Il terrore continua a dominare l’Afghanistan, con al potere un governo talebano pronto a negare ogni libertà. A Kabul alcuni militanti hanno aperto il fuoco per disperdere una manifestazione cui stavano partecipando centinaia di donne, ormai del tutto escluse dalla vita pubblica e addirittura dal sistema educativo. La protesta si stava svolgendo in maniera pacifica, al grido di”lavoro, cibo, libertà“. Come riportato su France Press, una quarantina di donne stavano protestando dinanzi al ministero dell’Educazione quando sono arrivati i talebani, i quali hanno iniziato a sparare raffiche di proiettili in aria.
Le manifestanti sfoggiavano un cartellone con scritto: “Il 15 agosto è una giornata nera“, riferendosi all’anniversario della caduta del governo di Kabul e all’avvento dei talebani, che hanno assunto pieni poteri.
“Giustizia, giustizia. Siamo stufi dell’ignoranza“, questo un altro degli slogan che animavano il gruppo di dimostranti. Prima di sparare in aria, talebani in uniforme militare e armati di fucili d’assalto avevano bloccato un incrocio vicino al corteo.
Uno di loro ha simulato uno sparo mirando ai manifestanti, ha osservato un cronista di France Presse.
Alcune dimostranti si sono poi rifugiate nei negozi vicini, dove sono state inseguite e picchiate con il calcio dei fucili dai talebani, riporta l’agenzia.