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Internet, boom per la pubblicità sui social

Chiamatela come volete, advertising, consigli per gli acquisti, propaganda commerciale, la pubblicità rimane sempre e comunque uno degli elementi imprescindibili per le imprese. Prima sui giornali e poi in televisione, nel corso dei decenni abbiamo cominciato a familiarizzare sempre più con questa forma di comunicazione visiva, a volte odiandola, a volte sopportandone piacevolmente l’intrusione, come per esempio ai tempi del Carosello, contenitore ovattato e sicuro nell’Italia post bellica. Finiti i tempi del monopolio Rai, la tv commerciale ha sin da subito abituato i suoi spettatori al linguaggio degli spot e alle sempre più frequenti interruzioni di film e programmi. Insomma ben presto un po’ ovunque nelle redazioni di carta stampata e di tv, ci si è accorti che la pubblicità poteva rappresentare entrate sicure e benefici economici da non sottovalutare per gli operatori dei media. Oggi ai tempi di internet, anche la rete si è accorta, eccome, della forte presenza di inserzioni e banner pubblicitari in qualsiasi home page che visitiamo quotidianamente.

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L’agenzia pubblicitaria Zenith Optimedia, del gruppo francese Publicis, ha calcolato un incremento della spesa pubblicitaria mondiale sui social media per il 2019 di 50.2 miliardi, solo l’1% in meno dei 50,7 miliardi raccolti dai giornali. Si pensi che nell’anno che sta per chiudersi, il 2016, la spesa è stata di 29 miliardi di dollari. Nel 2020 dunque se la crescita si manterrà tale, il sorpasso sui giornali da parte dei social sarà realtà. Zenith Optimedia fotografa una situazione in rapida espansione per quanto riguarda le piattaforme dei social media con un advertising destinato a detenere ben il 20% di tutta la pubblicità in Rete nel 2019. Solo in Italia il mercato della pubblicità digitale cresce del 9% rispetto al 2015 e vale oltre i due miliardi di euro, trainato proprio dal mobile e dai video. In salita anche gli investimenti pubblicitari sui social media, in crescita del +38% sul 2015.

cms_5137/3.jpgNel 2016, Google, Facebook insieme, detengono il 68% del mercato dell’advertising online. Lo scenario appena descritto è reso possibile sia dalla diffusione rapidissima dei social media, sia anche dal miglioramento degli smartphone e dall’aumento della velocità delle connessioni al web, elementi quest’ultimi che permetteranno di fruire maggiormente agli utenti di video sui loro cellulari e dunque di passaggi pubblicitari. Per comprendere l’importanza dei filmati online, si stima che nel 2019 a essi si legheranno 35,4 miliardi di dollari di spesa pubblicitaria globale, più dei 35 miliardi raccolti dal settore radiofonico. Il nuovo mercato digitale fa gola a molti e a buona ragione dati i grandi benefici che i social network hanno ottenuto dal boom degli smartphone. Per molti utenti, i social network sono il centro della loro vita sociale, così come la loro principale fonte di notizie e le pubblicità sui social trovano in questo tipo di terreno, il giusto punto di raccordo per fondersi alla perfezione con il news feed per esempio, e sono molto più efficaci rispetto ai formati classici tipo i banner, soprattutto sui dispositivi mobili. La pubblicità è sempre più l’anima del commercio e sta al passo dei tempi, adattandosi camaleonticamente ai cambiamenti della società. Del resto anche lo stesso Dio ha sempre creduto nella forza della pubblicità, mettendo le campane in ognuna delle sue chiese.

Data:

17 Dicembre 2016