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IL PRANZO DI NATALE

Un celebre programma televisivo a quiz di qualche anno fa ideato e condotto dal grande Corrado, si chiamava “Il pranzo è servito” ed è proprio del pranzo che oggi parliamo, si ma quello di Natale dove la tradizione ci porta a sederci intorno ad una tavola imbandita a festa in compagnia di parenti, amici ed a volte anche conoscenti.

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Quest’anno il Natale cadrà di lunedì, quindi, avremo un intero weekend a disposizione per organizzare il menù e scegliere le migliori bottiglie di vino per festeggiare il più importante giorno dell’anno.

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Accoglieremo i nostri ospiti con una splendida bollicina, tenuta alla giusta temperatura di circa 8/10 gradi, meglio se di Conegliano Valdobbiadene DOCG, ma anche un Prosecco DOC può fare al caso nostro. Giusto il tempo di brindare per poi accomodarci al nostro tanto atteso posto a tavola dove saremo coccolati dalla mise en place, che in ogni dettaglio ci ricorderà in quale giorno dell’anno siamo. Il colore rosso sarà predominante così come il luccichio dell’oro e dell’argento. Un albero posto in un angolo del soggiorno illuminerà ad intermittenza la sala creando quella armonia di fondo che potrà accompagnarci per tutto il tempo del pranzo.

cms_32839/3.jpgViene servito l’antipasto, un misto di salumi e formaggi provenienti dai numerosi territori italiani dove si coltiva l’eccellenza vera.

I padroni di casa ci omaggeranno versandoci un calice di Aglianico, vitigno a bacca nera principalmente coltivato nella regione Campania.

I profumi caldi, avvolgenti, sinuosi, esalteranno i nostri sensi.

Al gusto presenza tannica con armonia profonda e buon equilibrio complessivo.

Nel piatto avremo già il primo scelto, in questo caso pappardelle al ragù di carne. In alternativa per i vegetariani, una lasagna di verdure può essere la soluzione a cui comunque abbinare l’aglianico, anche se potrebbe presentarsi un poco troppo strutturato, diciamo sopra le righe… Viaggiando attraverso i sensi arriviamo al secondo piatto del menù scelto. Che ne dite di un arrosto di vitello al forno con patate? In questo caso potremmo proseguire tranquillamente con il vino Aglianico, ma essendo un giorno di festa importante, desideriamo rinforzare il tutto andando a scoprire la nostra volontà, quella di far colpo sui nostri invitati facendogli degustare qualcosa di unico, profondo, estremamente elegante, stiamo parlando del Taurasi DOCG, vino di grande struttura proveniente dal vitigno Aglianico ma con importante passaggio in barrique.

cms_32839/4_.jpegNel calice un colore rosso rubino attira la nostra vista creandoci il giusto interesse per il proseguo della degustazione. All’olfatto profumi intensi di frutta a bacca rossa vengono sovrastati da percezioni calde di cuoio, tabacco, miele. Profumi che lasciano intendere una grande sensibilità d’animo proprio di questo grande “Barolo del Sud”. Al gusto si presenta armonico, di corpo, in poche parole etereo. Una buona astringenza sulla lingua ci permette di esaltare i pensieri più profondi legati a questo vino dalla lunga storia.

L’arte del portare il calice alla bocca si trasforma in una sequenza ritmata che trasmette sensazioni di profondo piacere. Vorremmo che questo pranzo non terminasse mai, tanto è il piacere di questo momento, unito alla convivialità della nostra tavola.

Dopo il pranzo, sarà automatico dirigersi verso il divano avendo cura di portare con se il calice da cui dobbiamo, necessariamente, attingere l’ultimo sorso, si perché il Taurasi DOCG per sua natura può essere inserito tra i vini da meditazione e quale momento migliore abbiamo se non in questo giorno di gioia ma anche di riflessione? Quindi godiamocelo per bene, con calma, pazienza e senza lasciare tracce di liquido nel bicchiere.

Che dire, Buon Natale e buona degustazione.

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Data:

19 Dicembre 2023