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KHARKHIV, LA VERSIONE UCRAINA – “Russia non è riuscita ad avanzare”

10mila evacuati dalla regione dopo gli attacchi di terra di Mosca. Belgorod ancora nel mirino di Kiev: allarme per raid missilistico nella città russa al confine con l’Ucraina. Polonia investirà oltre 2 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza del confine est

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Le forze russe non sono riuscite ad avanzare nelle ultime ore sul fronte della regione di Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina. Lo assicura lo Stato maggiore dell’esercito di Kiev che sulla pagina Facebook parla di 22 nuovi scontri nella sola giornata di oggi, otto dei quali in corso.

La Russia ha sferrato nuovi attacchi contro le città di Liptsi e Vovchansk, alle quali l’esercito ucraino è stato in grado di rispondere. Vovchansk è “praticamente distrutta”, secondo quanto riportato dal capo del Centro per la lotta contro la disinformazione in Ucraina, Andriy Kovalenko.

“Purtroppo la città di Vovchansk è stata praticamente distrutta dal nemico, che continua ad attaccarla senza pietà con armi antiaeree, ma non l’ha ancora conquistata”, ha dichiarato. I combattimenti continuano nella parte settentrionale della città, dove “i difensori tengono sotto controllo gli invasori”, ha aggiunto.

Inoltre, le forze ucraine hanno respinto due attacchi nemici in direzione di Berestovo, dove la situazione è “sotto controllo”, e hanno anche lanciato contrattacchi nelle zone di Sinkivka e Terni, “con parziale successo in alcune aree”.

Se la guerra da una settimana ruota attorno all’attacco russo nella regione di Kharkiv, l’obiettivo di Mosca, aveva spiegato ieri Putin, è tuttavia la creazione di una zona cuscinetto che impedisca a Kiev di colpire territori russi. Le operazioni russe nella città, infatti, “sono una risposta ai bombardamenti delle aree di confine, compresa Belgorod, dove vengono uccisi civili. Per questo motivo, se le cose continuano in questo modo, siamo costretti a creare una zona di sicurezza. A oggi – aveva però ribadito il presidente russo – non abbiamo piani che riguardino Kharkiv”.

E’ salito intanto a 4 il bilancio delle vittime dell’attacco russo sferrato ieri sulla città, mentre 16 persone sono ancora ricoverate dopo l’attacco, due delle quali versano in gravi condizioni.

Quasi 10mila persone sono intanto state costrette a lasciare le loro abitazioni nella regione dell’Ucraina nordorientale a causa dell’offensiva di terra lanciata dalle forze russe, ha annunciato il governatore dell’oblast, Oleg Synegubov, su Telegram. “Sono state evacuate complessivamente 9.907 persone”, ha dichiarato il governatore.

Le forze russe hanno intanto catturato il villaggio di Starytsia, nella regione ucraina. Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa di Mosca. Le forze russe, ha aggiunto, continuano ad avanzare nell’area. Ieri il ministero della Difesa russo aveva dichiarato di aver assunto il controllo di 12 insediamenti della regione di Kharkiv in una settimana.

Belgorod ancora nel mirino di Kiev

C’è stata un’esplosione a Belgorod, città russa al confine con l’Ucraina, a seguito di un allarme per un attacco missilistico. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass, mentre il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, su Telegram ha fatto appello agli abitanti a cercare riparo nei rifugi.

Ieri le forze armate ucraine avevano già attaccato diversi insediamenti nella regione con 6 droni kamikaze. A seguito di uno degli attacchi, una donna e suo figlio sono stati uccisi, aveva detto il governatore.

“Nel villaggio di Oktyabrsky, un drone kamikaze ha attaccato un’auto in cui si trovavano l’autista e tre passeggeri (madre, padre e figlio), con nostro grande dolore, a seguito dell’esplosione, la donna è morta sul colpo e il bambino di quattro anni è morto in ospedale”, aveva precisato il governatore.

Polonia, 2 miliardi di euro per rafforzare sicurezza al confine est

La Polonia investirà l’equivalente di oltre 2,3 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza del suo confine orientale. Lo ha annunciato il primo ministro, Donald Tusk, in un discorso a Cracovia, secondo quanto riportano i media polacchi. Sottolineando che questo piano di difesa e deterrenza si chiamerà con il nome in codice di ‘Scudo Est’, Tusk ha parlato di “un grande progetto” che ha l’obiettivo di rendere il confine polacco “sicuro in tempo di pace ed invalicabile per il nemico in tempo di guerra”.

Data:

18 Maggio 2024
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