In Europa e in altre parti del mondo spira da sempre il vento del razzismo e dell’odio xenofobo. E’ quel vento che nel corso della storia ci riporta a tanti scenari sanguinosi! Quel vento che ha mantenuto alta la fiamma di Auschwitz e Mauthausen, ha spirato sui luoghi dell’apartheid in Sudafrica o nella incendiaria violenza del Ku Klux Klan negli Stati Uniti. Si sente sibilare e spirare sull’intolleranza di ogni esperienza umiliante per la dignità umana: e così il colore della pelle, la terra di provenienza, la religione professata, le scelte di vita, le idee politiche diventano motivo di discriminazione. Nell’era della globalizzazione le società sono attraversate da “sentimenti” razzisti e xenofobi nei confronti di coloro considerati minoranze e su omosessuali. L’omologazione” umanizzata” condanna la “scoperta” di diversità accrescendone le contraddizioni e il disagio sociale.
Le discriminazioni e la mancanza di diritti sempre più marcate provocano nuove “forme” di razzismo e su di esse impera emarginazione, segregazione, ghettizzazione e violenza: quella più cruenta che genera al contempo grave indignazione! ma quanto si adopera affinché abbia fine? E’ all’ordine del giorno ciò che avviene nel nuovo razzismo, quello di istigazione alla xenofobia, nelle controversa situazione politica in Medio Oriente, poiché l’antisemitismo ne esalta gli aspetti più critici, creando sanguinosa e aberrante violenza.
Abbiamo racchiuso nelle “umane” gabbie mentali tutte le convinzioni per le prigionie: da quelle etniche a quelle che per diversità nelle scelte di vita e convinzioni religiose, portano al rifiuto del riconoscimento effettivo della difesa, e tutela dei diritti fondamentali per tutti. sono “pratiche” illegittime e pericolose in quanto ingenerano forti influenze e pressioni sociali che ostacolano ogni forma, processo di integrazione, convivenza democratica e civilizzazione di ogni Paese.
Dovremmo impegnarci maggiormente nella costruzione di un percorso comune, contro il razzismo e per i diritti negati! Favorire , sostenere lo sviluppo della coscienza civile in ognuno di noi, per far emergere la consapevolezza riguardo alla problematica che investe ogni essere, nella richiesta di promuovere azioni positive e risposte efficaci a chi ogni giorno ne subisce le tragiche conseguenze.
Un percorso che affermi la difesa dei diritti per tutta la società: da costruire insieme a partire dalle giovani generazioni! Abbiamo necessità di consolidare l’idea di una società multiculturale scevra da ogni pregiudizio, perchè quello che conta sono gli individui, il loro essere fra gli esseri, l’operato, la partecipazione che ognuno è in grado di portare nella società: per la costruzione di un futuro basato sul rispetto reciproco, la parità di diritti e la giustezza sociale.