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JANNACCI – Quello dal cuore urgente

Domenica 13 aprile, alle ore 16.00  andrà in scena al Teatro degli Angeli (Via Pietro Colletta, 21, Milano).”Jannacci. Quello dal cuore urgente”, uno spettacolo che accompagna lo spettatore nel folle mondo di Jannacci, poetico, divertente e ironicamente tragico, animato da personaggi struggenti, dove si insinuano immagini e spaccati che partono dalla Milano della seconda guerra mondiale sino ai giorni nostri. 

Enzo Jannacci, chirurgo, jazzista, karateka, cantautore, attore, cabarettista, poetastro, come lui stesso amava definirsi, ma soprattutto uomo dal cuore urgente, lo ricordiamo tutti come il geniale cantastorie che ha profondamente rivoluzionato il mondo della canzone d’autore italiana dal dopoguerra al nuovo millennio. In oltre cinquant’anni di attività, ha dato libero sfogo a tutto il suo lato istrionico e ironico, componendo alcune pietre miliari del nostro cantautorato, da “El portava i scarp del tennis” a “Ti te se’ no”, passando per “Andava a Rogoredo”, “L’Armando”, “Vengo anch’io, no tu no”, “Ho visto un re”, “È la vita, la vita”, “Messico e nuvole”, “Ci vuole orecchio” e “Quelli che…”; collaborando con numerosi artisti di prestigio come Giorgio Gaber, Dario Fo, Cochi e Renato, Bruno Lauzi, Milva, Paolo Conte, Tullio De Piscopo, Pino Donaggio e molti altri.

“E prende il treno per non essere da meno
e piange e ride per quel grande, assurdo amor!”

Con questa famosissima canzone si apre lo spettacolo e improvvisamente ci si ritrova nel folle mondo di Jannacci, poetico, divertente e ironicamente tragico, animato da personaggi struggenti come Gigi Lamera, romantico operaio che taglia i fiori nelle lamiere, il barbone con le scarpe da tennis che rincorre il suo sogno d’amore, la Veronica che vende il suo amore in piedi nell’ex cinema Carcano, il palo della banda dell’Ortica sordo e sguercio, o l’eterno escluso a cui qualcuno dice sempre di no, persino per partecipare al suo funerale. Creature dall’umanità sventurata a cui Gianna Coletti dà vita in parole e musica.

Tra le canzoni dell’imprevedibile Jannacci si insinuano immagini e spaccati che partono dalla Milano della seconda guerra mondiale sino ai giorni nostri, passando dalla famosa rapina di Via Osoppo al boom economico, dalle chiatte sul Naviglio sino alla contestazione studentesca del 68, da un bizzarro provino in RAI dello stesso Jannacci nel 1961 dall’esito disastroso fino alla nascita del Derby, tempio del cabaret milanese.

E ancora, Jannacci affronta con lungimiranza il tema delle morti bianche con La costruzione, potente brano che ci conduce alla scintillante Milano da bere degli anni ottanta dove si brinda con l’Amaro Ramazzotti, e in questa città dove pare si possa avere tutto, qualcuno inizia a sentirsi terribilmente stanco, o meglio, un pu sciupà.

Le canzoni di Enzo Jannacci ci permettono anche uno sguardo su un presente dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Un presente scandito dalle rate che ci accompagneranno per tutta la nostra esistenza.

Lo spettacolo è arricchito dai testi di Gabriele Scotti e Gianna Coletti (foto in basso).

Musica dal vivo con Giuseppe Guerrera al pianoforte e ancora la Coletti che ci mette, oltre alla voce, anche la chitarra.

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Data:

13 Aprile 2025

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