Finalmente è giunto il momento di fare sul serio. Di dimostrare realmente che qualcosa di positivo c’è nell’Itarugby. E soprattutto, è un’altra occasione per Conor O’Shea di far vedere quali sono le reali capacità di questa nazionale alla ricerca di un riscatto che varrà non solo questa, ma anche le quattro passate stagioni. Oggi a “Murrayfield” la nazionale italiana di rugby debutta contro la Scozia per la ventesima volta nel Guinness Six Nations. È la trentesima volta che le due nazionali si incontrano, con un bilancio di 8 vittorie italiane e ventuno scozzesi; due i successi italiani a Murrayfield, nel 2007 e nel 2015. Gli Azzurri sono arrivati a questo torneo vincendo nel 2018 solo due partite: contro il Giappone e la Georgia, rispettivamente nel tour estivo asiatico e nei test autunnali. Il gruppo è molto motivato, grazie anche al buon rendimento internazionale dei Leoni di Treviso che compongono l’ossatura della formazione titolare del ct irlandese. Oggi è anche il match dei record per il giocatore più rappresentativo della nazionale dell’ultimo decennio: Sergio Parisse festeggia la cento trentacinquesima presenza in maglia Azzurra e la sessantaseiesima apparizione del Sei Nazioni, un record che nessun giocatore ha saputo eguagliare nell’ultracentenaria storia della manifestazione.
“Sono positivo e convinto che i risultati arriveranno. In questo gruppo c’è grande talento e una rosa giovane, con tanti anni davanti per continuare a crescere ed ottenere risultati. Domani andiamo in campo con la squadra più competitiva possibile per affrontare gli scozzesi e batterli”, ha detto il capitano azzurro. Ma anche il tallonatore e vice-capitano Leonardo Ghiraldini oggi festeggia un record scendendo per primo sul prato del celebre stadio scozzese per il centesimo cap internazionale. Riguardo alla formazione, debutta dal primo minuto il 25enne seconda linea delle Zebre Rugby Club, David Sisi. Per il resto è stata confermata, in gran parte, la formazione vista nei Cattolica Test Matchcon i piloni Ferrarie Lovotti a completare la prima linea con Ghiraldini, Budd in seconda linea insieme al debuttante Sisi, i due flanker Steyn e Negri a far reparto con capitan Parisse e la mediana Tebaldi-Allan a scandire il ritmo di gioco. Rientra Morisi schierato a secondo centro dal primo minuto in coppia con Castello e Angelo Esposito che torna all’ala dopo un lungo stop per infortunio: a completare il triangolo allargato insieme all’ala partenopea della Benetton Rugby Michele Campagnaro e, come estremo, Jayden Hayward. Cinque avanti, due mediani ed un utility back in panchina, dove O’Shea sceglie le prime linee Bigi, Traorè e Pasquali, Ruzza in seconda linea e Tuivaiti in terza, la mediana alternativa Palazzani-McKinley e Padovani per coprire più di un ruolo della linea arretrata. Fischio d’inizio dell’inglese Pearce, alle ore 15:15 italiane.
(Foto dalla pagina Facebook della Federubgy: si ringrazia)