E’ accaduto a Turbigo (MI), nel fiume Ticino, dove un uomo di 49 anni è annegato per soccorrere la figlia e la nipote. Il tutto è avvenuto intorno alle ore 13:00 di giorno 19 luglio, quando l’uomo si trovava lì unitamente alla propria consorte, al fratello e ad altri membri della famiglia, per passare un po’ di tempo al sole. Si erano riuniti già da due ore, dandosi appuntamento da Busto Arsizio (Varese), da Milano, città di origine della vittima. Le due bambine filippine, di 14 e 9 anni, si sono tuffate nel fiume Ticino, nella zona di Ponte di Ferro, per giocare e fare qualche bracciata. In brevissimo tempo la situazione è precipitata, tanto che le piccole, trovandosi in grande difficoltà, hanno chiesto aiuto a gran voce. Subito dopo l’uomo, anche lui di origini filippine, si è accorto del pericolo in cui versavano le due bambine a causa delle forti correnti e dei mulinelli che si sviluppano proprio in quel punto del Ticino, dove è avvenuta la tragedia. Così, si è tuffato d’istinto per recuperarle ma, purtroppo, non è più riemerso, dopo aver perso il controllo.
Stando ad alcune testimonianze le due ragazzine sarebbero state salvate da altri parenti che si trovavano insieme a loro, in particolare da un altro zio, che è riuscito fortunatamente a recuperarle e a riportarle a riva sane e salve. La vittima era un parcheggiatore e viveva a Milano da tanti anni. Il pover’uomo lascia quindi moglie e due figli. I sommozzatori di Milano, unitamente a quelli di Novara e Inveruno (MI), in collaborazione con il 118, che ha prontamente attivato l’elisoccorso e anche i Carabinieri di Legnano (MI), sono immediatamente intervenuti sul posto per recuperare il corpo dell’uomo.
Si tratta del secondo caso di annegamento negli ultimi due giorni: mercoledì 18 luglio, nei pressi del Naviglio della Martesana, è morto nello stesso modo un senegalese di 28 anni. Secondo alcune testimonianze riportate ai Carabinieri del posto, nel Comune di Trezzo sull’Adda (MI), nel primo pomeriggio, intorno alle ore 16.00, il giovane si sarebbe tuffato per fare una nuotata, ma non sarebbe più riemerso. E’ stato graziato invece un cinese di 52 anni che si è sentito male all’idroscalo, salvo per merito dei bagnanti che hanno prestato tempestivo soccorso.