La ben nota trasmissione televisiva: ”Oggi le comiche” non avrebbe di certo immaginato di essere superata nell’indice legato agli ascolti dal mondo reale. La Germania, già obiettivo di azioni di spionaggio dell’intelligence americana, avrebbe a sua volta spiato, attraverso il Bnd (i propri servizi segreti), non solo le conversazioni dell’ex Segretario di Stato americano, Hillary Clinton e del suo successore John Kerry, ma anche la Turchia (partner dell’Nato). Diversi organi d’informazione tedeschi hanno riportato il 15 agosto u.s. l’intercettazione di una telefonata di Hillary Clinton da parte del Bnd (termine con cui si indicano i servizi segreti tedeschi).
Ma sono alcune gravi anticipazioni dello “Spiegel” (noto settimanale tedesco edito in Amburgo) a rivelare particolari che rischiano di mettere in grave difficoltà il Governo della Cancelliera Angela Merkel, attualmente impegnata con Washington nel chiarimento dello spionaggio Usa sul suolo tedesco emerso dai documenti di Edward Snowden e dalle indagini interne del controspionaggio.
Secondo il settimanale di Amburgo i servizi tedeschi da anni terrebbero sotto la lente il governo di Ankara. Il settimanale “Spiegel” ha citato un documento del Governo Merkel del 2009, in cui la Turchia risulta essere un obiettivo primario dell’intelligence. Infatti Berlino redige ogni quattro anni un documento con gli obiettivi per il Bnd (servizi segreti tedeschi), ma lo scandalo del Datagate ha avuto come effetto il blocco dell’aggiornamento del file.
Il giornale di Amburgo ha rivelato inoltre come almeno una conversazione telefonica satellitare di John Kerry sia stata intercettata nel 2013 nell’ambito di un programma di spionaggio internazionale contro il terrorismo in Medio Oriente. Il Segretario di Stato americano non era l’obiettivo del Bnd, ma la sua conversazione sarebbe ugualmente finita nella rete tesa dall’intelligence di Berlino.
Stranamente lastessa sorte sarebbe toccata ad una conversazione di Hillary Clinton, intercettata al telefono con l’ex Segretario Generale dell’Onu, Kofi Annan. La Segretaria di Stato Usa, ha spiegato una fonte ben informata del Bnd, avrebbe usato per la connessione la stessa frequenza con cui comunicava un terrorista sotto la lente degli 007 di Berlino.
La registrazione con la voce di Clinton e la sua trascrizione, hanno scritto il 15 agosto la “Sueddeutsche Zeitung” e le emittenti televisive Ndr e Wdr, sono state trattate con la massima discrezione. I massimi vertici dell’intelligence, subito informati, ne avrebbero ordinato l’immediata distruzione. Per una infelice coincidenza la persona incaricata della distruzione del materiale era proprio il doppiogiochista ingaggiato dalla Cia per ottenere documenti sensibili da Berlino, Markus R., che dal 3 luglio si trova agli arresti per aver passato a Washington oltre 200 file riservati. Fonti governative tedesche hanno smentito una sorveglianza sistematica degli Usa, definendo «un’idiozia» il fatto che le intercettazioni di Clinton e Kerry non siano state subito distrutte, come prevede la legge. Ma i due episodi in questione hanno messo Berlino chiaramente in difficoltà.
Sotto la grande pressione dei media, delle opposizioni e della società civile, il Governo della Merkel è impegnato in una difficile “operazione trasparenza” con gli Usa, nel tentativo di chiarire i casi di spionaggio rivelati dal Datagate, compresa l’intercettazione del cellulare della Cancelliera. Obiettivo di Berlino è stabilire che «sul suolo tedesco valga la legge tedesca», come ha ribadito più volte la Merkel, e che la sorveglianza tra alleati, oltreché inutile, è uno spreco di risorse che potrebbero essere impegnate altrove.