Il Summit AI di Parigi, tenutosi il 11 febbraio 2025, è diventato il palco di un acceso dibattito tra JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Il summit, che ha visto la partecipazione di leader mondiali, dirigenti tecnologici e responsabili politici, si è concentrato sull’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sulla sicurezza, l’economia e la governance.
La Visione di Vance
JD Vance ha criticato duramente l’approccio regolatorio europeo all’IA, definendolo eccessivo e dannoso per l’innovazione. Nel suo discorso, Vance ha sottolineato che una regolamentazione troppo rigida potrebbe uccidere il settore dell’IA in forte espansione. Ha anche dichiarato che l’amministrazione Trump si impegnerà a garantire che i sistemi di IA sviluppati negli Stati Uniti siano liberi da pregiudizi ideologici e che il diritto alla libertà di espressione dei cittadini americani non sarà limitato.
La Risposta di von der Leyen
Ursula von der Leyen ha risposto alle accuse di Vance, sottolineando l’importanza di una regolamentazione equilibrata per proteggere i consumatori e garantire la sostenibilità dell’IA. Ha annunciato l’iniziativa “InvestAI”, un piano di investimenti da 200 miliardi di euro per sostenere iniziative di IA a larga scala per il bene pubblico. Von der Leyen ha anche ribadito che l’Unione Europea non è in ritardo rispetto alle grandi potenze e che la corsa per la leadership globale nell’IA è ancora aperta.
Divergenze e Tensioni
Il summit ha evidenziato le divergenze tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea riguardo alla regolamentazione dell’IA. Mentre l’UE cerca di regolamentare e investire, la Cina espande l’accesso attraverso giganti tecnologici sponsorizzati dallo stato, e gli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, promuovono un approccio meno regolamentato. Vance ha suggerito che gli Stati Uniti dovrebbero riconsiderare i loro impegni con la NATO se i governi europei imporrebbero restrizioni su piattaforme di social media come X di Elon Musk.
Il Futuro dell’IA
Il summit ha anche visto la presentazione di una nuova iniziativa globale pubblico-privata chiamata “Current AI”, volta a sostenere grandi iniziative di IA per il bene pubblico. Tuttavia, rimane incerto se gli Stati Uniti sosteranno tali sforzi. Inoltre, un gruppo di investitori guidati da Musk ha fatto una controfferta di 97,4 miliardi di dollari per acquisire la non-profit dietro OpenAI, che è stata prontamente rifiutata dall’AD di OpenAI, Sam Altman.
Conclusione
Il Summit AI di Parigi ha messo in luce le tensioni e le divergenze tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea riguardo alla regolamentazione dell’IA. Mentre Vance ha difeso un approccio meno regolamentato, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione equilibrata per proteggere i consumatori e garantire la sostenibilità dell’IA. Il futuro dell’IA rimane incerto, ma il summit ha dimostrato che la competizione globale per la leadership nell’IA è ancora in corso.