Traduci

IN ITALIA ULTERIORI 30.710 CONTAGI E ALTRI 95 MORTI

cms_25389/4.jpg

cms_25389/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 30.710 contagi e altri 95 morti

Sono 30.710 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute.

Si registrano inoltre altri 95 morti.

Nelle ultime 24 ore sono stati processati 211.535 tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso positività al 14,5%. I ricoverati con sintomi sono 9.496(+ 315), mentre 487 (+23) sono le terapie intensive occupate.

Sono 158.877 le vittime da inizio pandemia, mentre 14.396.283 è il totale delle persone che hanno contratto il virus.

cms_25389/italia.jpg

I dati delle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 – 28 Marzo 2022)

CAMPANIA – Sono 3.723 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 28 marzo 2022 in Campania, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 5 morti, di cui 2 avvenuti in precedenza. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 19.844 tamponi, di cui 15.363 antigenici.

VENETO – Sono 1.985 i nuovi contagi da covid in Veneto secondo i dati dell’ultimo bollettino di oggi, 28 marzo. Si registrano inoltre altri 7 morti. Il totale dei casi da inizio pandemia sale a 1.465.459, mentre gli attualmente positivi sono 75.421. Il totale dei decessi da inizio pandemia è 14.110. Negli ospedali veneti sono ricoverate 477 persone in area medica e 25 in terapia intensiva. Negli ospedali di comunità i ricoverati positivi sono 118. Nella giornata di ieri sono state somministrate 1.880 dosi di vaccino.

LAZIO – Sono 4.418 i nuovi contagi da covid nel Lazio secondo il bollettino di oggi, 28 marzo. Si registrano inoltre altri 9 morti. A Roma i nuovi casi sono 2.285. Oggi nella regione “su 6.745 tamponi molecolari e 23.653 tamponi antigenici per un totale di 30.398 tamponi, si registrano 4.418 nuovi casi positivi (-2.991), sono 9 i decessi (+4), 1.158 i ricoverati (+21), 74 le terapie intensive (stabili) e +6.601 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 14,5%”, sottolinea l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano.

SARDEGNA – Sono 1.000 i nuovi contagi da covid in Sardegna secondo il bollettino di oggi, 28 marzo. Si registrano inoltre altri 7 morti. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3.295 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 21 (+2). I pazienti ricoverati in area medica sono 322 (+1) mentre 30.172 sono i casi di isolamento domiciliare (+ 137). Lo comunica la Regione Sardegna.

LOMBARDIA – Sono 2.718 i nuovi positivi al Covid registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore e 8 i morti, facendo così salire a 39.197 il totale di vittime da inizio pandemia. Lo rende noto Regione Lombardia. A fronte di 23.496 tamponi effettuati, il rapporto positivi/test è dell’11,5%. Salgono i ricoveri n terapia intensiva: sono 47 (+3) e i ricoveri non in terapia intensiva: sono 967 (+39). Sono 1.037 i nuovi positivi al Covid registrati nella provincia di Milano, di cui 568 a Milano città. Lo rende noto Regione Lombardia. Quanto alle altre province lombarde, a Bergamo si registrano 148 nuovi casi, a Brescia 396, a Como 146, a Cremona 65, a Lecco 68, a Lodi 22, a Mantova 102, a Monza 229, a Pavia 157, a Sondrio 15 e a Varese 210.

FRIULI VENEZIA GIULIA – Sono 305 i nuovi contagi da coronavirus oggi 28 marzo 2022 in Friuli Venezia Giulia, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registra un decesso. Nel dettaglio, oggi in Friuli Venezia Giulia su 1.302 tamponi molecolari sono stati rilevati 39 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 3,00%. Sono inoltre 2.076 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 266 casi (12,81%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 6, mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 130. Lo ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi.

