Il sondaggio: Lega in rimonta, Pd perde mezzo punto
La Lega riprende fiato e torna a crescere, il Pd subisce un calo di consensi che gli costa mezzo punto. Questo quanto emerso nelle ultime rilevazioni Swg per il Tg La7. Più in dettaglio, il Carroccio si mantiene saldamente al primo posto al 32,9%, segnando un +0,7% rispetto alla scorsa settimana. Segno meno per i dem, che perdono lo 0,5% in 7 giorni fermandosi al 17%. Se il M5S resta stabile al 15,7%, perde invece lo 0,2% Fratelli d’Italia, ora al 10,5%. Stessa percentuale in perdita per Forza Italia, al 5,5%. Chiude il sondaggio sull’orientamento di voto Italia Viva, al 4,7% dopo aver perso lo 0,4% rispetto alla scorsa settimana.
Salvini all’attacco: “Da Conte solo balle”
“Conte annuncia modifiche ai decreti sicurezza, racconta balle vergognose sull’immigrazione e cambia versione sulla Gregoretti. Nel 2019 siamo a 11.439 arrivi, di cui 6.304 da settembre a oggi ’grazie’ al governo delle poltrone e dei porti aperti. Sulla Gregoretti ammette che Palazzo Chigi aveva avuto un ruolo per ricollocare gli immigrati. Così conferma anche che le trattative con gli altri Paesi c’erano sempre state: altro che novità degli ultimi mesi”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, si esprime così commentando le parole del premier Giuseppe Conte alla tradizionale conferenza stampa di fine anno.
“Se Conte non sopportava la Lega e il sottoscritto, poteva dirlo subito anziché aspettare che gli togliessimo la fiducia. Evidentemente è troppo innamorato dalle poltrone, e infatti dopo aver perso un ministro ne annuncia due nuovi. Con Conte più sbarchi, più tasse, più poltrone e più balle”, aggiunge Salvini.
M5S, De Toma: “Da 10 a 15 deputati critici”
(Antonio Atte) – “Non mi sento di escludere la possibilità che venga formato un nuovo gruppo o una componente del Misto qualora i numeri ci fossero. Ma nessuna fuga in avanti, per ora”. A parlare, in un colloquio con l’Adnkronos, è il deputato del M5S Massimiliano De Toma, indicato come uno dei possibili componenti del gruppo a cui, secondo indiscrezioni, starebbe lavorando l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. De Toma spiega che la costituzione di una nuova compagine sarebbe solo la “naturale conseguenza” dell’uscita dal Movimento di alcuni parlamentari. “Quanti sono i deputati critici? Da 10 a 15, a vario titolo”, prosegue l’esponente grillino, “ma si tratta di numeri variabili”.
Per De Toma c’è un problema di “visione del Paese” all’interno del Movimento. “Che ci sia un malessere è evidente, sicuramente non è frutto di un capriccio personale”, sottolinea. Ma il suo addio non è scontato: “Voglio vedere se il M5S è in grado di cambiare. In caso contrario prenderò una decisione. Per ora non c’è alcuna velleità di costituire gruppi o componenti” e se un gruppo nascerà, quest’ultimo “appoggerà comunque l’attuale governo”. Il deputato spiega di aver parlato anche con il capogruppo del M5S alla Camera, Davide Crippa: “Cosa mi ha detto? Di avere pazienza…”.
Intanto nel Movimento è scoppiata la guerra delle rendicontazioni. Un tutti contro tutti sfociato in una girandola di accuse e recriminazioni che ha costretto il Blog delle Stelle a intervenire con un duro comunicato: tutti i parlamentari non in regola con le restituzioni contattati via mail dai probiviri “sono stati invitati a ottemperare agli impegni giuridici e morali assunti entro e non oltre il 31 dicembre 2019”, altrimenti scatteranno sanzioni disciplinari. “Si avvicina il 31 dicembre – osserva De Toma – e il Movimento all’interno ha un grosso problema, le restituzioni. Perciò stanno facendo pressioni sui ritardatari esortandoli a mettersi in regola. Ma sarà un boomerang, perché, anche se ciò è giusto, si vogliono nascondere le tante criticità e contraddizioni del Movimento”.
CATALDI – “Sono in una fase di riflessione, non ho ancora preso alcuna decisione in merito” dice all’Adnkronos Roberto Cataldi, deputato del M5S indicato come possibile futuro componente del gruppo parlamentare a cui, secondo indiscrezioni, starebbe lavorando Fioramonti. “Al momento ho intenzione di aprire un’interlocuzione con il capo politico a cui chiederò un cambio di governance in materia di sisma”, dove “la gestione è risultata fallimentare: in molti paesi distrutti dal terremoto – attacca l’avvocato marchigiano – non c’è neppure un cantiere aperto”.
Oltre a Cataldi, per questa nuova compagine parlamentare filo governativa si fanno i nomi di altri grillini come, oltre a De Toma, Rachele Silvestri, Nadia Aprile, Roberto Rossini; o ex 5 Stelle come Gloria Vizzini, la quale per ora si ritiene una semplice “osservatrice”.
M5S, Fioramonti al lavoro su nuovo gruppo: ’Eco’ tra nomi possibili
Proseguono sottotraccia le interlocuzioni alla Camera che potrebbero portare alla nascita di un nuovo gruppo parlamentare da una costola del Movimento 5 stelle. L’organizzatore di questa nuova compagine, come da indiscrezioni, sarebbe l’ormai ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.
In queste ore si ragiona anche sul nome da assegnare a questa nuova formazione politica. Il nome “Eco”, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari, sarebbe una tra le ipotesi sul tavolo. La dicitura “Eco”, viene spiegato, starebbe per “ecologia” ma anche per “economia”, due temi al centro dell’agenda dell’ex titolare del Miur.
Meloni: “Conte prima va a casa e meglio è”
“Questo governo prima va a casa e meglio è”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo la conferenza che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha tenuto a Villa Madama.
“Conte annuncia che l’orizzonte programmatico del suo governo si basa sul patto Pd-M5S. Questo vuol dire più tasse e debito, meno libertà di produrre e intraprendere, confini aperti e giustizialismo. È l’esatto contrario di quello che serve all’Italia”, dice Meloni.
“A questo si aggiunge la moltiplicazione delle poltrone. Conte raddoppia i ministri invece che aumentare i fondi per scuola e università. Zero soldi per due poltrone: un capolavoro”, aggiunge.
Elezioni Calabria, 4 i candidati alla presidenza
Sono quattro i candidati alla carica di presidente della Regione Calabria e 15 le liste di candidati al Consiglio regionale. A mezzogiorno è scaduto il termine per la presentazione delle liste e dei candidati per le elezioni in programma il 26 gennaio prossimo. I quattro candidati alla carica di presidente della Regione sono la parlamentare e coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, per il centrodestra, l’imprenditore Pippo Callipo per il centrosinistra, il docente dell’Università della Calabria Francesco Aiello, per il M5S, e il geologo Carlo Tansi, già capo della Protezione civile regionale.
A sostegno della candidata Santelli ci sono sei liste: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Jole Santelli presidente e Casa delle Libertà. Il candidato Callipo gode dell’appoggio di quattro liste: “Io resto in Calabria”, Pd, Democratici Progressisti e “10 idee per la Calabria”. Due le liste che affiancano il candidato Aiello: il Movimento 5 Stelle e “Calabria Civica-Liberi di Cambiare”. Infine, per Tansi scendono in campo tre liste: “Tesoro Calabria”, “Calabria Libera” e “Calabria Pulita”, queste ultime due in corsa solo nella circoscrizione elettorale Nord.