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ITALIA-GRECIA: UN LEGAME INDISSOLUBILE

cms_23175/Foto_1.jpegSabato 4 settembre 2021 si è tenuto a Bari un convegno su un tema molto delicato, che, seppur di stampo storico, riflette dolorose implicazioni nelle relazioni tra gli stati anche oggi. “Gli sradicamenti in Asia minore visti dagli Italiani di Smirne: la memoria, le immagini, la stampa” questo è stato il titolo dell’incontro svoltosi nella chiesa di San Giacomo, nei pressi della Cattedrale di San Sabino, a Bari. All’evento hanno preso parte quali illustri relatori il console della Repubblica di Grecia a Bari, Prof. Avv. Stelios Campanale, Nikolaos Frangos, Presidente dell’Istituto Ellenico di Cultura, lo scrittore Pierfranco Bruni, il Direttore dell’Istituto Ellenico di Cultura di Bari e il sottoscritto. Successivamente all’incontro abbiamo posto alcune domande al Presidente dell’Istituto Ellenico di Cultura Frangos, giunto da Milano per l’occasione. Nikolaos Frangos, di padre greco e madre senese, oltre ad essere membro di numerose istituzioni internazionali della Diaspora Greca, nella vita lavorativa è un esperto in consulenza agli investimenti, fondi comuni, finanza strutturata, portafogli discrezionali, consulenza fiscale e servizi fiduciari. Ha conseguito il Master in Business & Administration presso la Business School de Il Sole 24 Ore, oltre ad essere laureato in Diritto Internazionale presso l’Università di Siena.

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Dott. Frangos, quella dello scorso 4 settembre è stata la prima manifestazione in presenza dell’Istituto ellenico di cultura di Bari. Come è nata la scelta di individuare la nostra città quale sede dell’Istituto e quali sono le aspettative che lei nutre nei confronti della sede pugliese?

cms_23175/Foto_3.jpegLa scelta di istituire a Bari una sede secondaria è stata dettata da due fattori per noi di pari importanza: da un lato la presenza dell’Avv. Paolo Scagliarini, che non a caso è Direttore della nostra sede a Bari e che è una persona che condivide pienamente la nostra storia ed ha una sensibilità incredibile verso le tematiche legate all’Ellenismo ed ai valori che la cultura greca ha tramandato al mondo intero. Dall’altro lato era nostra intenzione avere una base in Magna Grecia, in una terra che per noi rappresenta l’altra faccia della Grecia nel mediterraneo.

La regione Puglia e la maggior parte dei pugliesi si considerano discendenti non solo della cultura latina, quanto più atavicamente della cultura nobile e fiera della Magna Grecia. In che modo oggi, a suo avviso, la Puglia e la Grecia possono pensare di intensificare le loro reciproche relazioni?

Secondo il mio punto di vista, le relazioni tra la Puglia e la Grecia possono essere molteplici. La comune storia millenaria insegna che gli scambi commerciali consistevano in una fiorente attività già al tempo delle colonie greche ed hanno continuato ad esistere praticamente da allora. Il fatto poi che la Puglia abbia delle zone in cui si parlano ancora dialetti di chiara origine greca è una spinta in più ad impegnarsi per creare scambi culturali e linguistici tra due popoli così simili quali quello italiano e quello greco.

Dopo l’exploit del Primo Ministro Alexis Tsipras e del suo Ministro dell’Economia Yanis Varoufakis, quando la Grecia era tornata a far parlare di sé come ai tempi di Papandreu, la politica Greca e le vicende ad essa connesse sono tornate nel dimenticatoio da parte dell’opinione pubblica italiana. Quali sono a suo avviso gli obiettivi che la Repubblica di Grecia dovrebbe perseguire per essere più nota e poter accogliere al meglio i frutti di questa notorietà?

Beh, volendo fare una battuta potremmo dire che il modo migliore di fare notizia potrebbe essere quello di non farla: purtroppo molto spesso si è sentito parlare della Grecia a causa di fattori negativi quali la crisi economica, i terribili incendi che in alcune estati hanno devastato ampie porzioni di territori oppure le tensioni militari con la Turchia per le questioni inerenti il Mediterraneo orientale e la questione tuttora irrisolta di Cipro. Purtroppo in questi due ultimi esempi non basta la buona volontà della Grecia, ma occorre un deciso intervento della comunità internazionale per ristabilire la legalità. In termini propositivi dal punto di vista della Repubblica di Grecia ritengo che il modo migliore per sfruttare una notorietà insita nella propria cultura e bellezza naturale sia valorizzare al meglio il turismo: promuovere incessantemente la propria storia e cultura millenaria puntando anche su un turismo di qualità, quindi aprendo le porte ad esempio a corsi di studio estivi per stranieri e puntando sulla valorizzazione dei prodotti e servizi del territorio prendendo esempio dal made in Italy. Infine considero fondamentale selezionare e premiare gli investimenti stranieri che possano valorizzare il territorio nazionale e l’economia domestica rilasciando un valore aggiunto che rimanga nel tempo senza permettere un mero ed effimero sfruttamento a fini speculativi.

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I legami culturali tra Grecia e Italia sono noti da secoli sia in relazione alle vicende storiche che hanno contraddistinto i due popoli, sia la formazione dei due stati nazionali. Nel 2021 la Grecia e i filoelleni festeggiano i 200 anni dalla rivoluzione che portò la Grecia a riconquistare dopo 2000 anni la sua indipendenza. Come celebrerete questo bicentenario?

Quest’anno purtroppo il Covid – ad eccezione della mostra organizzata lo scorso 3, 4 e 5 Settembre a Bari sulla tragedia dell’Asia Minore – non ci ha permesso di svolgere manifestazioni dal vivo ed abbiamo quindi dedicato alla ricorrenza dei 200 anni dalla rivoluzione greca più eventi svoltisi on line su piattaforma Zoom, quali ad esempio le celebrazioni della giornata Mondiale della Lingua Greca. Tali manifestazioni si sono svolte in due diversi ambiti: in un caso abbiamo avuto la collaborazione del Liceo Classico “E. Cairoli” di Varese con ospiti importanti quali il Presidente della Fondazione Ellenica di Cultura Dott. Nikos Koukis ed il Sig. Haralampos Liolios, sindaco di Domokos, paese della Tessaglia (dove hanno combattuto numerosi italiani a fianco dei Greci durante il risorgimento greco), mentre nell’altro caso con la organizzazione e partecipazione di un convegno universitario in collaborazione con l’Università della Macedonia Occidentale dove abbiamo ospitato oltre 40 relatori da diversi Paesi del mondo ed abbiamo anche ospitato, in onore del bicentenario, l’intervento della Prof.ssa Annita Jallet Garibaldi, pronipote dell’Eroe dei Due Mondi e nipote di Ricciotti Garibaldi, che ha combattuto in Grecia contro gli Ottomani.

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Data:

16 Settembre 2021