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Juncker punta a polizia di frontiera Ue

Juncker punta a polizia di frontiera Ue

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La Commissione europea mercoledì potrebbe approvare una proposta legislativa per istituire una polizia di frontiera europea e far diventare il controllo dell’immigrazione illegale una materia di competenza comunitaria. E’ quanto scrive El Pais, anticipando che il progetto sarà al centro del discorso che il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker terrà il 12 settembre a Strasburgo.

Nel progetto che verrà illustrato da Juncker è prevista una blindatura dei confini europei, sia in termini fisici di fronte ai flussi migratori, che sul fronte Internet e social network, per quanto riguarda le possibili interferenze esterne sui processi elettorali. Le iniziative, in vista delle elezioni europee del maggio 2019, puntano a rassicurare l’opinione pubblica e a smontare alcuni degli argomenti usati dal fronte populista. Bruxelles, scrive El Pais, intende in questo modo schierarsi dalla parte del presidente francese Emmanuel Macron, che affronterà le elezioni puntando su un rilancio della sovranità europea.

Al progetto si accompagnano la creazione di una vera Guardia europea per il controllo delle coste e dei confini terrestri, con possibilità di intervenire in Paesi terzi e con poteri nelle operazioni di rimpatrio degli immigrati irregolari.

Giappone, bilancio sisma sale a 35 morti

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E’ salito a 35 morti il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito due giorni fa il nord del Giappone, mentre ancora tre persone risultano disperse. A renderlo noto sono state le autorità locali. Oltre 600 persone sono rimaste ferite.

Ryanair, nuovo sciopero in vista

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Nuovo sciopero in Europa di tutto il personale di Ryanair entro fine settembre. Lo hanno annunciato ieri Filt Cgil e Uiltrasporti dopo aver riunito a Roma i sindacati europei provenienti da Belgio, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia. “Contestualmente alla proclamazione dello sciopero europeo – hanno spiegato – continueremo a denunciare alla Commissione europea e ai governi dei rispettivi Paesi l’approccio della compagnia irlandese verso i propri lavoratori“.

Con il suo reiterato comportamento, spiegano le due organizzazioni sindacali, “Ryanair sta procurando gravi disagi a tutto il personale europeo, impedendo la libertà sindacale ai propri dipendenti, non riconoscendo i diritti salariali, previdenziali e assistenziali ai lavoratori e utilizzando anche personale navigante reclutato da agenzie estere di somministrazione, determinando un dumping salariale ed una giungla di regole non ammissibili per l’Ue”.

“Chiediamo – hanno sottolineato Filt Cgil e Uiltrasporti – il riconoscimento delle legittime istanze dei dipendenti di Ryanair e di quelli ingaggiati dalle agenzie di somministrazione. Per il diritto ad un contratto collettivo ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori, abbiamo indetto in Italia – hanno annunciato infine Filt Cgil e Uiltrasporti – i prossimi 11, 12 e 13 settembre un referendum tra i piloti Ryanair, sulla validità o meno, dell’accordo firmato nei giorni scorsi con la sola associazione professionale Anpac”.

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9 Settembre 2018