro. “A malincuore annuncio il ritiro della mia candidatura con il Movimento 5 stelle – ha dichiarato – La mia carica di consigliere comunale nel comune di Ortona con una lista civica è incompatibile con quella di candidato nelle liste del Movimento 5 stelle“.

“Non ero al corrente della regola prevista dal regolamento del M5S che impedisce a chi ha già una carica elettiva di potersi candidare – ha spiegato – e proprio per questo non avevo ritenuto necessario informare di questa mia carica il candidato premier Luigi Di Maio, al quale va il mio sincero ringraziamento”.

“Non sono un politico – aveva esordito stamattina Veri – non so parlare politichese, ma avendo servito lo Stato per oltre 40 anni, preferisco ritenermi un uomo delle istituzioni”.

La candidatura al collegio uninominale gianicolense di Roma dell’ammiraglio Veri risulta già cancellata nella lista del Movimento resa nota oggi. Al suo posto, si legge nell’elenco scaricabile dal blog delle stelle, entra Carla Ruocco, deputata uscente e tra i nomi più votati alle parlamentarie grilline.

DI MAIO CORRE AD ACERRA – Luigi Di Maio correrà nel collegio uninominale di Acerra, mentre in quello di Casoria, a pochi chilometri di distanza, il M5S schiera il suo fedelissimo Vincenzo Spadafora, responsabile delle relazioni istituzionali del candidato premier e nel comitato elettorale del Movimento per le politiche.

I BIG – Spulciando gli elenchi del M5S sui collegi uninominali troviamo molti dei ’big’ 5 Stelle, i volti emersi in questi 5 anni di legislatura: oltre a Di Maio, Roberto Fico correrà al collegio di Fuorigrotta, Danilo Toninelli a Lodi (stavolta per il Senato), Vito Crimi a Lumezzane, Nicola Morra a Cosenza, Paola Taverna a Roma, quartiere Tuscolano.

Tra i membri del direttorio non figura Carlo Sibilia, ex membro del direttorio voluto da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Ci sono poi i parlamentari uscenti che rischiano di non essere rieletti perché sfavoriti dai risultati delle parlamentarie. Tra questi, Daniele Del Grosso, Giorgio Sorial, Emanuele Cozzolino, Andrea Cioffi, Andrea Colletti, Francesco D’Uva, Emanuele Scagliusi. In lista c’è anche Stefano Buffagni, da molti considerato l’uomo forte al Nord del Movimento e consigliere regionale uscente in Lombardia.

SFIDA DI MAIO-SGARBI – Sarà sfida diretta tra Luigi Di Maio e Vittorio Sgarbi nel collegio uninominale Campania 1-03 alla Camera, che comprende il comune di Pomigliano d’Arco (Napoli), città natale del leader politico del Movimento 5 Stelle.

Dossier su smog: 39 città fuorilegge

cms_8303/smog_palazzi_ftg.jpgEmergenza smog sempre più cronica in Italia: aria irrespirabile nelle grandi città con un 2017 da ’codice rosso’ a causa delle elevate concentrazioni di polveri sottili e ozono. Situazione critica in Pianura Padana e in generale nelle città del Nord. A fotografare la situazione è ’Mal’aria 2018 – L’Europa chiama, l’Italia risponde?’, il rapporto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane che Legambiente presenta oggi alla vigilia del vertice di Bruxelles sulla qualità dell’aria, rivolto agli otto Paesi in procedura di infrazione, tra cui c’è anche l’Italia.

Dal report emerge che, nel 2017, in ben 39 capoluoghi di provincia italiani è stato superato, almeno in una stazione ufficiale di monitoraggio di tipo urbano, il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo. Le prime posizioni della classifica sono tutte appannaggio delle città del Nord (Frosinone è la prima del Centro-sud, al nono posto), a causa delle condizioni climatiche che hanno riacutizzato l’emergenza nelle città dell’area del bacino padano.

Su 39 capoluoghi, ben cinque hanno addirittura oltrepassato la soglia di 100 giorni di smog oltre i limiti: Torino (stazione Grassi) guida la classifica con il record negativo di 112 giorni di livelli di inquinamento atmosferico oltre i limiti; Cremona (Fatebenefratelli) con 105; Alessandria (D’Annunzio) con 103; Padova (Mandria) con 102 e Pavia (Minerva) con 101 giorni. Ci sono andate molto vicina anche Asti (Baussano) con 98 giorni e Milano (Senato) con le sue 97 giornate oltre il limite. Seguono Venezia (Tagliamento) 94; Frosinone (Scalo) 93; Lodi (Vignati) e Vicenza (Italia) con 90.

Situazione critica specialmente nelle zone della Pianura Padana: in 31 dei 36 capoluoghi di provincia delle quattro Regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) è stato sforato il limite annuo giornaliero; in questi stessi Comuni l’85% delle centraline urbane ha rilevato concentrazioni oltre il consentito, a dimostrazione di un problema diffuso in tutta la città e non solo in determinate zone.

