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Internet, prima fonte d’intrattenimento per gli italiani

Dopo anni di indiscusso dominio, la più amata dagli italiani, cucine a parte, non è più la televisione, ma Internet. La Rete spodesta il piccolo schermo dal trono dell’intrattenimento e lo fa anche grazie a una società sempre più caratterizzata dalla spettacolarizzazione e dal’esibizionismo.

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Se l’offerta televisiva di intrattenimento è caratterizzata da una proposizione senza sosta di programmi cosiddetti “leggeri”, passando dall’infotainment, genere che va per la maggiore su tutti i canali televisivi e a ogni ora del giorno e della notte, fino all’emotainment e all’edutainment, la Rete va oltre e offre di più, dando all’utente strumenti e dispositivi adatti per scegliere dove e come svagarsi.

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Internet è diventata la prima fonte di intrattenimento per gli italiani, popolazione sempre più innamorata di dispositivi e contenuti digitali, supporti che possono fornire da ogni luogo una connessione alla Rete per scongiurare ogni anche timido appalesarsi della noia.

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Divertirsi ad ogni costo e intrattenersi con il virtuale è diventato il must di ogni uomo e di ogni donna: giochi on line, chat, servizi di messaggistica istantanea, ecc., sono a nostra disposizione per renderci la vita sempre spensierata. L’ottava edizione della ricerca «State of Media Democracy», condotta anche in Italia tra marzo e aprile 2014, ha certificato questa abitudine della nostra popolazione.

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A noi italiani togliete tutto, compresa moglie e figli, ma guai a toccarci i dispositivi tecnologici di ultima generazione, fonte di sicuro divertimento e soprattutto prima fonte di intrattenimento. Nella speciale classifica del loisir tricolore vi è al primo posto, come dicevo, la Rete con il 77%, seguita dalla tv con 47%, la lettura dei libri (34%) e successivamente l’ascolto della musica, la lettura dei giornali e il cinema. Il commento a questi dati appare sin troppo facile e superfluo: la multimedialità è nel pieno della sua fase di sviluppo e di utilizzo per milioni di persone.

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Smartphone, pc, tablet, sono tutti strumenti che non mancano e non devono assolutamente mancare tra le mani di ogni abitante di questa società altamente tecnologicizzata. Siamo un popolo di onnivori digitali, ed essendo dei digital natives il dato non ci sorprende più di tanto: che si appartenga alla generazione dei maturi, oltre i 67 anni, dei millenials, cioè tra i 14 e i 24 anni o della generazione X, tra i 31 e i 47, i nostri comportamenti influenzeranno lo sviluppo delle tecnologie e, viceversa, le tecnologie modificheranno il nostro comportamento in un rapporto di sempre più stretta e intensa correlazione.

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Data:

15 Ottobre 2014