Il Dl per la costruzione del “Ponte sullo stretto di Messina” diventa legge; passa al Senato, dopo il voto alla Camera, l’approvazione per la conversione in legge con del DL per la realizzazione del “Ponte sullo stretto”.
Il Ponte sullo stretto di Messina è in progetto per la costruzione di un collegamento logistico, più rapido e funzionale, tra le città di Messina e Villa San Giovanni, collegando la Regione Sicilia alla Regione Calabria e al Continente europeo; l’ idea di costruire “il ponte ’ risale fin da prima dell’Unita’ d’Italia e, così come da progetto riconfermato, sarà il ponte sospeso, a campata unica, più lungo al mondo, con i suoi 3300metri; al momento il record è del giapponese Akashi Kackyo Bridge, lungo 1991metri.
Il DL varato riattiva la la concessione alla Società “Stretto di Messina” , nata nel 1981 e messa in liquidazione dal Governo Monti, e la trasforma in una Società ’in house “, in cui il Ministero dell’Economia detiene una quota maggioritaria del 51% e indica Presidente e AD, con partecipazioni di RFI, ANAS, Regione Sicilia, Regione Calabria; prerogativa d’ indirizzo e vigilanza spetta, invece, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che può indicare un Commissario.
Il Decreto varato dà facoltà alla Società concessionaria e al contraente generale (allora Salini, oggi Webuild di manifestare la volontà che i contratti riprendano a produrre i propri effetti, a condizione della rinuncia alle azioni legali.
Il progetto definitivo è quello del 2011, integrato con prescrizioni che tengano conto della compatibilità ambientale e le nuove tecniche di costruzione; la data limite per l’approvazione è del 31/07/2024, e il ponte potrebbe essere attivato dal 2032. Il costo previsto (come da ultima stima ufficiale) è di 13,5MLD di euro (salvo aggiornamenti) , compreso le opere a terra, mentre nel 2011 era di 8,5MLD di euro.
Le dimensioni della struttura sono quelle del progetto del 2011: ponte sospeso (8000 elaborati progettuali), lunghezza della campata centrale di 3300 metri, larghezza dell’impalcato di 60,4 metri , altezza delle torri di 399 metri, altezza del canale navigabile centrale di 65 metri (per il transito di grandi navi); il sistema di sospensione è costituito da 2 coppie di cavi (ciascuna del diametro di 1,26 metri), per uno sviluppo totale di 5320 metri, tra i due blocchi di ancoraggio.
Le corsie stradali previste sono 6(3 per ciascun senso di marcia, incluse le relative corsie di emergenza), nonché 2 binari ferroviari, con la previsione stimata di 6000 veicoli/ora e 200 treni/giorno, ovvero 6,000,000 di veicoli l’ anno e 60.000 treni.
Il progetto si attesta su una resistenza sismica pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con requisiti di integrità strutturali tra i più alti al mondo; avrà una stabilità elevatissima fino ad una velocità del vento di 270 Km/h, un transito di traffico veicolare con vento fino a 158Km/h, nonché una circolazione ferroviaria a 120 Km/h con raffiche di vento fino a 150Km/h e a 60 Km/h con raffiche di vento fino a 190Km/h.
Nel progetto definitivo sono previste altre importanti opere infrastrutturali di collegamento tra Calabria e Sicilia, ovvero 20,3Km di collegamenti stradali e 20,2Km di collegamenti ferroviari che, come previsto dal Ministro Salvini, sono già stati avviati (sia in Calabria che in Sicilia), tra cui la Ragusa-Catania e la 106 Jonica .
La costruzione del ponte produrrà, come da previsioni, 100.000 “posti di lavoro vero”, un target importante per le due regioni e, al momento, il responsabile del Mit( Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) l’ha ribattezzato “il ponte degli italiani”; si pensa, in realtà, per il nome ufficiale e definitivo, a un concorso di idee.
Anche su tale opera, inconfutabilmente importante per molteplici aspetti, si è innescato un acceso dibattito tra le forze politiche (e di riflesso tra i cittadini);. i sostenitori ritengono l’ infrastruttura una grande opportunità di posti di lavoro, una forte spinta al rilancio turistico e, di riflesso, all’economia;gli oppositori contestano la priorità del progetto, sostenendo sia meglio investire sul rafforzamento delle strade e dei collegamenti ferroviari.
Altre argomentazioni di contrasto al ponte sospeso, sono indirizzate alla stabilità strutturale e sismica dell’opera, in un contesto di estensione geologica e alla resistenza aerodinamica del suo impalcato ai forti venti dello stretto;le analisi tecniche e progettuali rilevano, invece, che l’elasticità della struttura, dovuta alla sua lunghezza, garantisce una maggiore resistenza sismica, nonché la particolare struttura dell’impalcato “a cassone aerodinamico”, simile alla geometria del “cassone alare” è di forte contrasto alle forze aerodinamiche di flessione e tensione, dovuta ai venti dello stretto.
L’auspicio è che prevalga,da parte di tutte le parti in causa, ovvero delle varie forze politiche e degli organismi tecnici, progettuali, esecutivi, uno spirito unitario e costruttivo, per la realizzazione di tale colossale opera, inconfutabilmente necessaria sotto l’aspetto logistico, di sviluppo, crescita, attrazione turistica e di grande risonanza nazionale e internazionale che, comunque sarà la sua denominazione ufficiale … darà al nostro Paese “il ponte più lungo al mondo”, ennesimo simbolo del “MADE IN ITALY”.