Intercettazioni e milleproroghe, Mattarella firma decreti
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato ed emanato il decreto legge contenente “modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni” e ha autorizzato la presentazione in Parlamento del relativo disegno di legge di conversione.
Mattarella ha inoltre firmato ed emanato il decreto legge ’milleproroghe’ ed ha autorizzato la presentazione in Parlamento del relativo disegno di legge di conversione.
Fonti Chigi: “Nessuna revisione quota 100 e reddito cittadinanza”
“Dopo l’approvazione della manovra, non è all’ordine del giorno dell’agenda di governo alcuna revisione né di quota cento né del reddito di cittadinanza”. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, smentendo le ricostruzioni odierne apparse sugli organi di stampa.
“Ancora una volta ci ritroviamo a leggere notizie infondate che riguardano il Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Chiariamo subito una cosa: per il MoVimento 5 Stelle queste due misure non si toccano e non ci sarà nessuna modifica fino a che saremo al Governo. Abbiamo finalmente dato speranza e dignità a milioni di cittadini che per anni sono stati completamente abbandonati dalla politica, abbiamo dato ad anziani e famiglie la possibilità di pagare una visita specialistica, il riscaldamento e di fare la spesa”, si legge in un post del M5S, pubblicato sul Blog delle Stelle.
“Abbiamo dato il diritto di andare in pensione dopo anni di sacrifici a tutti quei lavoratori che sono stati ingannati da una legge ingiusta e dolorosa come la Fornero. Tutto questo era nel nostro programma con cui ci siamo presentati alle elezioni nel 2018, e noi le promesse le manteniamo. I voti del MoVimento 5 Stelle per cambiare o smantellare due conquiste sociali e di umanità come queste non ci saranno mai”, conclude il MoVimento.
Salvini: “Faremo barricate contro modifica decreti sicurezza”
“Vogliono togliere risorse e potere, mezzi e tutele, alle forze dell’ordine, noi faremo le barricate, pacificamente, fuori e dentro il Parlamento”. Così Matteo Salvini, risponde al Gr1, a una domanda sull’annuncio di modifica dei decreti sicurezza fatto dal premier .
“Non vedo l’ora di andar in tribunale, per rispondere del reato di difesa dei confini del mio paese”, ha evidenziato Salvini soffermandosi sul caso Gregoretti e sul rischio di processo, con la giunta del Senato che si riunirà il prossimo 20 gennaio per prender una decisione.
“Se il governo va avanti litigando non è un problema per Salvini e per la Lega ma per l’Italia e gli italiani”, ha poi rimarcato il leader leghista, per il quale “7 miliardi di tasse, sbarchi raddoppiati e burocrazia” sono le cose fatte. Salvini ha aggiunto che “i 5Stelle sono ormai meno della metà” mentre il Pd è diviso in due, tre, quattro partitini”.
M5S, Fioramonti: “Delusione e attacchi, lascio il gruppo”
L’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti lascia il Movimento 5 Stelle e aderisce al Gruppo Misto della Camera “a titolo puramente individuale”. Lo annuncia in un post su Facebook. “Il Movimento 5 Stelle – scrive – mi ha deluso molto. So che esiste un senso di delusione profondo, più diffuso di quanto si voglia far credere. È come se quei valori di trasparenza, democrazia interna e vocazione ambientalista che ne hanno animato la nascita si fossero persi nella pura amministrazione, sempre più verticistica, dello status quo”.
“Eppure sono quelli i valori che lo hanno reso essenziale nell’evoluzione politica del nostro Paese e che io non posso rinnegare. Per questo motivo, e per tutti gli attacchi che ho ricevuto, ho comunicato oggi al presidente della Camera la mia decisione di lasciare il Gruppo parlamentare ed approdare, a titolo puramente individuale, al Misto”.
“Questi giorni – dice ancora l’ex ministro – sono stati difficili. Il mio nome sballottolato sui giornali per ogni sorta di retroscena, speculazione e cospirazione. Oggi persino ’Il Tempo’ mette il mio cognome in prima pagina associandolo alla loggia massonica P3. Un evidente errore di persona, che la dice lunga sul clima di confusione che regna nel Paese. E perché tutto questo? Perché ho mantenuto la parola”.
“Avevo accettato l’incarico di ministro per dare una discontinuità totale alle politiche passate, e mettere la scuola, l’università e la ricerca al centro della programmazione politica. L’avevo promesso da viceministro e l’ho confermato da ministro: o si torna ad investire con coraggio sul futuro delle giovani generazioni o non resto a scaldare la poltrona”.
“Per aver mantenuto la parola sono stato preso d’assalto da alcuni media, e va bene. Ma gli attacchi più feroci – lamenta Fioramonti – sono arrivati dal Movimento 5 Stelle, non criticando la mia scelta, ma colpendo la mia persona. Anche se tutti, ma proprio tutti, sapevano da mesi come la pensavo”.