Per quanto riguarda l’andamento della diffusione del virus tra la popolazione, le fasce più colpite sono la 30-39 anni (17,70%) e la 40-49 anni (17,38%) dei casi totali; a seguire la 50-59 anni (15,08%). Nella giornata odierna si registra il decesso di un uomo di 92 anni di Udine (deceduto in ospedale). Il numero complessivo dei decessi ammonta a 4.904, con la seguente suddivisione territoriale: 1.206 a Trieste, 2.324 a Udine, 933 a Pordenone e 441 a Gorizia. I totalmente guariti sono 303.263, i clinicamente guariti 192, mentre le persone in isolamento risultano essere 22.092. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 330.587 persone con la seguente suddivisione territoriale: 71.993 a Trieste, 136.938 a Udine, 79.744 a Pordenone, 36.941 a Gorizia e 4.971 da fuori regione.

TOSCANA – Sono 1.778 i nuovi contagi da covid in Toscana secondo il bollettino di oggi, 28 marzo. Si registrano inoltre altri 13 morti. 11.563 i test effettuati di cui 4.523 tamponi molecolari e 7.040 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 15,38% (48,7% sulle prime diagnosi). 681 i nuovi casi confermati con tampone molecolare e 1.097 da test rapido antigenico, che portano il totale a 967.286 dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,3% e raggiungono quota 910.918 (94,2% dei casi totali). Dei 7.040 tamponi antigenici rapidi, il 15,4% è risultato positivo. Sono invece 3.651 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 48,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 46.914, -2,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 863 (40 in più rispetto a ieri), di cui 39 in terapia intensiva (5 in più).

CALABRIA – Sono 1.766 i nuovi contagi da covid in Calabria secondo il bollettino di oggi, 28 marzo. Si registrano inoltre altri 8 morti. 8.188 i tamponi effettuati, +1.047 guariti e 8 morti, 2.278 il totale dei decessi nella regione. Il bollettino, inoltre, registra +711 attualmente positivi, -1 ricoveri (per un totale di 376) e, infine, +4 terapie intensive (per un totale di 25).

VALLE D’AOSTA – Sono 23 i nuovi contagi da coronavirus oggi 28 marzo 2022 in Valle d’Aosta, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Nessun nuovo decesso. Da inizio epidemia ad oggi le persone contagiate dal virus nella Regione ammontano, pertanto, a 32.415. I positivi attuali sono 1161 di cui 1143 in isolamento domiciliare e 18 ricoverati in ospedale. Il totale dei guariti ad oggi è pari a 30.727, in aumento di 62 unità rispetto alla rilevazione di ieri. I casi complessivamente testati sono 130.564 mentre i tamponi fino ad oggi effettuati sono 486.093. Da inizio emergenza ad oggi i decessi di persone risultate positive al Covid in Valle d’Aosta sono 524.

BASILICATA – Sono 535 i nuovi contagi da coronavirus oggi 28 marzo 2022 in Basilicata, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Nessun nuovo decesso. I nuovi casi di positività sono stati rilevati su un totale di 2.275 tamponi (molecolari e antigenici). Sono i dati del bollettino regionale della task force coronavirus riferito alle ultime 24 ore. Sono state registrate 339 guarigioni. I ricoverati per Covid-19 sono 110 (-1) di cui 2 in terapia intensiva: 64 (di cui 1 in TI) nell’ospedale di Potenza; 46 (di cui 1 in TI) in quello di Matera. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono circa 24.500.

Per la vaccinazione, ieri sono state effettuate 32 somministrazioni. Finora 467.857 lucani hanno ricevuto la prima dose del vaccino (84,6 per cento della popolazione che ammonta a 553.254 residenti), 440.953 hanno ricevuto la seconda (79,7 per cento) e 350.569 sono le terze dosi (63,4 per cento), per un totale di 1.259.591 somministrazioni effettuate.

