Dopo Empoli, altra battuta d’arresto per il Bari che al San Nicola, davanti a circa 15.000 tifosi, subisce un’amara sconfitta. Uno 0-2 contro il Venezia difficile e strano da commentare, soprattutto dopo l’inizio arrembante dei biancorossi. Certo, non era facile giocare contro una squadra che non ha ancora incassato reti, ma il Bari anche questa volta ci ha messo del suo con qualche distrazione difensiva di troppo. Le difficoltà di penetrare i lagunari, invece, si sono viste soprattutto nella prima mezz’ora di gara con tutto il Bari proteso in avanti, ma con un solo tiro effettivo nello specchio della porta.
“Faccio i complimenti al Venezia – le prime parole del tecnico del Bari, Fabio Grosso – ma siamo stati puniti due volte su tre occasioni concesse in tutta la gara. Era una partita difficile e lo sapevamo. Noi siamo stati bravi a tenere il pallino del gioco per quasi tutta la partita e a impadronirci della loro metà campo, ma siamo stati troppo poco incisivi, nonostante i tanti tiri effettuati. Alla fine è risultato un possesso palla sterile. Inoltre, avremmo dovuto cambiare ritmo negli ultimi 25 metri. E’ mancata la cattiveria nell’attaccare gli spazi contro una difesa schierata. Dobbiamo imparare a difenderci meglio, ma abbiamo le qualità per tirarci su”.
Ma il Venezia, squadra granitica, ha meritato la vittoria, perché al di là di una sofferenza nel possesso palla, ha mostrato una buona organizzazione di gioco, con una fase difensiva di ottimo livello e veloci ripartenze.
LA PARTITA – Il tecnico del Bari, Fabio Grosso, con il 4-3-3, schiera: Micai; Fiamozzi, Capradossi, Marrone, D’Elia; Tello, Basha, Salzano (58’, Brienza); Improta, Nenè (64’, Floro Flores) e Iocolano (72’, Cissè). Pippo Inzaghi, invece, con il 3-4-3, risponde con: Audero, Domizzi, Andelkovic (75’ Cernuto), Modolo; Zampano, Bentivoglio, Suciu, Del Grosso; Falzerano, Zigoni (67’ Marsura) e Moreo (80’ Pinato).
Parte subito bene il Bari che guadagna terreno e si posiziona nella metà campo del Venezia. Gli ospiti restano a guardare e subiscono il gran possesso palla dei biancorossi. Nenè, al 10’, effettua una conclusione respinta con i pugni dal portiere Audero.
Tuttavia, al 29’, il Venezia passa sorprendentemente in vantaggio con Bentivoglio che trasforma un calcio di rigore decretato dall’arbitro Marinelli di Tivoli per un ingenuo fallo di D’Elia su Falzerano.
Nella ripresa il Bari riparte da dove aveva iniziato e aggredisce gli avversari. Va vicino al gol, già nei primi minuti, con Iocolano (ma il portiere respinge in angolo) e Salzano con un tiro, dalla distanza, che finisce di poco fuori. Ma è il Venezia, ancora una volta, ad andare in gol: Moreo per Zigoni che taglia molto bene la difesa biancorossa e il 2-0 è un gioco da ragazzi. Clamorosa occasione, al 72’, per Floro Flores per riaprire il match, ma il portiere respinge. Nel finale, sfortunato il Bari che colpisce il palo con Improta e la parte superiore della traversa con Floro Flores.
La squadra biancorossa, a differenza delle altre gare, è migliorata sotto l’aspetto dell’approccio iniziale. Ha subito preso in mano le redini del gioco cercando la via del gol. Purtroppo, però, a dispetto di tanto possesso palla è stata meno prolifica. La squadra, pur non concedendo molto, ha subito gol anche questa volta, nonostante l’innesto di Marrone al posto di Tonucci. Altra nota negativa è il risultato che blocca il Bari, purtroppo, ancora a tre punti. Nella vittoria del Venezia (che segna dopo due giornate), invece, c’è tutta la saggezza del suo allenatore.
Una solidità difensiva è importante per andare avanti in campionato – ha dichiarato il tecnico del Venezia, Pippo Inzaghi – e quest’anno ci sono una dozzina di squadre, tra cui il Bari, che sono più forti di noi. Quindi non possiamo concedere campo. Se perdiamo umiltà e distanze rischiamo di perdere con chiunque. Ora non dobbiamo montarci la testa. Detto questo siamo stati straordinari, ma il risultato più giusto sarebbe stato 2-1. Non prendere gol in trasferte come Cesena e Bari fa ben sperare. Sono orgoglioso e contento per questi ragazzi perché hanno fatto una partita straordinaria in uno stadio del genere. Faccio il tifo per il Bari e per Grosso e mi auguro che il Bari vada in serie A. Da sportivo, come si fa a non avere belle parole con uno stadio ed un pubblico del genere? La gente mi vuole bene a Bari e per me è motivo di grande soddisfazione”.
Ora bisognerà recuperare in fretta risorse fisiche e mentali perché, già nel prossimo turno, il Bari incontrerà il temibile Frosinone, squadra candidata alla promozione diretta.