“Non ho mai nascosto nulla. In questo percorso, ho incontrato tante persone che mi hanno sostenuto. Dentro e fuori dal Movimento. E non c’è niente di male se con alcune di queste persone si è cercato di collaborare per riportare in auge temi cruciali come l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la formazione e la ricerca. Sono questi – conclude Fioramonti – i veri temi del presente e del futuro. E invece tutti parlano di altro. Si è parlato di gruppi, correnti, partiti. Tutte parole al vento per riempire giornali e pagine web”.
Berlusconi serra i ranghi: “Serve l’impegno di tutti”
(Vittorio Amato) – Forza Italia va rilanciata, io ci sono, ma serve l’impegno di tutti… Insoddisfatto dagli ultimi sondaggi che danno la sua creatura politica sotto il livello di guardia, Silvio Berlusconi non demorde ed è pronto a correre ai ripari, vestendo i panni dello stakanov, anche durante le vacanze natalizie. In casa azzurra continua ad aleggiare il fantasma dei ’due Mattei’: l’incertezza sul futuro rende le sirene renziane e quelle salviniane sempre più attrattive. Il Cav, raccontano fonti azzurre, è determinato a fare bene e a riprendersi i voti perduti, ma chiede a tutti di rimboccarsi le maniche. A dar l’esempio ci penserà lui, che sarà in campo a difesa del centrodestra unito, a cominciare dalle regionali in Emilia Romagna.
Non vado in vacanza, resto qui a lavorare, a preparare la campagna elettorale per le prossime regionali, avrebbe confidato l’ex premier a chi ha avuto modo di fargli gli auguri di fine anno in questi giorni. Berlusconi, infatti, resterà ad Arcore, dove festeggerà l’arrivo del 2020 in famiglia, a Villa San Martino. Il messaggio politico di fine anno rivolto ai suoi, dunque, è dedicato a Fi, che resta in cima ai suoi pensieri. Un modo per dire agli alleati, Salvini-Meloni, e ai tanti moderati in cerca di una casa: Noi ci siamo e restiamo indispensabili per la tenuta della coalizione.
Con telefonate e incontri vis a vis Berlusconi starebbe facendo ’moral suasion’. Prima di inviare la lettera aperta, tramite agenzie stampa, ai fratelli Occhiuto, Mario e Roberto, per chiedere loro di evitare strappi in Calabria e sostenere la coordinatrice regionale Jole Santelli, sostenuta da Lega e Fdi, l’ex premier avrebbe visto di persona il sindaco di Cosenza e il vicepresidente vicario di Fi. E solo dopo il faccia a faccia, Occhiuto avrebbero deciso di rinunciare alla sua candidatura.
Fi sta perdendo pezzi, gli ultimi ad andar via sono stati l’ex coordinatore regionale in Veneto Davide Bendinelli (approdato a Italia Viva) e l’ex coordinatrice in Alto Adige, Michaela Biancofiore (che ha aderito al Misto). Berlusconi avrebbe chiamato Biancofiore per il suo compleanno, ma lei, riferiscono, non sarebbe intenzionata a ritornare sui suoi passi e si sarebbe presa ora del tempo per riflettere, volando negli Usa.
Gli ’antisovranisti’, che non vogliono morire salviniani, scalpitano. Tra questi, ci sono i parlamentari che hanno aderito a ’Voce Libera’ di Mara Carfagna: per ora daranno battaglia all’interno di Fi e non pensano a gruppi autonomi ma, raccontano, i malumori restano. Alcuni, infatti, sono sempre più tentati dallo strappo, ma la vicepresidente della Camera a questo orecchio non ci vuole sentire e continua ad assicurare che mai lascerà Berlusconi e la sua associazione non è un correntone, nè farà da stampella al governo Conte.
Di fronte a maldipancia e tensioni, Berlusconi invita alla cautela e prova a rassicurare l’ambiente, spiegando che lui c’è e Forza Italia, magari ’allargata’ all’Altra Italia, resterà sempre in campo e bisognerà far di tutto per farla risalire nei sondaggi che oggi la danno troppo bassa. Dobbiamo impegnarci tutti per rilanciare Fi, va ripetendo non caso per serrare i ranghi.
M5S, Casaleggio: “Nessun conflitto fra me e Grillo”
“Certa stampa mi vorrebbe in conflitto perenne con Beppe arrivando ad inventarsi situazioni e virgolettati mai detti”. Con un lungo post su Facebook Davide Casaleggio smentisce, tra l’altro, attriti con Beppe Grillo. ’’Mentre i virgolettati purtroppo – sottolinea – sono difficili da smentire anche se chiaramente falsi, le ambientazioni sono più facili. Il ’Corriere della Sera’ diretto da Luciano Fontana è riuscito ad inventare di sana pianta un mio incontro con Beppe e l’avvocato Ciannavei presso il suo albergo corredato di dettagli e virgolettati su quanto detto. Peccato che non sia così e chiunque – assicura – mi abbia visto al Campidoglio all’ora indicata dal ’Corriere’ lo potrà confermare”.
