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ITALIA E INDO PACIFICO – Verso una Strategia Nazionale ed Europea per il Nuovo Baricentro Globale

L’Indo-Pacifico è diventato il nuovo baricentro globale, un’area di cruciale importanza geopolitica, economica e strategica. Con il 60% del PIL mondiale prodotto in questa regione e il 60% della popolazione globale che vi risiede, l’Indo-Pacifico rappresenta il fulcro della competizione economica e politica del XXI secolo. Per l’Italia e l’Unione Europea, questa regione non è più un orizzonte lontano, ma una priorità strategica che richiede una presenza strutturata e una visione chiara.

L’Indagine Conoscitiva della Camera: Un Passo Decisivo

Recentemente, la Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati ha presentato il documento conclusivo di un’indagine conoscitiva sulla proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’Indo-Pacifico. Questo lavoro, frutto di oltre due anni di analisi e 43 audizioni con esperti, diplomatici e militari, rappresenta il primo tentativo sistematico di definire una strategia italiana per questa regione. L’obiettivo è chiaro: individuare le basi per una presenza credibile e duratura dell’Italia nell’Indo-Pacifico, in linea con gli interessi nazionali e con la strategia europea.

Le Priorità Italiane nell’Indo-Pacifico

Il documento identifica tre assi principali su cui costruire la strategia italiana:

  1. Presenza Navale e Diplomatica : L’Italia deve rafforzare la sua presenza nell’Indo-Pacifico attraverso missioni navali e una diplomazia attiva. Le recenti operazioni del Carrier Strike Group di Nave Cavour dimostrano che il nostro Paese ha le capacità operative per essere un attore rilevante in scenari complessi. La sicurezza marittima e la libertà di navigazione sono priorità fondamentali, soprattutto in un’area dove il 60% del commercio marittimo globale transita.
  2. Economia e Tecnologia : L’Indo-Pacifico è un hub per le filiere critiche, dai semiconduttori all’energia rinnovabile. L’Italia deve inserirsi in questi settori strategici, promuovendo la penetrazione industriale in mercati chiave come India, ASEAN, Australia e Giappone. Strumenti come il corridoio IMEC (India-Middle East-Europe Corridor) e la diplomazia scientifica possono giocare un ruolo centrale.
  3. Alleanze Strategiche : La costruzione di partenariati con Paesi che condividono valori e interessi comuni è essenziale. Questo non significa solo contrastare la coercizione economica della Cina, ma anche consolidare un ordine internazionale basato sulle regole, promuovendo diritti umani, democrazia e sostenibilità.

L’Indo-Pacifico come Estensione del Mediterraneo

Per l’Italia, l’Indo-Pacifico non è solo una regione distante, ma un’estensione funzionale del Mediterraneo allargato. La connessione tra i due scacchieri è evidente: sicurezza marittima, catene logistiche e accesso alle risorse critiche sono temi interdipendenti. La capacità dell’Italia di difendere i propri interessi nel Mediterraneo dipenderà sempre più dalla sua credibilità e presenza a oriente.

La Strategia Europea: Un Quadro di Riferimento

L’Italia non agisce da sola. La strategia europea per l’Indo-Pacifico, adottata nel 2021, fornisce un quadro di riferimento per le politiche nazionali. Questa strategia si basa su sette pilastri: sviluppo sostenibile, transizione verde, governance degli oceani, crescita digitale, connettività, sicurezza e sviluppo umano. L’Italia ha già avviato collaborazioni con organismi regionali come l’ASEAN e l’IORA, dimostrando il suo impegno per un approccio multilaterale e inclusivo.

Una Visione per il Futuro

L’Indo-Pacifico è il nuovo baricentro globale, e l’Italia non può permettersi di restare ai margini. La definizione di una strategia nazionale, in sinergia con quella europea, è un passo fondamentale per garantire la sicurezza, la prosperità e l’influenza del nostro Paese in un mondo sempre più interconnesso. La sfida è ambiziosa, ma le opportunità sono immense. Con una visione chiara e un impegno concreto, l’Italia può giocare un ruolo da protagonista in questa regione strategica.

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Data:

23 Marzo 2025