Israele ha deciso di ricorrere in appello contro la decisione della Corte Penale Internazionale (CPI) di emettere mandati d’arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La notizia è stata anticipata dal giornalista di Axios, Barak Ravid, e confermata dall’ufficio di Netanyahu. Israele ha richiesto alla CPI di sospendere i mandati d’arresto in attesa dell’esito dell’appello.
Motivazioni del Ricorso
Nel comunicato, Israele ha definito l’emissione dei mandati d’arresto “assurda” e priva di qualsiasi base fattuale o legale. Ha inoltre sottolineato che, se la CPI respingesse il ricorso, ciò dimostrerebbe ulteriormente la faziosità della Corte nei confronti di Israele.
Accuse di Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità
La CPI ha emesso tre mandati di cattura per crimini di guerra nei confronti di Netanyahu, Gallant e del capo del braccio armato di Hamas, Mohammed Deif. I giudici hanno deciso all’unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Netanyahu e Gallant saranno passibili di arresto se si recheranno in uno degli oltre 120 Paesi membri della CPI. La Corte ha emesso anche un mandato per Deif, accusato del massacro del 7 ottobre 2023.
Prove e Responsabilità
La CPI ha affermato che ci sono ragionevoli prove per credere che Netanyahu e Gallant abbiano intenzionalmente privato la popolazione civile di Gaza dei mezzi indispensabili per la loro sopravvivenza, come cibo, acqua, medicine, carburante ed elettricità. I giudici ritengono che entrambi abbiano responsabilità penale per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, inclusi omicidio, persecuzione e altri atti disumani. Inoltre, sono accusati di aver ordinato intenzionalmente attacchi contro la popolazione civile.
Contesto e Implicazioni
Le implicazioni pratiche della decisione potrebbero essere limitate, poiché né Israele né il suo principale alleato, gli Stati Uniti, sono membri della CPI. Tuttavia, la decisione della Corte ha sollevato preoccupazioni e critiche, evidenziando le tensioni internazionali e le complesse dinamiche legali e politiche in gioco.