Una stagione da incorniciare per le tre squadre italiane impegnate in Champions League. Dopo le imprese di Milan e Inter, infatti, passa ai quarti anche il Napoli delle meraviglie. A farne le spese è stata la squadra tedesca dell’Eintracht Francoforte che, dopo aver perso 2-0 nella gara d’andata, è stata sconfitta anche al ‘Maradona’ con il risultato di 3-0 in virtù della doppietta di Osimhen (45+2’ e 53’) e Zielinski (63’, c.d.r.).
Una qualificazione storica – la prima in assoluto per il Napoli – raggiunta con merito e senza grossi affanni dalla squadra di Spalletti che sta incantando con il suo gioco e la sua qualità non solo l’Italia, ma tutta l’Europa. Un’annata davvero unica e indimenticabile per i partenopei.
Così come non si possono non evidenziare anche i meriti delle due milanesi che, almeno in campo europeo (meno in campionato) si stanno facendo valere.
La squadra di Pioli, per esempio, ritrova i quarti dopo ben undici anni. Lo fa con merito eliminando il Tottenham di Conte senza subire reti. Una qualificazione che ripaga l’amarezza del tecnico rossonero criticato ampiamente soprattutto per gli scarsi risultati maturati in campionato nel mese di gennaio.
Se pensiamo che anche l’Inter non approdava ai quarti dall’anno del triplete (2010) si può capire l’importanza di questo risultato per la squadra nerazzurra che sta rispondendo sul campo alle tante critiche ricevute – soprattutto all’indirizzo di Inzaghi – per i risultati negativi maturati in campionato. Anche in questo caso si tratta di una qualificazione importante e meritata, giunta contro il Porto senza incassare gol.
LA RINASCITA – Un bel segnale per il calcio italiano, dunque, che ora può davvero iniziare a sognare. Napoli, Milan e Inter, del resto, sono fra le prime otto migliori squadre europee. Un avvenimento che non accadeva da ben diciassette anni. Per vedere tre squadre italiane ai quarti di Champions, in effetti, bisogna risalire al 2006 quando insieme alle milanesi c’era anche la Juventus. In precedenza, era accaduto solo in altre due occasioni – nel 2003 e 2005 – e sempre con le stesse tre squadre (ovviamente da quando la massima competizione europea è diventata Champions League). Dal 2006, però, l’Italia sparisce – per lo meno in maniera massiccia e continuativa – dai radar del calcio europeo. In sei stagioni non consecutive, addirittura, nessuna squadra approda ai quarti, in otto competizioni ne passa una sola e solo due volte raggiungono i quarti due squadre italiane.
Si tratta, dunque, di una vera e propria rinascita del calcio italiano, di un nuovo anno zero, di una vera e propria impresa, soprattutto se pensiamo alle difficoltà economico-finanziarie che hanno investito il calcio nostrano rispetto ad altri storici club europei. Questi risultati dimostrano, pertanto, che si può fare calcio ad alti livelli e che si possono raggiungere ottimi risultati anche in altro modo.
(Foto da adnkronos.com Afp, Fotogramma e Ipa – si ringrazia)