EMILIA ROMAGNA – Sono 3.187 i nuovi contagi da coronavirus oggi 28 marzo 2022 in Emilia Romagna, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 6 decessi. Nel dettaglio, dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.268.538 casi di positività, 3.187 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.837 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.268 molecolari e 5.569 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,4%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 39 (+1 rispetto a ieri, +2,6%), l’età media è di 67,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.085 (+52 rispetto a ieri, +5%), età media 75,1 anni.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 47.331 (-747). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.207 (-800), il 97,6% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 3.928 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.204.978. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Regione sono stati 16.229.

PIEMONTE – Sono 2.320 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 28 marzo 2022 in Piemonte, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 5 morti. Tasso di positività pari al 9% di 25.837 tamponi eseguiti, di cui 23.856 antigenici. I ricoverati in terapia intensiva sono 20, stabili rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 610, 20 in più rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 50.443 persone. Da ieri i guariti sono stati 2.503.

PUGLIA – Sono 2.791 i nuovi contagi da coronavirus oggi 28 marzo in Puglia, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 4 morti. I nuovi casi, individuati su 23.398 tamponi, sono così suddivisi per provincia: Bari: 822; Bat: 231; Brindisi: 275; Foggia: 354; Lecce: 816; Taranto: 255; Residenti fuori regione: 27; Provincia in definizione: 11. Sono 116.328 le persone attualmente positive, 625 ricoverate in area non critica, 39 in terapia intensiva. Dati complessivi: 892.209 casi totali, 9.607.099 tamponi eseguiti, 767.954 persone guarite e 7.927 decessi.

SICILIA – Sono 900 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 28 marzo 2022 in Sicilia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 8 morti. I guariti sono stati 4.888 nell’isola nelle ultime 24 ore. Nella Regione, in totale, i positivi sono 226.017 -3.140 unità in meno rispetto a ieri – e di questi 959 sono ricoverati in regime ordinario, 60 in terapia intensiva con un nuovo ingresso e 224.998 in isolamento domiciliare.

ABRUZZO – Sono 834 i nuovi contagi da coronavirus oggi, 28 marzo 2022 in Abruzzo, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 5 morti nella Regione, 3 in provincia dell’Aquila e 2 in provincia di Teramo, portando il totale delle vittime a 3.080. Da ieri sono guarite 801 persone. Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 35.831.Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1146 tamponi molecolari e 4803 test antigenici con un tasso di positività del 14.01%. I ricoverati in ospedale in area medica sono 286, 15 in più rispetto a ieri, mentre sono 16 le terapie intensive occupate, 3 in più rispetto a ieri. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Chieti a 279, Pescara a 218, Teramo a 176 e L’Aquila a 136.

cms_25389/CORONAVIRUS-_NOTIZIE_E_PROVVEDIMENTI.jpg

cms_25389/super-green-pass.jpgGreen pass, lavoro, quarantena, scuola: cosa cambia dal 1° aprile

Italia e covid, dal Green pass alla quarantena passando per il lavoro e la scuola. La fine dello stato d’emergenza è ormai alle porte e dal 1° aprile misure e regole cambieranno in favore di un ritorno alla normalità.

Quarantena

Non cambiano le regole per la quarantena dei positivi al Covid con l’entrata in vigore del nuovo decreto alla scadenza dello stato d’emergenza. I positivi dovranno aspettare 7 giorni o 10 se non vaccinati prima di fare un tampone che dovrà essere negativo per poter porre fine all’isolamento. E’ quanto chiariscono fonti del ministero della Salute.

Il decreto Covid del 25 marzo prevede che “a decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al Sars-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione”. Qui non si fa riferimento temporale che invece viene implicitamente richiamato dal comma 3 dello stesso articolo: “Con circolare del ministero della Salute sono definite le modalità attuative dei commi 1 e 2”.

Si tratta della circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza del 4 febbraio scorso, che precisa come “per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l’isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”, mentre “per i vaccinati con 3 dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l’isolamento dura 7 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”.

