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INSIEME – Un’Unione Europea più forte con una Difesa Comune

“Insieme sostiene, per quanto abbia carattere meramente simbolico, l’iniziativa diretta a riproporre l’atto di ratifica della Ced. La politica, quella vera, capace di orientare i processi della storia, piuttosto che subirli, ha delle geometrie e delle ragioni intrinseche che, per quanto occultate e contraddette per decenni e decenni, finiscono inevitabilmente per riemergere. Torniamo, infatti, al tema della difesa e dell’esercito comune dell’Unione Europea”. Questo è l’appello di Insieme, il partito politico di ispirazione cristiana, autonomo e non confessionale, vicino alla Conferenza episcopale italiana.

Il Passato e il Presente della Difesa Europea

“Non si fa la storia con i ‘se’ e con i ‘ma’, eppure se l’Assemblea Nazionale Francese, il 30 agosto 1954 – pochi giorni dopo la scomparsa di Alcide De Gasperi – non avesse bocciato il trattato della Comunità Europea di Difesa (Ced), il processo di unificazione avrebbe imboccato un cammino immediatamente di ordine politico. Al contrario, ha dovuto intraprendere un percorso ‘mercantile’ che si è attorcigliato in una spirale tormentata e fin qui sostanzialmente inefficace”, ricorda il partito.

Eravamo a meno di dieci anni dalla conclusione di una devastante guerra, che riproponeva lo storico secolare conflitto tra Francia e Germania. La Francia intendeva scongiurare il riarmo della Germania, e ciò dimostra quanto l’Europa spesso si auto-saboti e rischi di vivere la sua millenaria storia come una palla di piombo al piede, piuttosto che, come dovrebbe essere, una straordinaria forza di propulsione.

La Necessità di un Esercito Comune

Insieme evidenzia come la storia abbia dimostrato più volte la necessità di una difesa comune europea. La Comunità Europea di Difesa (Ced) fu un progetto di collaborazione militare tra gli Stati europei, proposto e sostenuto dalla Francia, precisamente dal Primo Ministro René Pleven, con la collaborazione dell’Italia di Alcide De Gasperi nei primi anni cinquanta. Tuttavia, il progetto fallì a causa dell’opposizione politica della Francia, dovuta a un suo successivo ripensamento.

“Eravamo a meno di dieci anni dalla conclusione di una devastante guerra, che riproponeva lo storico secolare conflitto tra Francia e Germania, cosicché la prima intendeva scongiurare il riarmo della seconda. A riprova del fatto che l’Europa sa farsi del male da sola e rischia, tuttora, di vivere la sua millenaria storia come una palla di piombo al piede, piuttosto che, come dev’essere, una straordinaria forza di propulsione”.

Un Appello al Futuro

“Insieme” lancia un appello a tutti i membri dell’Unione Europea affinché si riprenda seriamente la questione di una difesa comune. “Non possiamo permetterci di perdere ulteriori decenni in inutili contrasti interni e manovre politiche che rallentano il progresso dell’unità europea. La sicurezza dell’Europa dipende dalla nostra capacità di agire uniti, con un esercito comune che possa difendere i nostri valori e garantire la pace e la stabilità nel continente”.

“Solo attraverso una difesa comune potremo affrontare le sfide globali che ci attendono e costruire un futuro sicuro per le prossime generazioni. L’Europa deve essere una forza di propulsione, non un peso che ostacola il progresso. Dobbiamo imparare dal passato e prendere decisioni coraggiose per il bene dell’intero continente”, conclude il partito.

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Data:

25 Febbraio 2025

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