“Il fine d’anno – continua il numero uno dell’Associazione Rousseau – è stato pieno di fuochi d’artificio mediatici. Proprio contestualmente alla chiusura della manovra di bilancio ho letto molte cose completamente inventate e altre verosimili, ma appositamente incomplete. Ho preferito non alimentare le polveri in un momento delicato come la legge di bilancio visto che mi sembravano strumentali alla contrattazione in corso da parte delle forze parlamentari. Ora che la questione è chiusa credo tuttavia opportuno chiarire alcuni punti, per evitare che alla prossima occasione si torni a diffondere notizie prive di fondamento. Per difendersi da numerosi attacchi, Casaleggio Associati si è tutelata più volte per vie legali. Dunque al termine delle cause si appurerà se i tanti declamati scoop sono stati tali o solo bufale per ingannare le persone”.
“Credo tuttavia opportuno chiarire alcuni punti: 1 – Casaleggio Associati guadagna di più con il Movimento in Parlamento e al Governo. Falso. Casaleggio Associati produceva più utili prima della nascita del Movimento. I fatti sono testardi e si possono verificare sui bilanci pubblici. 2.7 milioni di euro di fatturato e 617 mila euro di utile nel 2007 prima del MoVimento, lo scorso anno invece 2 milioni di fatturato e 181 mila euro di utile. 2 – Davide Casaleggio assiste il Movimento per soldi. Falso. Seppur presente sui giornali neanche fosse una multinazionale, Casaleggio Associati rimane una Pmi i cui utili corrispondono a meno di un qualunque stipendio di una nomina governativa di cui se ne vedono a centinaia in questi mesi. Se fossi stato interessato ai soli soldi avrei forse potuto aspirare a una nomina da qualche centinaia di migliaia di euro di solo stipendio. Per le attività di Rousseau e per il Movimento non sono mai stato retribuito, se non dalla soddisfazione di aver contribuito ai risultati ottenuti”, prosegue Casaleggio.
“3 – Casaleggio Associati è una società di lobbying. Falso. Il lavoro di Casaleggio Associati, fin dalla sua nascita, nel 2004 è legato allo studio e la consulenza sull’utilizzo delle tecnologie innovative per le imprese. Casaleggio Associati non ha mai fatto attività di lobbying, né attualmente lavora in ambito politico. Gli unici ’esempi’ trovati (che non erano nemmeno esempi) dai detrattori, in realtà non sono mai stati clienti di Casaleggio Associati. 4 – I nomi dei clienti di una società privata devono essere pubblici. Falso. Per permettere ai clienti di comunicare in autonomia i loro successi ed evitare attacchi per meri obiettivi politici, Casaleggio Associati lascia che siano i clienti stessi – se lo vogliono – a comunicare il lavoro svolto per loro. Moby ha deciso di farlo e siamo lieti di aver iniziato a lavorare per loro con un primo contratto legato all’e-commerce già nel 2011”, aggiunge.
“Da anni prosegue la litania del conflitto di interessi, con teorie al limite dell’assurdo, in cui viene continuamente messa in discussione la mia integrità e quella di Casaleggio Associati. Sarebbe interessante sapere – scrive ancora Casaleggio – se i parlamentari che oggi si riempiono la bocca con attacchi nei miei confronti abbiano società di proprietà o quote in diverse di esse per le quali abbiano presentato direttamente in qualità di parlamentari, qui sì con potere di firma, delle leggi o emendamenti che abbiano avuto impatto sulle loro aziende. Mi risulta che 120 parlamentari abbiano una quota di un’azienda. Immagino che qualche giornalista le andrà a verificare prima o poi”.
E ancora: “Tra le varie storie di questi giorni si è anche parlato di un’applicazione realizzata sei anni fa (6!) da parte di Casaleggio Associati quando ancora gestiva il blog di Beppe Grillo. L’applicazione era stata realizzata secondo i principi di legge e secondo le indicazioni di Facebook, come migliaia di applicazioni analoghe, e i dati sono stati utilizzati esclusivamente per le funzioni pubbliche a tutti e poi cancellati. Chiunque abbia scritto il contrario è già stato invitato in tribunale per diffamazione”, precisa Casaleggio riferendosi a chi fa un parallelo “Casaleggio come Cambridge Analytica”.
La Casaleggio Associati riceve soldi dai parlamentari? “Falso. Casaleggio Associati – scrive ancora – non gestisce in alcun modo soldi dei parlamentari o del Movimento 5 stelle. Nonostante decine di smentite, ancora oggi testate a livello nazionale continuano a diffondere questa informazione completamente falsa. Non c’è alcuna questione di ’opacità’ o ’ruoli poco chiari’, è solo una bufala. Chi ha insistito su questo punto in passato, ha già perso in tribunale”.