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India, treno travolge folla: 60 morti e 50 feriti

India, treno travolge folla: 60 morti e 50 feriti

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Sarebbero 60 le vittime, 50 i feriti gravi del disastro ferroviario avvenuto a Amritsar, in India, nello stato settentrionale del Punjab. Un convoglio avrebbe travolto decine di persone che, praticamente sui binari, partecipavano alle celebrazioni induiste di Dussehra. Un bilancio che si teme sia destinato ancora a peggiorare, hanno reso noto le autorità locali.

Il convoglio 74943 era partito da Jalandhar ed era diretto ad Amritsar. Nell’area, al momento dell’incidente, erano radunate almeno 300 persone. Un video pubblicato dal quotidiano ’The Tribune’ mostra il passaggio del treno. Il convoglio viaggia a velocità sostenuta e non accenna a rallentare. Secondo le testimonianze raccolte dal quotidiano, contemporaneamente è transitato un secondo treno proveniente dalla direzione opposta: decine di persone, in sostanza, si sarebbero trovate intrappolate senza poter scappare.

L’ultimo articolo di Khashoggi

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“Quello di cui ha bisogno maggiormente il mondo arabo è la libertà di espressione”. E’ questo il titolo dell’ultimo articolo di Jamal Khashoggi pubblicato oggi dal Washington Post con una commossa introduzione di Karen Attiah, capo redattore del servizio degli editoriali, che racconta di aver ricevuto il pezzo il giorno dopo della scomparsa del giornalista saudita, che si ritiene sia stato ucciso nel consolato saudita di Istanbul.

“Il Post ha ritardato la pubblicazione dell’articolo nella speranza che Jamal tornasse da noi per prepararlo insieme per la stampa – ha scritto Attiah – ma ora ho accettato l’idea che questo non accadrà. Gli sarò per sempre grata per aver scelto il Post come sua ultima casa giornalistica un anno fa ed averci dato la possibilità di lavorare insieme”.

Nell’articolo Khashoggi afferma che il mondo arabo ha bisogno di “una versione moderna dei vecchi media transnazionali così che i suoi cittadini possano essere informati degli eventi globali”. Ricordando il ruolo svolto durante la Guerra Fredda da Radio Free Europe, il giornalista saudita scriveva che “il mondo arabo sta facendo i conti con una propria versione della cortina di ferro, imposta non da agenti esterni ma da forze interne in lotta per il potere“.

Nell’articolo Khashoggi ricorda che nel rapporto ’Freedom in the World’ del 2018 solo un Paese arabo, la Tunisia, è stato classificato come libero e “di conseguenza, gli arabi che vivono negli altri Paesi o non sono informati o ricevono informazioni scorrette”, aggiunge sottolineando come in Paesi dove domina “la narrativa controllata dallo stato, la gran parte della popolazione cade vittima di una narrativa falsa”.

Una situazione che non è stata cambiata dalle speranze nutrite dalla primavera araba del 2011 e “velocemente infrante: queste società o sono ricadute nel vecchio status quo oppure hanno affrontato condizioni ancora più dure di prima” si legge poi nell’articolo che, commenta ancora la capo redattore del Post, “mostra perfettamente l’impegno e la passione di Khashoggi per la libertà nel mondo arabo, una libertà per la quale, a quanto sembra, ha dato la vita”.

Khashoggi ringrazia il quotidiano per aver tradotto i suoi articoli in arabo ed auspica la creazione di una “piattaforma per le voci arabe: attraverso la creazione di un forum internazionale indipendente, isolato dall’influenza dei governi nazionalisti che diffondono odio attraverso la propaganda, la gente comune del mondo arabo sarebbe in grado di affrontare i problemi strutturali che la società in cui vive presenta”.

Marijuana legale in Canada

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Da oggi il Canada è il secondo Paese al mondo, dopo l’Uruguay, dove è legale la vendita, il possesso e l’uso della marijuana a scopo ricreativo. Le prime vendite legali di cannabis sono avvenute allo scattare della mezzanotte nell’isola orientale di Newfoundland, dove centinaia di persone hanno aspettato in fila fuori dalle rivendite.

Con la vendita della marijuana per scopi medici legale già dal 2011, il premier Justin Trudeau aveva inserito la legalizzazione completa della droga leggera nel suo programma elettorale. Lo scorso giugno il Parlamento di Ottawa ha approvato la legge che ora permetterà agli adulti di acquistare, possedere o far crescere per uso personale un massimo di quattro piante di marijuana.

Meghan è incinta

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Dolce attesa per il principe Harry d’Inghilterra e sua moglie Meghan. “Il duca e la duchessa del Sussex sono lieti di annunciare che la duchessa è in attesa di un bambino per la primavera 2019″ ha annunciato Kensington Palace sul proprio account Twitter.

I due, si legge in un altro post, “hanno apprezzato il sostegno ricevuto da ogni parte del mondo, dal loro matrimonio dello scorso maggio in poi, e sono felici di poter condividere questa felice notizia con il pubblico”. Harry e Meghan si sono sposati nel castello di Windsor a maggio e l’annuncio arriva mentre la coppia è impegnata in un tour ufficiale di 16 giorni in Australia, Fiji, Tonga e Nuova Zelanda: il primo al di fuori della Gran Bretagna dal giorno delle nozze.

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20 Ottobre 2018