Si ama una sola volta nella vita; ed è quando non si conosce il dolore e il sacrificio che comporta.
Così scrive un anonimo. Si ama quando non si sa di farlo. Si ama quando diamo amore senza rendercene conto. Si ama quando non si fanno conti, non si cercano ritorni, non si effettuano giochi. Si ama esenti da colpe. La magia termina quando, dopo la prima delusione data o ricevuta, la naturale consapevolezza determinerà ogni azione della relazione successiva. Il merito della prima vicenda amorosa sta nel fatto di vivere in uno stato ovattato. La spontaneità del desiderio spinge a muoversi in un sentiero mai battuto e per questo vergine. Ricevere amore rende forti. Alla stessa maniera donare amore fa di noi dei coraggiosi. Quando, ad un certo punto si realizza lo sforzo di comprendersi reciprocamente, sapremo di non amare più incondizionatamente. Se rileviamo problemi senza risposte, se siamo attraversati dalla paura e non conosciamo sicurezze, se il dubbio è sempre lì come tarlo ad annebbiare la vista, sarà più che evidente che siamo rimasti fuori dalla porta dell’ amore.
Lempicka, Il bacio
L’amore dona fiducia, comprensione, non senza difficoltà certo ma neppure con troppi ostacoli premeditati. È proprio in questo primo istinto primordiale, dove si fa fatica a far ragionare l’orgoglio, che il tempo si annulla ed esiste uno spazio preciso dove ognuno corre in direzione dell’altro. Non si tratta di un luogo sigillato, anzi tutt’altro. E non conosce ingiustizie e non gode del male, sa soffrire ogni pena senza accorgersene. L’amore è una cosa meravigliosa, non muore. L’amore dona amore, qui nessuno utilizzerà la tua debolezza per ferirti. L’amore libera il cammino da ogni sasso non li piazza di proposito, non soffoca, non prevarica, non insinua alcuna arroganza.
“In materia amorosa i pazzi sono quelli che ne sanno di più. Non chiedere d’amore agli intelligenti, amano intelligentemente, che è come non aver amato mai”.
(Julio Cortázar)
L’amore non ha logica né catenacci. Se esiste legame è solo quello fra anime. Amore è quando non si sa di amare. Promesse, speranze, un sano tormento di pelle e ossa. Amore è non cogliere un fiore nel prato ma celebrarlo e respirarne a pieni polmoni. Non essere pronti alla bellezza e comunque goderne. Non ti amo da morire, dunque, ti amo da vivere.