Carlo Vanzina non è più tra noi da ieri, ma sono ancora tantissime le testimonianze che si possono raccogliere in queste ore da chi ha lavorato con lui durante 40 anni di carriera. Aveva 67 anni e si è spento dopo una “lotta lucida e coraggiosa contro la malattia“, da come si è potuto leggere da una nota della famiglia che fa sapere di non allestire la camera ardente presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, dove saranno celebrati i funerali alle 11 di domani. È stato regista, produttore cinematografico e sceneggiatore, autore insieme al fratello Enrico, a partire dalla metà degli anni ’80, di alcuni successi del cinema italiano e della serie commerciale (ndr, cinepanettoni) di “Vacanze…e…Viaggi di Natale”.
Figlio del grande regista Steno, muovi i primi passi nel mondo del cinema al fianco di Mario Monicelli nelle riprese di ’Brancaleone alle crociate’ (1970) e ’La mortadella’ (1971). Il debutto da regista arriva, dopo qualche anno di gavetta, nel 1976 con “Luna di miele in tre” cui fa seguito, nel ’79, “Figlio delle stelle” con Alan Sorrenti. Agli inizi degli anni ’80 apre la strada del successo ad attori come Jerry Calà e Diego Abbattantuono con “I fichissimi” e “Eccezziunale…veramente”.
Come talent scout lancia la coppia Boldi-De Sica, dirigendole in numerose pellicole da incassi d’oro al botteghino. Il suo primo film di successo è “Sapore di Mare” del 1982. Per la TV firma la regia delle serie “Anni ’50” e “Anni ’60” e delle quattro di “Un ciclone in famiglia” con Massimo Boldi e Barbara De Rossi. Nel 2002 cerca di bissare il successo del padre “Febbre da Cavallo” (1976) con l’improvvido “’Febbre da cavallo 2 – La mandrakata”. Ha diretto anche attori importanti come Faye Dunaway, Rupert Everett, Carol Bouquet, Elliot Gould, Daryl Hanna e Matthew Modine. Il suo ultimo film è “Caccia al Tesoro” (2017) con Vincenzo Salemme, che chiude una lunga carriera fatta di 60 pellicole cinematografiche e diverse produzioni televisive.
(Foto Adn Kronos)