Ciò che cambia dal primo aprile sarà il regime per i contatti stretti di positivi: tutti, vaccinati e non, saranno tenuti non più alla quarantena ma all’autosorveglianza, e cioè “l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti”, fino al decimo giorno successivo “alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Sars-CoV-2 e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-CoV-2, anche presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”.

Super green pass e green pass base

Nuove regole dal 1 aprile – e almeno fino al 30 – per quanto riguarda per Super green pass e Green pass base.

Lavoro – “Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato, ma sarà sufficiente per loro fino al 30 aprile il Green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro” in assenza di Super green pass. “La sospensione dal lavoro” in assenza di vaccinazione Covid-19, ha spiegato il ministro della Salute Speranza, “resterà solo per una fascia che noi riteniamo essere quella più a rischio, più sensibile, perché è quella che ha più a che fare con le fragilità, ovvero il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa”. Solo per loro, e non più quindi per i lavoratori di scuola, comparto sicurezza e forze dell’ordine, “c’è un prolungamento dell’obbligo” di vaccino anti-Covid “al 31 di dicembre e le norme restano esattamente come sono oggi. Quindi, per questa peculiare categoria – ha chiarito il ministro – resta ancora anche la sospensione dal lavoro in caso non vaccinazione”.

Ristoranti al chiuso, palestre, piscine – “Resterà vigente il Super green pass, fino al 30 aprile, nei servizi di ristorazione, svolti al banco, al tavolo, al chiuso, di qualsiasi servizio” compresi “piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere”, ha precisato il ministro. Necessario il Super green pass fino al 30 aprile anche per “convegni e congressi, centri culturali, centri sociali, ricreativi, feste, attività di sale gioco, sale scommesse, sale Bingo e casinò. Attività che abbiano luogo in sale da ballo discoteche e locali assimilati e partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti, nonché agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono al chiuso”. Si tratta di una disciplina che, “con gradualità ci porterà, al primo maggio al superamento del green pass”, ha detto Speranza.

Scuola

Come ricordato dal ministero dell’Istruzione, in tutte le istituzioni del sistema educativo, scolastico e formativo resta l’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva), fatta eccezione per i bambini fino a sei anni di età e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. La mascherina va indossata anche sui mezzi di trasporto e sui mezzi di trasporto scolastici (di tipo Ffp2 fino al 30 aprile 2022). La mascherina non va indossata durante le attività sportive; è raccomandato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano.

Resta fermo, in ogni caso, il divieto di accedere o permanere nei locali scolastici se si è positivi al Covid o se si presenta una sintomatologia respiratoria e una temperatura corporea superiore ai 37,5°. Sarà possibile svolgere uscite didattiche e viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive. Fino al 30 aprile si potrà accedere alle istituzioni scolastiche solo esibendo il green pass cosiddetto ‘base’ (vaccinazione, guarigione o test).

Riguardo alla gestione dei casi di positività. Nelle scuole dell’infanzia e nei servizi educativi per l’infanzia: in presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Alle scuole primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale: in presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e gli studenti che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Riguardo alla didattica digitale integrata, le alunne e gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata su richiesta delle famiglie o dell’alunno maggiorenne accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Fino al 15 giugno resta l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico. Secondo il decreto pubblicato, la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. Laddove non risulti l’effettuazione della vaccinazione o la presentazione della richiesta di vaccinazione nelle modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto, il personale docente ed educativo sarà invitato a produrre, entro 5 giorni, la documentazione comprovante “l’effettuazione della vaccinazione oppure l’attestazione relativa all’omissione o al differimento della stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dalla ricezione dell’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale”.

In caso di mancata presentazione della documentazione e di inosservanza dell’obbligo vaccinale il personale docente ed educativo non adempiente sarà utilizzato in attività di supporto all’istituzione scolastica. Non andrà, dunque, in classe.

