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JOHNSON SUPERA IL VOTO DI SFIDUCIA

cms_26350/0.jpgIl primo ministro britannico Boris Johnson ha superato indenne il voto di sfiducia, assicurandosi il sostegno dal suo partito conservatore per rimanere in carica nonostante una sostanziale ribellione che lo ha lasciato indebolito; ad oggi, in effetti, si può dire che il suo futuro sia ancora incerto.

Noto per la sua capacità di farsi scivolare addosso gli scandali, il premier britannico ha lottato per voltare pagina sulle rivelazioni secondo cui lui e il suo staff avrebbero ripetutamente tenuto feste alcoliche ignorando le restrizioni anti Covid-19 imposte alla popolazione. Il sostegno tra i suoi colleghi legislatori conservatori si è indebolito e alcuni interpretano la sua capacità di connettersi con gli elettori sempre più come una passività piuttosto che come una risorsa.

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Johnson ha ottenuto il sostegno di 211 dei 359 legislatori conservatori in una votazione segreta: più della maggioranza semplice necessaria per rimanere al potere. Tuttavia, il numero di coloro che non lo vogliono più a capo del partito, e quindi alla guida del governo, è molto più alto di quello che si aspettava. Ci troviamo dinanzi ad una significativa ribellione di 148 parlamentari, ovvero il 41% dei deputati Tory contro il primo ministro dopo lo scandalo dei party a Downing Street.

Dopo la vittoria, definita da Johnson “convincente”, egli ha affermato che ora il partito dovrebbe “riunirsi”.

Guardando al passato la “paura” di Johnson pare alquanto ovvia: basti pensare a Theresa May, che nel 2019 passò lo stesso voto con una maggioranza decisamente più schiacciante eppure fu costretta, dopo pochi mesi, alle dimissioni.

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Il Premier ha convocato il governo per nuove misure volte a unire il Paese. Tra gli obiettivi del piano, quello di abbassare il costo della vita e migliorare la sanità e le forze di sicurezza. Ma la realtà è che sarà ancora più difficile per Johnson portare avanti la sua agenda politica con un partito praticamente spaccato a metà, perché se sperava di buttarsi alle spalle le speculazioni sulla sua leadership con questi numeri sarà davvero difficile.

Data:

7 Giugno 2022