Un incontro per fare chiarezza sul PNRR, acronimo che sta per Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, serviva, ed anche se non è stato esaustivo su questo imponente argomento per lo meno ha aperto un po’ le menti su contenuti e fattibilità che dovevano essere chiariti molto tempo prima.
Ora che ci troviamo dentro il calderone di tutto il processo non riusciamo ad avere contezza del contenuto perché ne facciamo parte, l’importanza di parlarne comunque si evince dal fatto che molti di noi non riescono a percepire l’importanza del tutto e seguono le opinioni comuni ed infondate più diffuse.
È importante, invece, avere una propria opinione, perciò è utile ascoltare i tecnici che possono chiarire come siamo arrivati a questo punto, e soprattutto come portare a termine l’importante opportunità che abbiamo davanti.
Il tecnico invitato all’incontro tenutosi a Lecce sull’argomento, il dott. Massimo Favia, presidente delle RETI IRIDIUM PNRR oltre che della Conf PMI Italia-Regione Puglia è stato chiaro, diretto, esaustivo per quanto il tempo a disposizione ed i tecnicismi della materia hanno permesso.
Intanto chiariamo il punto essenziale, e cioè quali sono i divari da accorciare e, se possibile, eliminare con questo piano di investimento: Parità di genere ed occupazione giovanile.
Problemi, che non possono essere risolti solo da questo enorme strumento di investimento, qui subentra la capacità di ognuno di noi a far si che si possano concretizzare grazie a questa possibilità più unica che rara che il Piano ci mette a disposizione. La sfida, ora, è quella di far funzionare i progetti che verranno realizzati perché si possano far fruttare economicamente. Far si che il lavoro realizzato produca, economicamente, quanto serve per ripagare il debito che il PNRR sta generando.
Cosa significa questa iniezione di liquidità, che ci troviamo a dover gestire, e sfruttare al meglio delle nostre capacità. In questo momento storico, dopo il periodo del fermo Causa Covid, significa avere la possibilità di creare le infrastrutture che non riusciamo mai ad ottenere a causa della mancanza di fondi di investimento. Se abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare riusciremo a vincere questa sfida e lasciare una nazione migliore ai nostri figli. Questi Fondi, ben spesi, possono rinnovare i settori che le 6 missioni hanno individuato e fare in modo che, al completamento del progetto PNRR, l’Italia esca rinnovata, fortificata, ammodernata. Affinché gli obiettivi si possano raggiungere ci vogliono idee chiare e menti nuove. Rimbocchiamoci le maniche tutti, perché direttamente o indirettamente siamo chiamati in causa. Non si può non rispondere in prima persona dei risultati, ne aspettare che siano altri a preoccuparsi. Bisogna informarci, liberando la mente da preconcetti e pregiudizi che, oggi, creano solo danni.