Riguardo alle risorse per l’emergenza con il decreto legge pubblicato lo scorso 21 marzo, sono stati previsti 30 milioni da destinare alle scuole per proseguire con l’acquisto di mascherine e materiale per l’igiene, materiali di consumo legati all’emergenza.

cms_25389/long-covid-foto10.jpgCovid, sintomi cardiaci anche a 4 mesi da contagio: cos’è ’sindrome Pasc’

Tanti sono gli strascichi di Covid, soprattutto sul cuore. Dolore al petto, palpitazioni e alterazioni del battito, ma anche stanchezza e difficoltà respiratorie sono un problema per il 10-30% dei pazienti contagiati, anche 4 o più mesi dopo la risoluzione dell’infezione. Esiste un long Covid solo cardiovascolare, classificato con il termine Pasc (Sequele Post Acute da Sars-Cov-2) dagli esperti dell’American College of Cardiology, che ha appena pubblicato sul ’Journal of the American College of Cardiology’ un documento di consenso indicando la strada da percorrere per affrontare il long Covid a danno del cuore.

Il documento dovrebbe diventare una guida, che verrà seguita anche al di qua dall’oceano, sottolineano gli esperti della Società italiana di cardiologia (Sic), richiamando l’attenzione sull’opportunità di sottoporsi a un corretto iter diagnostico in presenza di sintomi cardiovascolari dopo il Covid e anche l’importanza di utilizzare l’attività fisica corretta come metodo efficace per tornare a stare bene.

“Il long Covid a livello cardiovascolare viene ormai identificato come Pasc: sono così numerosi i casi di pazienti con un interessamento cardiovascolare dopo l’infezione acuta che si è definita una nuova malattia – spiega Ciro Indolfi, presidente Sic e ordinario di Cardiologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro – Si parla di Pasc-Cvd quando dopo i i test diagnostici si individua una vera e propria patologia cardiovascolare, oppure di Pasc-Cvs o sindrome Pasc cardiovascolare quando invece gli esami diagnostici standard non hanno identificato una malattia cardiovascolare specifica, ma sono presenti sintomi tipici come tachicardia, intolleranza all’esercizio, dolore toracico e mancanza di respiro”.

“Purtroppo sembra esistere una ’spirale discendente’ nel long Covid, come l’hanno definita i colleghi americani – prosegue – la fatica e la ridotta capacità di esercizio portano a una diminuzione dell’attività e del riposo a letto, che comportano a loro volta un peggioramento dei sintomi e una qualità di vita ridotta”.

“La consulenza cardiologica è raccomandata per i pazienti con Pasc e risultati anormali dei test cardiaci, in chi ha malattie cardiovascolari note con sintomi nuovi o in peggioramento, se il paziente ha avuto complicanze cardiache documentate durante l’infezione da Sars-CoV-2 o sintomi cardiopolmonari persistenti che non sono spiegati altrimenti – riprende l’esperto – In presenza della sindrome Pasc, in cui quindi non c’è una malattia cardiologica, ma ci sono sintomi come tachicardia o una riduzione della capacità di allenamento rispetto a prima del contagio, si raccomanda inizialmente l’esercizio in posizione sdraiata o semi-sdraiata, come ciclismo, nuoto o canottaggio, per poi passare anche all’esercizio in posizione eretta man mano che migliora la capacità di stare in piedi senza affanno. Anche la durata dell’esercizio dovrebbe essere inizialmente breve (da 5 a 10 minuti al giorno), con aumenti graduali man mano che la capacità funzionale migliora. Nella sindrome Pasc può essere utile anche l’assunzione di sale e liquidi, per ridurre i sintomi come tachicardia, palpitazioni e ipotensione ortostatica; in alcuni casi il medico può prescrivere beta-bloccanti, calcio-antagonisti non diidropiridinici, ivabradina, fludrocortisone e midodrina”.

“L’importante è non trascurare segni e sintomi cardiovascolari – raccomanda Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic e ordinario di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli – che compaiano o perdurino dopo 4 o più settimane dalla guarigione da Covid-19”.

Pubblicità

Data:

29 Marzo 2022