Non va certamente meglio nelle altre Regioni: in Campania le situazioni più critiche sono state registrate nelle stazioni delle città di Caserta (De Amicis), Avellino (Alighieri) e Napoli (Ferrovia) che hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi/metrocubo rispettivamente per 53, 49 e 43 volte.

In Umbria situazione critica a Terni con 48 giorni di aria irrespirabile. In Friuli-Venezia Giulia la classifica di Mal’aria vede ai primi posti Pordenone (Centro) con 39 superamenti e Trieste (Mezzo mobile) con 37. Nelle Marche, invece, è Pesaro con 38 giorni oltre i limiti a posizionarsi tra le città peggiori.

Legambiente riporta anche la classifica (’Ozono ti tengo d’occhio’) dei superamenti di ozono dell’anno appena concluso. Le stime dell’Agenzia Ambientale Europea (Eea), ricorda Legambiente, riportano 13.600 morti premature riconducibili all’ozono in Europa nel 2015, di cui 2.900 solo in Italia. Sono 44 le città che hanno registrato il superamento del limite di 25 giorni nell’anno solare: le città peggiori, che hanno superato più del triplo il limite concesso, sono Catanzaro con 111 superamenti, Varese (82), Bergamo (80), Lecco (78), Monza (78) e Mantova (77).

Andando a confrontare le città che hanno superato i limiti rispettivamente per le polveri sottili e per l’ozono troposferico nel 2017, sono 31 quelle che risultano fuorilegge per entrambi gli inquinanti. Sommando i giorni di mal’aria respirata dai cittadini nel corso dell’anno solare, la classifica che ne consegue vede la città di Cremona prima con ben 178 giorni di inquinamento rilevato (105 per le polveri sottili e 73 per l’ozono); Pavia 167, Lodi, Mantova e Monza seguono a pari giornate con 164 giorni di inquinamento totale, Milano 161 e Alessandria con 160 si trova al settimo posto.

Delle 31 città con un inquinamento costante tutto l’anno, 28 superano i 100 giorni, e 16 superano addirittura i 150 giorni. Sono le città dell’area padana a riempire la classifica con l’aggiunta di Frosinone e Terni. La popolazione residente in questi capoluoghi ammonta a circa 7 milioni di abitanti che, in pratica, hanno respirato polveri e gas tossici e nocivi circa un giorno su due nel peggiore dei casi (Cremona), al massimo uno su quattro nel caso di Biella che chiude la classifica con 87 giornate.

Monitoraggi dell’aria anche a cura di Greenpeace che ha analizzato la qualità dell’aria nelle quattro città italiane più colpite dall’inquinamento da biossido di azoto (NO2), che negli ambienti urbani proviene per il 70-80% dal settore dei trasporti, e in massima parte dai diesel.

Risultato: a Milano, Torino, Roma e Palermo, 39 monitoraggi sui 40 realizzati a partire dallo scorso ottobre presso altrettanti istituti scolastici (asili o elementari) hanno rilevato concentrazioni di NO2 superiori ai 40 microgrammi per metro cubo (µg/m3), valore individuato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana.

Secondo il report di Greenpeace ’Ogni respiro è un rischio’, la situazione peggiore è quella registrata a Torino e Milano: da una media dei rilevamenti svolti in queste due città si ottengono valori superiori agli 80 µg/mc, più che doppi rispetto alla soglia sanitaria individuata dall’Oms. Palermo e Roma mostrano una situazione appena meno grave: la prima con valori medi prossimi ai 70 µg/mc, la seconda con valori medi di poco inferiori ai 60 µg/mc.

Fiorello al Festival

cms_8303/Rosario_Fiorello_fg.jpgDopo anni di corteggiamenti Fiorello tornerà sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Lo showman sarà ospite del Festival come lui stesso ha annunciato durante la sua trasmissione radiofonica su Radio DJ, nel corso di un collegamento telefonico con il direttore artistico della kermesse, Claudio Baglioni. Fiorello sarà ospite della prima serata.

“Ti chiederai perché Rosario mi ha chiamato in diretta su Radio Deejay? – ha detto Fiorello rivolgendosi a Baglioni durante la sua trasmissione ’Il Rosario della Sera’ – Claudio ti ricordi che mi hai mandato un messaggio in cui mi invitavi al Festival di Sanremo? Io ti ho risposto che sono un tipo ansioso, che non ce la faccio e quelle menate lì che faccio sempre io… In questi giorni però ci ho pensato e mi sono detto perché no? Voglio venire a Sanremo!“. “Veramente? Che notizia bella è questa! Prendete le vivande migliori per il figliol prodigo, ci siano 20 anni di feste di continuo! Parlo con gli autori e ci vediamo il 6 febbraio“, ha risposto scherzosamente Baglioni, confermando quindi l’appuntamento per la prima serata della kermesse, quella del 6 febbraio.

Autore:

Data:

30 Gennaio 2018